venerdì 8 luglio 2016

Urbino patrimonio UNESCO


Urbino il Palazzo Ducale
Casa di Raffaello
Dipinto di Paolo Uccello
Piero Della Francesca: madonna di Senigallia
Piero Della Francesca
Raffaello dipinto di nobildonna

So che l’amico brasiliano Edulms, forse entro un anno, farà un viaggio lavoro in Italia (e questo per la prima volta, così mi scrisse…) e la sua meta sarà Camerino (nelle Marche) ma che anche sua intenzione visitare sia i dintorni che spingersi, ove sarà possibile, ad Assisi, Roma, Firenze, Pisa, Venezia (?) insomma le grandi città d’arte (non me ne vogliano gli amici di Napoli, Palermo, Siena, Perugia, Spoleto, Lucca, ma anche Milano, Bologna, Verona, Genova, Torino e molte molte altre tutte belle ed importanti). Su mio consiglio gli ho messo l’idea di visitare la relativamente vicina città (meglio cittadina) di Urbino (dal 1998 Patrimonio dell’Umanità tutelato dall’UNESCO) che fa provincia con Pesaro (anche lei bella ma forse non come Urbino) fra le maggiori città importanti per il Rinascimento Italiano. Come spesso accade in Italia la sua storia prevede molte stratificazioni di popoli. Il suo nome deriva dal romano-marchigiano Urvinum Mataurense dove il primo none è dal latino urbs-urbis = città e il secondo dal vicino fiume Metauro. Oggi il centro storico è medioevale e oltre a molte chiese e suggestive vie e piazze svetta il Palazzo Ducale voluto da Federico da Montefeltro (uno dei massimi mecenati del Rinascimento) alla cui corte trovarono ospitalità nomi illustri. Esso è anche la sede, in alcune sue stanze, della Galleria Nazionale delle Marche che tra l’altro conserva importantissime opere di Piero della Francesca,  Paolo Uccello, Raffaello (nato a Urbino dove si può ancora visitare la sua casa natale), Tiziano. Importante è anche il vicino Duomo ricostruito dopo un terremoto in stile neoclassico (ed è una delle massime rappresentazoni di quella “moda” in Italia) dal noto architetto Valadier. Da visitare pure il Monastero di Santa Chiara in stile rinascimentale.
Visto che sarà nelle Marche gli vorrei ricordare alcuni vini (sia Docg che Doc che Igt) da assaggiare assolutamente e che un domani parlerò nella mia rubrica vini: Verdicchio dei Castelli di Jesi (sia riserva Docg che Doc) bianco e forse il suo prodotto più noto, Cònero di Ancona (un ottimo rosso Docg), Vernaccia di Serrapatrona (l’unica vernaccia rossa ed è una Docg, ottimo anche come spumante) sia secca che dolce e prodotta vicino a Camerino, Bianchello del Metauro (Doc della zona di Urbino), Colli Pesaresi (Doc sia bianco che rosso), Pecorino (che è un vino bianco Igt). Ovviamente non mancano neppure i cibi prelibati a cominciare dalle Igp e Dop: Il Ciauscolo (un salume Igp), il Prosciutto di Carpegna Dop, la Casciotta di Urbino Dop (formaggio fatto con latte di pecora), il Formaggio di Fossa di Sogliano (misto ovino e vaccino) Dop, l’olio e.v.o. di Cartoceto Dop, la Lenticchia di Castelluccio Igp. Poi ci sono i piatti della tradizione marchigiana sia di terra che di mare da scoprire via via in suggestivi ristorantini e che è un mix (ma originale!) fra quella toscana e quella romagnola di mare. Inoltre, come sempre accade in Italia, quasi ogni città, cittadina e paese ha il suo particolare artigianato locale unico al mondo da scoprire con interese e curiosità. In generale svettano le fabbriche di scarpe e la lavorazione del cuoio (questo a Tolentino), poi il tombolo con la lavorazione del merletto (a Offida) e un po’ in tutte le Marche la lavorazione della paglia (cappelli e borse da donna) e come strumenti musicali la fisarmonica.

2 commenti:

Christomannos ha detto...

A questo punto l'amico Edulms non deve far altro che venire in Italia. :-)
ciao
Ms

edulms ha detto...

Mamma mia. Ma che stupenda città che se le cose seguono come stanno ci andró ancora piú presto ;-). Grazie tante e tante e l'opportunità che mi dai di giá sapere dove andare.
Ciao