All'inizio il governo Monti sembrava avere tutte le caratteristiche necessarie per poter traghettare l'Italietta fuori dalle perigliose acque del fallimento. Questo, lo si era intuito, avrebbe comportato una serie di "sacrifici", ma a detta sua e dei suoi collaboratori equamente ripartiti fra tutti i cittadini (come per altro dice la nostra Costituzione). Così mi sarei aspettato una patrimoniale seria, una stretta sulle banche (e finanziarie), un taglio netto sulle spese e sprechi di Stato. Per ora nulla di tutto questo. Aumento delle accise (l'iva l'aveva già aumentata il Berlusca cialtrone) così da tappare i primi buchi, post pensionamento dei lavoratori e dichiarata "Tobin Tax" (che cazzo vuol dire? Perché non usare l'italiano?) quasi del tutto naufragata nel momento che le Banche hanno levato gli scudi. In compenso stipendi dei lavoratori decurtati o quantomeno cristalizzati e aumenti (ingiustificati) di bollette alla porta. Va da se che l'economia, già alla canna del gas prima, ora sarà del tutto immobile. Non capisco proprio una cosa che a me pare lapalissiana: da una parte aumento dell'uno/due % l'iva (così sembrerebbe che farà ad ottobre) dalla'altra so che gli italiani spenderanno di meno e quindi dove sta sto' guadagno? Senza contare l'ingiustizia... così facendo colpisco molto di più le classi meno agiate e molto meno quelle più ricche.
Detto questo e nonostante i dubbi sempre più numerosi mantengo ancora un po' di fiducia nel "Supermario" anche perché ritengo che certe politiche siano spinte avanti dalla vecchia maggioranza in autoreggenti che sparita non è, anzi. Poi e se non altro, gli amici tedeschi, francesi ed inglesi l'hanno smessa di prendermi in giro con il Berlusca e i suoi Bunga-bunga. Per la verità ora si sono buttati sullo scandalo Costa Crociere. Ultimamente mi è arrivata un'e-mail con su in sequenza: Valentino Rossi in piega a sinistra, poi Biaggi in piega a destra, quindi Dovizioso a sinistra e alla fine la nave di Schettino "in piega" da un alto. Umorismo triste ma che dire... con un fondo di verità.