Come promesso alcuni giorni fa
eccomi a parlarvi del vino (e vitigno) Grignolino coltivato in
Piemonte nelle sottovarietà (tutte DOC): Grignolino D’Asti, Grignolino del
Piemonte, Grignolino del Monferrato Casalese; a volte per dare più corpo
vengono aggiunte anche altre uve a bacca rossa come il Freisa e il Barbera.
Personalmente lo preferisco in monovitigno. Non si sa il perché ma non è un
tipo di vino molto considerato e questo, secondo me, è un peccato perché può
risolvere molti abbinamenti senza appesantire, a tavola, la sequenza dei vini.
Comunque sia esso si presenta normalmente di un colore rosso pallido tendente
al rosa, odore caratteristico, con sentori di rosa canina e di lieviti, al
sapore è asciutto non molto morbido e con una buona acidità, gradazione
alcolica sui 11/12 gradi (con qualche eccezione). Si presta, servito quasi alla
temperatura di un rosè (sui 15 gradi), come aperitivo, abbinato a salumi a
pasta grassa propri del Piemonte, a primi tipo gli agnolotti in brodo e dove
abbiamo bisogno della sua acidità ma non di bollicine. Ovviamente è un vino di
pronta beva che non si presta ad invecchiamento. Prosit!
giovedì 17 luglio 2014
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1 commento:
Hummm che bella uva e mi è venuta acquolino in bocca; e come tu conosci benissimo del tema... cin cin ;-)
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