domenica 23 giugno 2013

Disordini in Brasile e TV Pubblica





Ieri si è giocata la partita (in pratica un’amichevole) Italia – Brasile finita 2-4 (poco importa che ho indovinato il totale dei  goal: 6 e non il risutato finale, vedi post a riguardo) e mentre sia la FIFA che i “giocatori verde oro” sgambettavano felici (e non so quanto ignari) fuori lo stadio migliaia di persone manifestavano per un Brasile più giusto, più equo per i milioni di poveri (circa il 10% della popolazione), per il grosso numero di analfabeti (alcuni dicono intorno al 20% quando qui in Europa, o se preferite in Italia, essi sono meno dello 0,005% della popolazione, per la sanità pubblica e via discorrendo. Secondo me meglio avrebbero fatto a sospendere il torneo e i giocatori brasiliani (i più colpevoli ovviamente) per solidarietà con chi fuori prende le botte dalla polizia, rifiutarsi di scendere in campo; ma tant’è “pecunia non olet” dicevano 2000 anni fa, per cui avanti con questa commedia dell’assurdo.
  


C’è anche un’altra cosa di cui vorrei parlarvi: in Grecia per tappare buchi di bilancio hanno deciso di chiudere la TV di Stato e qui da noi? Subito i gornalisti televisivi nostrani si sono schierati (con la paura che anche qui potesse accadere la solita cosa) pro colleghi ellenici con grida di attentato alla libera stampa. Ragioniamo un attimo... Da quando è divenuta definitiva la televisione satellitare da 3 reti che aveva la RAI (la tv pubblica italiana) si sono aggiunte: RAI 4, RAI 5, Rai Premium, RAI Sport, RAI Movie (idiota inglesismo) ed altre 5/6 che al momento non ricordo; ognuna di esse avrà di certo un direttore e vicedirettore (strapagati) staff tecnico, segretaria ecc ecc, quanto ci costa la baracca? Di certo la RAI è in deficit ma nessuno dice di quanto, tutti zitti...del resto tutti i movimenti o i partiti politici ambiscono nell’avere visibilità al suo interno.
La mia proposta sarebbe: due sole reti alla TV pubblica di cui una finanziata dal canone (1/4 di quello esoso di oggi) e senza pubblicità e che si occupa di TG, dibattiti politici e cose simili. L’altra finanziata solo dagli sponsor che mostra solo avvenimenti sportivi come i Mondiali di Calcio o il Giro d’Italia; contemporaneamente varare una legge che limiti massimo a 3 tv possedute da un unico proprietario con parallelamente il fatto che solo una può trasmettere TG e dibattiti. Si potrà mai avere ciò? Ne dubito, almeno finché Berlusconi spadroneggia palesemente o occultamente. Quanto alla plettora di telegiornalisti (i più ignoranti e supponenti e amanti di idioti e futili inglesismi spesso pronunciati "alla carlona"), forse così disoccupati, vi sono ampi tratti di terra da coltivare con vanga e zappa.

2 commenti:

edulms ha detto...

Per prima cosa sarebbe interessante sapere distinguire l'informazioni datto che in un momentto cosí molti si approfitanno per fare le sue particolari "rinvidicazioni"; vorremmo qualità piú grande dell'educazione (analfabetismo giá gli abbiamo erradicato da anni.... i poveri nel Brasile guadagno una serie di favore dell'Estado e per questo motivo nemmeno vogliono lavorare (chi paga le tasse - tra le piú alte al mondo - è la classe media); quello che vogliamo è sí che il paese sia piú equo davvero, ma nel senso di meno corrupzione.... non dimentichiamo che il Brasile ha una delle piú altre riverse al mondo... corrupzione sempre è stata la nostra píú grande malattia.

Il Centurione ha detto...

Qui in Europa si hanno (dai media) notizie diverse e non credo lo facciano apposta per dileggiare il Brasile (perché poi?; tutto sta a vedere se esse sono veritiere o se quelle che tu hai sono falsate dalle tue fonti d'informazione. Quanto alle tasse è uguale anche qui: chi paga di più è la classe media.
























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