martedì 18 dicembre 2012

De Auguribus Alterque




Cari lettori,
Si stanno avvicinando le festività natalizie (sempre che il mondo esista ancora dopo il 21 c.m.) e come ogni anno il mio blog si prende una pausa. Insomma ci rivediamo con l’anno nuovo.
Per l’occasione ho voluto donarvi questo quadruplo CD @ 320 kbps riferentesi alle mitiche registrazioni presso il PERRO Studio. Infatti l’album è PERRO Sessions by David Crosby databile 1971. In quel periodo numerosi e noti artisti della West Coast improvvisarono, su una base ideata da Crosby, dei pezzi che furono lì registrati. Grazie al passaggio da analogico a digitale la qualità del suono è migliorata ma occorrerebbe però una migliore e moderna rimasterizzazione e remixaggio dei brani. Anche così l’album è stupendo. A queste sessions parteciparono molti dei Jefferson Airplane (che proprio qui presero il nome di Jefferson Starship), Graham Nash e molti dei Grateful Dead.
BUON NATALE !!! e FELICE ANNO NUOVO !!!
AUGURI!
Voto: + + + + +
 CD1
 CD2
 CD3
 CD4


venerdì 14 dicembre 2012

Creta ultima tappa





No cari lettori non mi sono dimenticato di finire il”nostro” viaggio nell’isola di Creta, è stato solo che in questo periodo sono avvenute tante e tante novità da lasciare in secondo piano l’isola di Candia.
Eravamo rimasti, se ricordo bene, dalle parti di Ierapetra. Da lì la strada ci obbliga a lasciare il mare e a dirigersi o verso l’iperturistica Aghios Nikoalos oppure verso la meno deturpata Sitia che può essere un buon punto di appoggio per visitare l’estremo Est dell’isola. Infatti prima di riveder il Mar Libico possiamo scegliere se continuare verso oriente o se procedere verso Sud; dove troviamo le rovine di un antichissimo insediamento minoico coevo di Festos e Knossos: Zakros (vedi foto) posto sulle pendici di una collina prospicente il mare. Lì vicino conviene visitare uno dei rarissimi esempi di porto marittimo minoico nella località di Kato Zakros. A questo punto è d’uopo ritornare sui nostri passi e dirigersi verso la pittoresca e notissima spiaggia di Vai (vedi foto) baia fra le più belle di Creta e specchiantesi su un mar cristallino con alle spalle un bosco di palme che la leggenda vuole nate dai semi sputati lì dai pirati saraceni. Se si procede ancora più a Est si arriva al punto più stretto di Creta (vedi foto) dove da una parte c’è l’Egeo e dall’altra il Mar Libico. Più oltre non si può andare perché zona militare. Tornando verso il capoluogo Iraklio e “sorvolando” la zona più deturpata (resorts, albergoni, villagi vacanze ecc ecc) val la pena far sosta in un’altra città minoica spazzata via dal tsunami del 15° sec a.C: Matala costruita a pochi passi dal mare e che conserva ancora interessanti reperti. Gli abitanti di allora dopo le devastazioni si rifugiarono sui monti e sugli altopiani, il più noto è quello di Lasithi nel cui centro si eleva una piccola montagna che a metà costa presenta una caverna. Nell’antichità essa era luogo di culto perché si riteneva che da lì nacque Zeus e che essa era la vagina della madre terra (Gea), detto antro a forma di apparato riproduttivo femminile (vagina+utero +ovaie) è visitabile dopo un breve salita o a piedi o a dorso d’asino (come feci io). Il fertile altopiano è punteggiato qui e là da vecchi e nuovi mulini a vento (vedi foto), e da una delle più belle e strane chiese ortodosse che abbia mai visto (vedi foto).


mercoledì 12 dicembre 2012

Un rientro a Glasgow



Sono del parere che nella vita i “piatti riscaldati” spesso sono una delusione o quasi. Si salvano giusto alcuni cibi o poco più. E’ questo il caso della (scusate se qui uso l’inglese) “reunion” dei vecchi The Nice avvenuta in un teatro di Glasgow nel 2002. Va ovviamente premesso che sia il vecchio batterista che bassista erano e sono nettamente inferiori ai migliori Palmer e Lake e che qui Emerson svolge il suo bel compitino e nulla più. Il risultato è un discreto (ma ben registrato) doppio album che nulla aggiunge nè nulla toglie alla storia del prog britannico ma dove francamente potevano risparmiarci la fiacca interpretazione di Tarkus. Il titolo del doppio CD è: Vivicitas live at Glasgow (The Nice- reunion 2002). Se non avete di meglio per le mani...buon ascolto!
Voto:  + + +


Ma questi sono i moderati?


Bisognerebbe fare un monumento a chi ha usato per la prima volta la parola “moderati” riferendosi a questa destra italiana (per lo più ex fascista o ex socialista italiana). Se infatti cerchiamo nel vocabolario della lingua italiana siffatto termine vedremo che mal si attanaglia a figuri del tipo di: La Russa, Ghedini, Borghezio, Santanché, Giovanardi più il loro “sommo” capo che, dopo l’ultima figuraccia, tenta una nuova improbabile “rientree” sperando nella cortissima memoria degli Italiani. Ma cosa ha di moderato Berlusconi? Sono moderate le sue esternazioni (spesso farneticanti, vedi l’ultima), i suoi Bunga Bunga, le Olgettine e le sue megalomani villoni? Perché siffatto schieramento non lo si chiama per quello che è: destra reazionaria, cazzisuista, volgare, beghina e conservatrice? Tenendo ben presente che poco o nulla ha che spartire con i Conservatori Europei o il Partito Repubblicano USA. Qui, per chiudere il post, vorrei a tutti ricordare che sia l’IMU, sia il Pareggio di Bilancio al 2013, sia l’aumento dell’IVA (ma non dovevano ridurre le tasse?) è stato voluto e firmato dal precedente ridicolo governo Berlusconi. Monti non ha fatto altro che portare avanti (spesso male) quello che altri avevano promesso. Ora spero che sia il primo (sopratutto) che il secondo con le nuove elezioni siano accantonati definitivamente.

sabato 1 dicembre 2012

Fripp e soci




In questi tempi un po’ tristi per tutti sto rimettendo a posto la mia discografia digitalizzata; in questa maniera può succedere che salti fuori un album dimenticato e che erano anni che non lo ascoltavo. E’ successo esattamente con quest’ottimo  Kneeling At The Shrine tabs attribuito ad un non meglio precisato gruppo: Sunday All Over The World figlio del genio assoluto di Robert Fripp il quale, fra una nota e l’altra, “frippeggia” alla grande tanto che, a tratti, gli arpeggi della sua chitarra ricordano l’immenso Islands. Ad aiutarlo nell’impresa c’è la “strana” voce di Toyah Willcox, alle percussioni Paul Beavis, alle non ben imprecisate sticks Trey Gunn che aiuta anche nel canto.
Consiglio, per una valutazione più sincera, più ascolti ravvicinati.

Ancora cemento ?




Alcuni giorni addietro mi è capitato di leggere un articolo su la cronaca locale di un quotidiano ben presente nella mia regione. Detto pezzo giornalistico evidenziava la possibilità che il “solito” consorzio di costruttori avrebbe edificato un “bel” resort (solita idiota parola straniera) sopra la spiaggia del Guvano. Ora detta piccola spiaggia sassosa è posta nel cuore del Parco Nazionale 5 Terre fra i notissimi paesi di Corniglia e Vernazza. Dovete sapere che giustamente in detto parco si viene multati se si butta una cicca (anche in mare) ed ora non riesco a capire come solo possa essere passato per la testa di fare un’ennesima colata di cemento. A questa spiaggia tengo tantissimo perché da giovane mi recavo là con amici e amiche a fare campeggio in assoluta libertà. Bastava portarsi la tenda, chitarra, viveri (all’acqua provvedeva un ruscello piccino piccino) e si era “fuori dal mondo”. Questo perché ancora oggi o ci si accede dal mare, o per un impervio sentiero o attraverso la vecchia galleria del treno. Quanti fuochi si erano accesi sulla spiaggia e noi accucciati lì intorno dopo l’imbrunire a cantare canzoni di Bob Dylan, C.S.N. & Y. ma anche di Battisti, Guccini e qualcosa del vecchio San Remo. Finito di stare lì si ripuliva il tutto e magari ci si ritornava un mese dopo. In tempi più moderni era divenuta una spiaggia per nudisti, cosa che a me non ha mai turbato anche se a farlo si tratta di persone un po’ in là con gli anni; ma ciò deve aver dato prurito ai soliti Ben-pensanti. Ovvio che la scusa sarà: in questa maniera daremo del lavoro ai giovani locali. Detto lavoro sono sicuro che sparirà in brevissimo tempo preferendo i capi assumere (magari in nero) extracomunitari che si accontentino però di salari più bassi e che per la loro natura clandestina o quasi sono facilmente ricattabili.
Vi terrò informato e nel caso datemi una mano a far piovere nella Direzione del Parco valanghe di lettere “incazzate”.