Come
dicevano 2000 anni fa: << Historia magistra vitae>>; infatti chi ha
come me i capelli “sale e pepe” ricorderà che verso la metà degli anni ’70 scoppiò
qui in Italia lo “Scandalo Lockheed” per la fornitura di aerei militari; esso
coinvolse alcuni politici di spicco, per lo più di stampo democristiano. Ora,
sebbene con diverse forme ci risiamo. L’Italia, non si sa bene perché, deve
dotarsi di ben 100 F 35 Lockheed Martin, cioè di aerei
del tipo cacciabombardieri costosissimi e secondo il mio parere quasi
del tutto inutili. Perché dico quasi? Sono convinto che come dicevano i Romani: "pecunia non olet"; e che quindi un minimo di
difesa da qualche pazzoide governo arabo lo si debba avere, ma che cazzo
dobbiamo cacciabombardare? A difesa del nostro spazio aereo esistono ed abbiamo
gli Eurofighter Typhoon (vedi foto in basso) che come dice la loro scheda tecnica sono quanto di meglio
oggi si possa avere come aereo intercettore senza contare che di molto
riamoderniati (insieme alla Germania e credo alla G.B.) esistono ancora i Tornado
seppure di concezione e linea vecchi di quasi 30 anni. Ma torniamo agli F 35,
non molti sanno che ne esistono di 3 versioni: un tipo a decollo
ed atterraggio convenzionale (e di
questi che ce ne facciamo? Lasciamo ad altri più ricchi di noi missioni di
attacco e limitiamoci a fornire solo, come per altro fa la Germania, aiuto
logistico), un altro tipo ad uso della marina americana con le sue
enormi portaerei e che quindi può essere lanciato dal ponte ed atterrare sullo
stesso utilizzando apposito gancio (credo e spero che questa variante non sia stata
presa in considerazione), infine un terzo tipo con caratteristiche di
decollo corto ed atterraggio verticale. Orbene solo di quest’ultimi (20/30 max)
ne dovremo, nel caso, aver bisogno. Infatti (io personalmente ero e ne sono
contrario, ma ormai c’è...) la Marina Italiana si è dotata di una portaerei e
mezzo: una, la Garibaldi, declassata a portaeleicotteri e la nuova Cavour, piccola
portaerei dove si possono lanciare gli aereoplani con una breve rincorsa ma che
su di essa possono atterrare solo quelli ad appontaggio verticale (appunto gli
F 35 del 3° tipo). I vecchi Harrier in dotazione sono ormai certamente
troppo antichi e vanno sostituiti. Qualcuno dirà: aboliamo anche questi ma
allora si dovrà smontare la Cavour perché senza aerei rimarrà una inutile tigre
senza unghie. Certo non la si doveva costruire dato che per la difesa delle
nostre coste bastano ed avanzano i cosidetti “pattugliatori”: avanzate navi che
sono un mix fra una corvetta ed una fregata.
sabato 29 giugno 2013
lunedì 24 giugno 2013
Ritorniamo in Germania
Quest'oggi vi vorrei parlare di un talentuoso chitarrista germanico: Ernst Schultz che ebbe una carriera come valente session-man negli anni '70/80. Nel 1971 dette alle stampe un discreto album intitolato Paranoia Picknic ove il "nostro eroe" mixa sapientemente il krautrock con l'elettronica assomigliando (ma solo assomigliando) qui e là agli Ash Ra Temple (con l'uso anche del sitar) e i primi Pink Floyd includendo pure un brano con assolo di macchina da scrivere (già proprio così); peccato che la parte cantata del disco non sia all'altezza della musica prodotta, pur mantenendo la sua originalità, dato che è in tedesco; insomma si sente che non è un cantante dotato... Molto bella l' intera copertina frontale.
Voto: + + +
domenica 23 giugno 2013
Disordini in Brasile e TV Pubblica
Ieri
si è giocata la partita (in pratica un’amichevole) Italia – Brasile finita 2-4
(poco importa che ho indovinato il totale dei goal: 6 e non il risutato finale, vedi post a
riguardo) e mentre sia la FIFA che i “giocatori verde oro” sgambettavano felici
(e non so quanto ignari) fuori lo stadio migliaia di persone manifestavano per
un Brasile più giusto, più equo per i milioni di poveri (circa il 10% della
popolazione), per il grosso numero di analfabeti (alcuni dicono intorno al 20%
quando qui in Europa, o se preferite in Italia, essi sono meno dello 0,005%
della popolazione, per la sanità pubblica e via discorrendo. Secondo me meglio
avrebbero fatto a sospendere il torneo e i giocatori brasiliani (i più
colpevoli ovviamente) per solidarietà con chi fuori prende le botte dalla
polizia, rifiutarsi di scendere in campo; ma tant’è “pecunia non olet” dicevano
2000 anni fa, per cui avanti con questa commedia dell’assurdo.
C’è anche un’altra cosa di cui vorrei parlarvi:
in Grecia per tappare buchi di bilancio hanno deciso di chiudere la TV di Stato
e qui da noi? Subito i gornalisti televisivi nostrani si sono schierati (con la
paura che anche qui potesse accadere la solita cosa) pro colleghi ellenici con
grida di attentato alla libera stampa. Ragioniamo un attimo... Da quando è
divenuta definitiva la televisione satellitare da 3 reti che aveva la RAI (la
tv pubblica italiana) si sono aggiunte: RAI 4, RAI 5, Rai Premium, RAI Sport,
RAI Movie (idiota inglesismo) ed altre 5/6 che al momento non ricordo; ognuna
di esse avrà di certo un direttore e vicedirettore (strapagati) staff tecnico,
segretaria ecc ecc, quanto ci costa la baracca? Di certo la RAI è in deficit ma
nessuno dice di quanto, tutti zitti...del resto tutti i movimenti o i partiti
politici ambiscono nell’avere visibilità al suo interno.
La
mia proposta sarebbe: due sole reti alla TV pubblica di cui una finanziata dal
canone (1/4 di quello esoso di oggi) e senza pubblicità e che si occupa di TG,
dibattiti politici e cose simili. L’altra finanziata solo dagli sponsor che
mostra solo avvenimenti sportivi come i Mondiali di Calcio o il Giro d’Italia;
contemporaneamente varare una legge che limiti massimo a 3 tv possedute da un
unico proprietario con parallelamente il fatto che solo una può trasmettere TG
e dibattiti. Si potrà mai avere ciò? Ne dubito, almeno finché Berlusconi
spadroneggia palesemente o occultamente. Quanto alla plettora di telegiornalisti
(i più ignoranti e supponenti e amanti di idioti e futili inglesismi spesso pronunciati "alla carlona"), forse così disoccupati, vi sono ampi tratti di terra
da coltivare con vanga e zappa.
giovedì 20 giugno 2013
Italia-Giappone 4-3
Come avevo
facilmente pronosticato la Nazionale Azzurra è arrivata in Brasile con le pile scariche, sebbene mi ha
impressionato la voglia di non darsi per vinti. La partita contro il Giappone
(allenato dall’italianissimo Zaccheroni) è stata una pena e solo la fortuna
(che qui chiamiamo “stellone”) ci ha fatto pervenire alle semifinali. Ok i
giocatori del Sol Levante avevano avuto più giorni per ambientarsi ed avevano
usufruito di un giorno in più di riposo cosicché la squadra scesa in campo era
di tutt’altra pasta di quella fantasma veduta con il
Brasile. Ma la brutta impressione che ha fatto l’Italia resta e lavittoria rimane immeritata.
La prossima gara sarà con i padroni di casa e varrà solo per assegnare
il primo posto del girone; se io fossi Prandelli, dato lo stato di evidente stanchezza (Pirlo su tutti) farei (scusate l’inglesismo)
un turn-over schierando, ove fosse possibile, più uomini diversi, anche perché
se non lo facesse non si spiegherebbe il motivo di averne portati altri (per
bilanciare l’aereo?). Sì certo un risultato buono
contro il Brasile farebbe prestigio ma ho paura che schierando i soliti 11
incapperemo in un’altra figuraccia. Ricordate gli ultimi europei
quando l’allenatore, contro la
Spagna, schierò i soliti stanchi uomini e finì poi 4-0? Gli
sarà servita quella lezione? Scommettiamo di no? Così si perderà malamente con i Carioca (butto là un 5-1) e si arriverà alle
semifinali (probabilmente la Spagna)
cotti e stracotti buoni per un altro cappotto
Ovviamente
la mia critica su quest’assurdo torneo resta invariata.
martedì 18 giugno 2013
Meno male!
E sì meno male che ci siamo ritirati o non ci hanno dato l'organizzazione delle prossime Olimpiadi. Dalla Grecia in poi esse sono state un naufragio per le casse statali e buone solo a rinverdire gli stupidi e anacronistici nazionalismi. I soldi (spesso maneggiati da mafie locali) ben servirebbero ad altro: scuole, sanità pubblica, opere di utilità nazionale ecc ecc. I disordini scoppiati in quesi giorni in Brasile dimostrano che ormai il popolo è stufo di spese faraoniche ed inutili. Milioni di dollari (o se preferite di euro) per vedere 22 uomini in mutande, ma si può?. Infatti i "poveri" amici d'oltre oceano si trovano e si troveranno sul groppone l'organizzazione della Confedertions Cup (torneo voluto da Blatter col risultato che è presente Tahiti e non una Germania o Messi) di scarso valore mondiale, i Mondiali di Calcio del 2014 e le Olimpiadi del 2016. Non era forse meglio, specie di questi tempi di recessione mondiale, soprassedere o quanto meno ridurre al minimo le spese? Basta guardare l'inutile e spendacciona Fiera che si va costruendo in quel di Milano (per la prossima Esposizione Mondiale) dove stanno sorgendo cattedrali di cemento nel deserto destinate dopo la fine di questa ad ammuffire nel dimenticatoio.
domenica 16 giugno 2013
A proposito di Gregorio Lago
E sì ogni tanto mi piace tradurre
i nomi e cognomi inglesi in italiano tanto per vedere l’effetto che fa. Bando
alle ciancie quest’ultimo album live di Greg Lake, Songs of a Lifitime derivato da un tour a cavallo fra il 2012 e 2013, sarebbe
un ottimo prodotto se non fosse che a parte il suo vocione, il basso qui, la chitarra
là, si esibisce (e non se ne capisce il motivo) su basi registrate (sic!); a
questo aggiungiamo le lunghe parti di parlato, che. per chi conosce l’inglese,
possono essere interessanti (ma dopo più ascolti no). In esse si parla della
sua passione per Elvis Presley, il suo primo incontro con Fripp, gli elogi su
Giles (un batterista con le mani indipendenti l’una dall’altra), delle lezioni
con lui di chitarra, quella banda strana dei King Crimson, il loro primo album
e la favolosa copertina (forse la più bella della musica prog e non solo), dell’artista
che dopo averla consegnata muore, degli ELP e della canzone Lucky Man. In ultima
analisi il buon Greg, di certo il più bolso, almeno fisicamente parlando, degli
ex ELP, (fateci caso il suo faccione assomiglia moltissimo al faccione della
copertina di In The Court Of Crimson King)) avrebbe potuto fare un album
migliore ma, tutto sommato, si fa comunque ascoltare pur non essendo certo un
capolavoro.
Voto: + + +
sabato 15 giugno 2013
Siamo (o saremo) alle solite
Sta per iniziare , laggiù in Brasile, il minitorneo di calcio fra le prime
Nazionali di tutti i continenti. Per l’occasione penso che gli Azzurri non
mancheranno, more solito, di fare la “solita” pessima
figura, trattandosi detta Confederations Cup poco più di una serie di amichevoli in
preparazione, dicono i saccenti tecnici, del Mondiale brasiliano del 2014. Alzi infatti la mano chi si ricorda quale fu la squadra
vincitrice della penultima o dell’ultima vincitrice di detta coppa. Di certo i “nostri”
giocatori saranno, dopo un campionato combattuto e sfinente, con la mente rivolta alle giuste ferie o al nostrano Calciomercato; risultato:
via via 11 calciatori bolsi e sfiatati che calcheranno
quelle scene esotiche. Altra cosa infatti è la Under 21 che presentando giovani
che poco hanno avuto spazio nei campionati si è presentata fresca e con un bel
gioco (a prescindere dal risultato finale che sarà) in quel di Israele. Qui fra
tutti vanno menzionati: Verratti, Insigne e Immobile tutti
di certo futuri campioni. Ah un’ultima cosa… Come spesso accade qui in Italia
molte cose “passano in cavalleria” ed è il caso di come ha trattato il Brasile
il caso Battisti e di cosa disse sulla giustizia italiana (a detta di quasi
tutte le Nazioni la migliore del Mondo così come la
nostra Costituzione) e di rimando sull’Italia. Allora una levata di scudi e un
rincorrere di bla bla bla,
oggi tutto dimenticato. Bene la mia idea è che si doveva ritirare la squadra
dalla Confederations Cup
(spiegandone i motivi) e solo dopo sincere scuse e spiegazioni esaurienti
presentarsi ai Mondiali del prossimo anno. Ma si sa
gli sporchi soldi ed interessi valgono più di una vita e un goal più di un ricercato
per pluriomicidio. Che schifo!
mercoledì 5 giugno 2013
Un altro eccellente album
Sono contento di esaudire una richiesta d'oltre oceano riguardo un album di Fank Zappa intitolato Weasels Ripped My Flesh ottva "fatica" ufficiale (in studio) dell'artista italo-mericano e uscito nel 1970 (il periodo d'oro della musica rock). Fra gli artisti presenti spiccano il bravo Ian Underwood (sax alto), Roy Estrada (basso), Don Preston (piano) e Don Sugar Can Harris (violino elettrico).
Buon ascolto!
martedì 4 giugno 2013
Verso i Mondiali 2013
Alcuni giorni
orsono ho visto in tv la partita di calcio Brasile - Inghilterra, giocata al Maracanà di Rio de Janeiro giusto per l’inaugurazione del
nuovo stadio che ospiterà la finale dei prossimi mondiali. La gara è finita con
un equo pareggio (2 a
2 e con almeno tre spettacolari reti). Ero curioso di sapere a che punto fosse il Brasile (invero non molto in alto nel “ranking
mondiale”) e che spessore avesse l’Inghilterra. Prima dell’incontro avrei
scommesso per un 2 a
0 a favore
dei Carioca ma poi il Brasile è stata una delusione:
gioco scontato, nessun fuoriclasse (Neimar si farà ma
per ora non si è visto…) all’altezza delle nazionali più quotate (Argentina con
il favoloso Messi in primis) e nessun giocatore che “uscisse dal coro” come un
odierno Cristiano Ronaldo o Rooney
o anche il nostro Balotelli. Così le mie previsioni
per il prossimo Mondiale, se non interverranno scandalosi aiuti arbitrali (vedi
i Mondiali in Cile e Argentina), vedono favorite in
ordine: Argentina, Spagna, Germania (i tedeschi fanno impressione sia per la possanza
fisica che per tecnica). I Brasiliani (giusto perché giocano in casa) buoni solo
per la finale del terzo posto e come outsiders:
Italia e Inghilterra (che credevo peggio e che invece mi ha impressionato per
la sua disciplina tattica e per il suo secondo tempo). Non me ne vogliano gli
amici d’oltre oceano… ;-)
sabato 1 giugno 2013
Gli Odin anche qui
Dato
che l’amico Edulms sul suo blog (Do Alto Das Vertentes)
ha postato pochi giorni orsono un album della banda teutonica degli Odin riferentesi a
registrazioni live (1973) effettuate da essi presso gli studi della SWF (una
sorta di BBC tedesca; in realtà non furono gli unici ma altri gruppi tedeschi,
non di primo piano, ma del tutto ascoltabili, furono compresi con loro in più
cd usciti però in tempi più recenti), ho pensato quindi di fare cosa gradita ai
miei due lettori nel proporvi l’unico album in studio dei suddetti Odin, lp omonimo.
uscito nel 1972. La musica è un mix di Zappa in versione prog e buon kraut-rock.
Voto: +
+ + .... e anche
qualcosa di più.
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