Con questi P2O5 (non sono molto ferrato in chimica e quindi
non so cosa significhi questa formula, anche perché sono passati eoni da quando
la studiavo) siamo tornati in Germania per un bel disco, uscito nel 1978, ed
intitolato in latino: Vivat Progressio – Pereat Mundus (mentre il Progresso va avanti l’Umanità perisce) che ci
porta nella dimensione del krautrock. In esso possiamo trovare tutto quello che
ci potremmo mai attendere da una band teutonica di quel periodo: rock duro,
cosmic music, psichedelia, ottimi esecutori ecc; l’unica pecca dell’ lp sta
forse nell’uso dell’inglese. Del resto va però sottolineato il fatto che detta
lingua colonizzò molto di più la musica tedesca che, per esempio, quella coeva
italiana; questo, forse, pure grazie al fatto che qui da noi ebbero molto
successo (anche commerciale) i cantautori. Ritornando all’album lo trovo molto
accattivante, specie io che amo assai questo tipo di sound.
Voto: + + + +
Nessun commento:
Posta un commento