Ogni qualvolta qualcuno mi
chiede, specie se amico (e magari d’oltre oceano), di postare un album di Frank Zappa è per me un
grande piacere; infatti ho così l’occasione di riascoltarlo e di scoprire in
esso cose nuove. E’ questo il caso odierno con Studio Tan uscito nel 1978 e quindi ampiamente dentro il miglior
momento dell’artista italo-americano. Il suo lavoro qui non è particolarmente lungo
(sui 38 minuti) ma assai interessante; fra i suoi musicisti primeggiano: George
Duke / keyboards e Ruth Underwood / percussion, synthesizer. Particolare la sua copertina.
mercoledì 31 luglio 2013
sabato 27 luglio 2013
La Mordacchia
Sì cari lettori credo che alcuni di voi si siano accorti che da metà Aprile alcuni server non siano più visibili (uploaded.net, rapidshare, megaupload, tanto per fare qualche esempio), tutto ciò in barba alla libertà e a quelli che avevano fatto degli abbonamenti con loro. Il motivo di questa ignobile censura è data dal fatto che, su spinta di anacronistiche case musicali che da sempre vedono di mal occhio i molti blog musicali, i siti dove scaricare musica e i vari "pear to pear" (E-Mule x esempio), volevano mettere un freno a tutto questo. Come fare? Per prima cosa pensarono di spaventare con ingiunzioni i vari siti e bloggers ma spesso tutto ciò cadeva nel vuoto anche perché molti di essi operavano e operano in nazioni o lassiste sul diritto d'autore o dove non riconoscevano il copyright. Così la bella pensata è stata di mettere la mordacchia sui DNS (acronimo inglese che sta per Domain Name System) riferenti ai server di poco sopra facendo pressione sui vari operatori in Italia ma anche in altri paesi d'Europa andando in barba alla libertà. Pertanto qui da noi Telecom Alice, Infostrada, Vodafone si sono adeguati infischiandosene del fatto che molti utilizzavano i vari server anche o solo per scambiarsi delle cose. Infatti se io volessi mandare un file rar a un amico brasiliano utilizzando uno di questi ora non posso più (secondo loro) anche se esso potrebbe contenere solo mie canzoni eseguite dal sottoscritto con la propria chitarra. Insomma una censura su Internet ed il web. Peccato per loro che come diciamo qui "fatta la legge trovato l'inganno" basta andare alla ricerca, grazie a Google (x esempio) di molti programmi che fanno variare i sopracitati DNS. Io sto utilizzando DNS Jumper v1.0.4 e mi trovo benissimo. Del resto voler fermare Internet è come cercare di svuotare il mare con un cucchiaino da caffè.
martedì 23 luglio 2013
Un tuffo nel (lontano) passato
Già
un bel tuffo nel passto remoto con quest’album dei Beatles
uscito nel lontanissimo 1964 ed inciso un
po’ in fretta e furia dopo una loro lunga tournee. Infatti, leggo su appositi
siti, questo Beatles For Sale non è giudicato fra i loro migliori lavori. Credo però che
trattandosi di un lp dei “Favolosi Quattro” resta sempre un eccellente lavoro
che qui verte più sul rock & roll che sul beat vero e proprio. Esso è la
loro quarta incisione ed anchio devo ammettere che Help! o The White Album o
Sgt. Pepper’s sono a lui nettamente superiori; comunque sia buon ascolto!
Per i pochissimi (credo di certo i più giovani dei miei
lettori) che non conoscessero i musicisti ecco la loro formazione:
John
Lennon - voce, chitarra ritmica, armonica, pianoforte, tamburello
George
Harrison - chitarra solista,
cori; voce in Everybody's
Trying to Be My Baby
Paul McCartney - voce, basso,
pianoforte, organo Hammond
Ringo Starr - batteria, tamburello,
timpano, bongo; voce in Honey Don't
Voto: + + + +
sabato 13 luglio 2013
Risotto alle Rose
Oggi
vorrei andare incontro all’amico Quaterpass con cui (nel suo blog) ci siamo scambiati idee su
questa ricetta: Risotto ai Petali
di Rosa. La prima cosa che vorrei dire è
che la preparazione risulta tutt’altro che difficile (specie chi ha
dimestichezza con i risotti) e per secondo vorrei aggiungere che vanno bene
tutti i tipi di rosa purché non troppo in fiore e con pochi o nulla
trattamenti chimici, pesticidi ed altre schifezze. In ogni caso lavarle con
cura.
Ingredienti per 2 persone:
Ø 6 bocciuoli di rosa di grandezza normale e
semi aperti da cui ricavare i petali + 2 come guarnizione piatto.
Ø Riso tipo Roma circa 110gr a persona
Ø olio e.v.o.
Ø burro, sale q.b.
Ø 1 cipolla bianca
Ø 1 bicchiere di vino bianco
Ø brodo vegetale
Ø grana padano grattugiato
Ø maggiorana, timo e 2 chiodi di garofano
Preparazione:
Soffriggere la cipolla tagliata grossa, quando è
indorata aggiungere prima il timo e la maggiorana e poi il riso e quindi, più
tardi, il vino. Rimescolare quasi di continuo. Far asciugare a fuoco lento e
qiundi aggiungere metà brodo vegetale (dado + una costa di sedano ) e i 2
chiodi di garofano. Coprire con coperchio e portare il tutto a mezza cottura. Aggiustre
di sale. Se si asciuga troppo occorre aggiungere altro brodo. Scoprire e
rimescolare aggiungendo i petali di rosa (messi prima in ammollo in acqua
fredda x 2 ore). Asciugare dal brodo il riso. Terminata la cottura, spengere e
mantecare con burro e grana. Servire dopo 5 minuti.
Vino consigliato:
Lagrein
Rosato Alto Adige Doc
Buon
appetito!
giovedì 11 luglio 2013
INAIL e F 35
La
cattiva e partigiana informazione imperversa sui media nazionali buoni solo ad
infarcire le notizie (scusate...news!) con saccenti ed idioti inglesismi. Forse
pensano con ciò che molti italiani abbiano il cosidetto “anello al naso”? L’ultima
notizia riguarda l’INAIL il quale istituto si vanta che nell’ultimo anno gli
infortuni sul lavoro sono notevolmente diminuiti. Ovviamente non dice il
perché. Migliori e maggiori controlli? Oppure semplicemente che qui in Italia,
data la durissima crisi economica (specie nell’edilizia), si sono aperti molto
meno cantieri? Io propendo fortemente per quest’ultima ipotesi.
Ritorniamo
adesso a parlare dei fatidici cacciabombardieri F 35 (100 del valore di più di
100 milioni di euro l’uno). Come avevo detto ritenevo giusto che una
ventina/trentina approviggionassero la Marina Militare, cioè fossero imbarcati
sulla portaerei Cavour. Con essi una squadra navale italiana (la suddetta
portaerei, più 2/3 navi da combattimento di scorta e un sommergibie d’attacco)
potrebbe agevolmente far fronte a qualsiasi mianaccia aero navale araba o se
preferite del Nord Africa. Come avevo poi aggiunto, per lo spazio aereo della
Penisola (isole comprese), i Typhoon (intercettori europei), gli ammodernati
Tornado, più le batterie di missili Patriot sarebbero più che sufficenti; senza contare
che sul nostro suolo ci sono più di una base aerea e navale americana. E allora
gli altri 70/80 a che c...o servono? Per mandarli a bombardare, a dispetto
della nostra costituzione, altre nazioni o per intervenire in altri a noi
alieni conflitti? Ricordiamoci della Prima Guerra del Golfo quando l’Italia
mandò, come suo contributo, un piccolo stormo di Tornado (mi semba non più di
6) di cui 2 subito abbattuti (ricordate il pilota Cocciolone) e 3 caccavelle
che si tennero ben lontano dall’Iraq. Altra dolorosa storia fu invece quella del
personale di terra, Nassiria insegna.
sabato 6 luglio 2013
Li ricordate?
I “vecchi”
fondatori dei Velvet Underground: Lou Reed
e John Cale nel
1990 incisero quest’album dedicato al loro amico e musa ispiratrice: Andy Warhol,
notissimo artista della Pop Art. Dato che dagli amici era soprannominato Drella
il disco si intitola: Songs For Drella. Indubbiamente le canzoni sono molto belle e i due artisti
qui impegnati bravi (Lou: voci e chitarre, John: voci, tastiere e viola), ma a
rendere quest’album un capolavoro manca totalmente la sezione ritmica e così, a
mio parere, esso risulta un po’ “vuoto”, di conseguenza mi riesce difficile
andare oltre le 3 +.
Voto:
+ + +
mercoledì 3 luglio 2013
Una risposta...
Con
questo post vorrei chiudere l’amichevole discussione sul recentissimo
minitorneo chiamato Confederations Cup. Qui voglio premettere che per la finale
il mio personale tifo andava verso i giocatori brasiliani anche perché gli
spagnoli, che da alcuni anni vincono quasi tutto, come le squadre troppo
vincitrici, risultano alla fine antipatici. Poco importa che il palmares dei
carioca si impreziosisse di un altro discreto risultato (per quello che poi importa...alla fine sono loro
nel conteggio delle vittorie a giocarsela con il Belpaese: loro 5 Campionati
del Mondo e noi 4, gli italiani 2 volte in finale di cui una persa ai
rigori....ahi Baggio! E se fosse andata diversamente oggi il conto sarebbe un
altro. Ah dimenticavo anche un 3° posto a Italia’90) il risultato credo sia
alla fine giusto ma non credo che il divario con gli iberici siano le 3 reti. All'amico Edulms (e questo è ovvio il mio parere) non fu problema di allenamento (chi è che può sottovalutare i carioca?) ma di stanchezza. L’unica cosa che volevo sottolineare infatti era che l’UEFA doveva dare
più tempo per il riposo fra una partita e l’altra (specie nelle finali) così da
dare a noi spettatori uno spettacolo migliore e rimane poi sempre il dubbio: a
parti invertite, cioè il Brasile se avesse giocato i supplementari con
l’Uruguay e poi i calci di rigore (e c’è mancato poco) e se avesse avuto un giorno
di meno di riposo, mentre la Spagna avesse vinto sull‘Italia entro i 90 minuti
e un giorno di più di riposo il risultato sarebbe stato lo stesso?
Un’ultima
cosa: secondo il mio parere, il torneo era meglio una volta prima che Blatter
facesse questi idioti cambiamenti, quando cioè si chiamava Mundialito ed a esso
partecipavano tutte le nazionali che avessero almeno vinto un mondiale. Credo
che infine l’utilità della Confederations sia stata quella di poter capire com’è
il Brasile, i suoi stadi, il suo clima e la sua simpatica gente; dopodiché
basta! Dimentichiamo (almeno sino al 2014) i 22 giovanotti in mutande e
maglietta che rincorrono un pallone e concentriamoci piuttosto sulla crisi
mondiale, sulla disoccupazione dilagante, sui problemi della Grecia e delle
troppe tasse tipo qui in Italia, di come si spendono (male e scioccamente) i
pochi denari per manifestazioni sportive (o inutili aerei) piuttosto che per il popolo (vedi ,
per esempio, il Brasile), sul clima del pianeta, sulle guerre civili in Siria e
Afghanistan, sulla voglia di libertà dell’Egitto e Turchia, sull’inquinamento e
sulle ingiustizie che minano le fondamenta di ogni Paese civile.
lunedì 1 luglio 2013
Confederations Cup
E
così la “Coppa Del Nonno” (alias Confederations Cup) è finita. Quali
conclusioni trarre? Per prima cosa che le squadre europee che
concorranno ai prossimi Mondiali di Calcio dovranno per forza tener presente il
clima caldo umido del Brasile. Infatti se qui siamo per così dire abituati a
temperature sui 30° (in estate) ci
troviamo in grossa difficoltà quando il tasso d’umidità supera il 60% (ovvio
che le squadre nordiche ne saranno ancor più svantaggiate). Secondo punto la
UEFA o chi per lei ha organizzato questo minitorneo non tenendo in assuluto
conto i tempi di recupero; non è possibile infatti giocare al meglio dopo soli
due giorni e dopo aver affrontato i tempi supplementari e lo stress dei
calci di rigore. Infatti nella partita Italia-Uruguay gli Azzurri sono rimasti
senza fiato per circa 75 minuti (nonostante i cambi) giocando contro una squadra
(a parità di energie fisiche) a loro inferiori. Stessa cosa è avvenuta con
Brasile-Spagna dove il risultato è bugiardo dei reali valori fra le due
squadre. Mi sarebbe infatti piaciuto vedere l’incontro fra queste due squadre entrambe
con energie fresche paritarie. Dopo questa Confederations Cup rimango del mio
solito parere: nei prossimi Mondiali 3 sono le squadre favorite: Argentina (in
primis e se si dota di un allenatore degno di tale nome), Spagna e Germania, un
gradino sotto il Brasile non foss’altro che gioca in casa e prima delle
outsider l’Italia seguita dalla Francia.
Ritorniamo a un po' di blues
Il
talentuoso Paul Rodgers coadiuvato dalla sua band: gli Slash incise quest’ottimo
album di blues (o se preferite di rock-blues) sul finire del 1992 e che uscì l’anno
dopo nel 1993. Il disco si intitola Muddy Waters Blues (A
tribute to Muddy Waters) noto blues-man Americano. Ad aiutare il “nostro eroe” nell’incisione sono intervenuti
(e si riconoscono nei brani dato il loro stile inconfondibile), tra gli altri: David Gilmour e Jeff Beck col
risutato più che godibile.
Buon ascolto!
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