La Milano Romana III sec. d.C |
Oggi riprendo in mano la rubrica
riguardante i Musei d’Italia, che tanto interessò e penso interessi ancora all’amico
brasiliano Edulms, parlandovi di Milano che, come tutti
sapete, insieme a Firenze e New York è la capitale mondiale della Moda (o
fashion, se preferite), dello Stile Italiano (per gli anglofili: Italian
Style), della cultura italiana, della musica lirica (con il teatro La Scala), della finanza e chi
più ne ha più ne metta; senza contare che nel 2015 sarà la sede Expo Mondiale
(inutile e dispendiosa, a mio parere).
Storicamente,
fu fondata dai Galli Insubri circa nel VII sec. a.C. su una collinetta che si
elevava dalla Pianura Padana e circondata da fiumi che la proteggevano. Nel III
sec a.C. vennero i Romani e più tardi la trasformarono in città con il nome di
Mediolanum (dal latino: in mezzo alla pianura, la traduzione più attendibile);
essa crebbe sempre più d’importanza e fu dotata di mura, terme, un anfiteatro,
un circo massimo, templi e altri monumenti fino a divenire una delle più importanti
urbes dell’Impero Romano. Alla fine del III sec. d.C. per volere di
Diocleziano, insieme con la tedesca Treviri, divenne capitale dell’Impero
Romano d’Occidente. Sempre a Milano nel IV sec. d.C. Costantino il Grande emanò
l’editto che consentiva al Cristianesimo di esistere. Poi sempre lì fu l’imperatore
Teodosio (insieme al suo vescovo Ambrogio)
che impose all’Impero il Cristianesimo come unica religione. Dopo che i
Visigoti tentarono inutilmente di espugnarla (V sec. d.C.) la capitale fu dall’Imperatore
Onorio trasferita a Ravenna ritenuta più difendibile. Riuscì a passare indenne
le invasioni barbariche fino al VI sec. d.C. quando i Goti, causa divergenze
fra i generali bizantini, la rasero al suolo distruggendo quasi tutti i suoi
monumenti. Fu poi in parte ricostruita dai Bizantini e di nuovo subì
devastazioni per opera dei Longobardi nella seconda metà del VI sec. Con questi
(che diedero il nome alla regione Lombardia) fu capitale del regno alternandosi
con la vicina Pavia. Passò poi nell’ VIII sec sotto i Franchi di Carlo Magno.
Venendo meno l’autorità dell’Imperatore del Sacro Romano Impero nell’XI sec.
divenne libero comune. Fu anche per
questo distrutta nel 1162 dall’Imperatore germanico Federico detto il
Barbarossa ma si riprese con la sconfitta di quest’ultimo nella battaglia di
Legnano del 1176 ad opera della Lega Lombarda (composta da tutti italiani
provenienti da varie regioni della Penisola, ricordatelo sleghisti di oggi!). Nel tardo medioevo, sempre assai importante
non solo in Italia ma anche relativamente all’Europa, divenne un possesso prima
dei Visconti poi degli Sforza fino al XVI sec. quando morendo l’ultimo Sforza
il Ducato passò per successione (imposta) agli Spagnoli di Filippo II figlio
del re Carlo V di Spagna. Vi soggiornarono a lungo artisti fra i quali svetta
la presenza di Leonardo da Vinci.
Continua…
2 commenti:
Ma certo di sí; mi sono interessato, mi interesso e sempre mi interesseró per questo tema, ma come non ? E complimenti per l'inizio parlando delle radici della città ;-)
Ciao
Oggi è il mio ultimo giorno di lavoro poi sono in ferie fino al 19 agosto nelle mie amate Dolomiti.
quando rientrerò continuerò con interesse la lettura sulla mia Milano.
Un saluto e a risentirci il 20/8
ciao
Ms
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