sabato 29 giugno 2013

E ci risiamo





Come dicevano 2000 anni fa: << Historia magistra vitae>>; infatti chi ha come me i capelli “sale e pepe” ricorderà che verso la metà degli anni ’70 scoppiò qui in Italia lo “Scandalo Lockheed” per la fornitura di aerei militari; esso coinvolse alcuni politici di spicco, per lo più di stampo democristiano. Ora, sebbene con diverse forme ci risiamo. L’Italia, non si sa bene perché, deve dotarsi di ben 100 F 35 Lockheed Martin, cioè di aerei del tipo cacciabombardieri costosissimi e secondo il mio parere quasi del tutto inutili. Perché dico quasi? Sono convinto che come dicevano i Romani: "pecunia non olet"; e che quindi un minimo di difesa da qualche pazzoide governo arabo lo si debba avere, ma che cazzo dobbiamo cacciabombardare? A difesa del nostro spazio aereo esistono ed abbiamo gli Eurofighter Typhoon (vedi foto in basso) che come dice la loro scheda tecnica sono quanto di meglio oggi si possa avere come aereo intercettore senza contare che di molto riamoderniati (insieme alla Germania e credo alla G.B.) esistono ancora i Tornado seppure di concezione e linea vecchi di quasi 30 anni. Ma torniamo agli F 35, non molti sanno che ne esistono di 3 versioni: un tipo a decollo ed atterraggio  convenzionale (e di questi che ce ne facciamo? Lasciamo ad altri più ricchi di noi missioni di attacco e limitiamoci a fornire solo, come per altro fa la Germania, aiuto logistico), un altro tipo ad uso della marina americana con le sue enormi portaerei e che quindi può essere lanciato dal ponte ed atterrare sullo stesso utilizzando apposito gancio (credo e spero che questa variante non sia stata presa in considerazione), infine un terzo tipo con caratteristiche di decollo corto ed atterraggio verticale. Orbene solo di quest’ultimi (20/30 max) ne dovremo, nel caso, aver bisogno. Infatti (io personalmente ero e ne sono contrario, ma ormai c’è...) la Marina Italiana si è dotata di una portaerei e mezzo: una, la Garibaldi, declassata a portaeleicotteri e la nuova Cavour, piccola portaerei dove si possono lanciare gli aereoplani con una breve rincorsa ma che su di essa possono atterrare solo quelli ad appontaggio verticale (appunto gli F 35 del 3° tipo). I vecchi Harrier in dotazione sono ormai certamente troppo antichi e vanno sostituiti. Qualcuno dirà: aboliamo anche questi ma allora si dovrà smontare la Cavour perché senza aerei rimarrà una inutile tigre senza unghie. Certo non la si doveva costruire dato che per la difesa delle nostre coste bastano ed avanzano i cosidetti “pattugliatori”: avanzate navi che sono un mix fra una corvetta ed una fregata.


lunedì 24 giugno 2013

Ritorniamo in Germania



Quest'oggi vi vorrei parlare di un talentuoso chitarrista germanico: Ernst Schultz che ebbe una carriera come valente session-man negli anni '70/80. Nel 1971 dette alle stampe un discreto album intitolato Paranoia Picknic ove il "nostro eroe" mixa sapientemente il krautrock con l'elettronica assomigliando (ma solo assomigliando) qui e là agli Ash Ra Temple (con l'uso anche del sitar) e i primi Pink Floyd includendo pure un brano con assolo di macchina da scrivere (già proprio così); peccato che la parte cantata del disco non sia all'altezza della musica prodotta, pur  mantenendo la sua originalità, dato che è in tedesco; insomma si sente che non è un cantante dotato... Molto bella l' intera copertina frontale.
Voto:   + + +


domenica 23 giugno 2013

Disordini in Brasile e TV Pubblica





Ieri si è giocata la partita (in pratica un’amichevole) Italia – Brasile finita 2-4 (poco importa che ho indovinato il totale dei  goal: 6 e non il risutato finale, vedi post a riguardo) e mentre sia la FIFA che i “giocatori verde oro” sgambettavano felici (e non so quanto ignari) fuori lo stadio migliaia di persone manifestavano per un Brasile più giusto, più equo per i milioni di poveri (circa il 10% della popolazione), per il grosso numero di analfabeti (alcuni dicono intorno al 20% quando qui in Europa, o se preferite in Italia, essi sono meno dello 0,005% della popolazione, per la sanità pubblica e via discorrendo. Secondo me meglio avrebbero fatto a sospendere il torneo e i giocatori brasiliani (i più colpevoli ovviamente) per solidarietà con chi fuori prende le botte dalla polizia, rifiutarsi di scendere in campo; ma tant’è “pecunia non olet” dicevano 2000 anni fa, per cui avanti con questa commedia dell’assurdo.
  


C’è anche un’altra cosa di cui vorrei parlarvi: in Grecia per tappare buchi di bilancio hanno deciso di chiudere la TV di Stato e qui da noi? Subito i gornalisti televisivi nostrani si sono schierati (con la paura che anche qui potesse accadere la solita cosa) pro colleghi ellenici con grida di attentato alla libera stampa. Ragioniamo un attimo... Da quando è divenuta definitiva la televisione satellitare da 3 reti che aveva la RAI (la tv pubblica italiana) si sono aggiunte: RAI 4, RAI 5, Rai Premium, RAI Sport, RAI Movie (idiota inglesismo) ed altre 5/6 che al momento non ricordo; ognuna di esse avrà di certo un direttore e vicedirettore (strapagati) staff tecnico, segretaria ecc ecc, quanto ci costa la baracca? Di certo la RAI è in deficit ma nessuno dice di quanto, tutti zitti...del resto tutti i movimenti o i partiti politici ambiscono nell’avere visibilità al suo interno.
La mia proposta sarebbe: due sole reti alla TV pubblica di cui una finanziata dal canone (1/4 di quello esoso di oggi) e senza pubblicità e che si occupa di TG, dibattiti politici e cose simili. L’altra finanziata solo dagli sponsor che mostra solo avvenimenti sportivi come i Mondiali di Calcio o il Giro d’Italia; contemporaneamente varare una legge che limiti massimo a 3 tv possedute da un unico proprietario con parallelamente il fatto che solo una può trasmettere TG e dibattiti. Si potrà mai avere ciò? Ne dubito, almeno finché Berlusconi spadroneggia palesemente o occultamente. Quanto alla plettora di telegiornalisti (i più ignoranti e supponenti e amanti di idioti e futili inglesismi spesso pronunciati "alla carlona"), forse così disoccupati, vi sono ampi tratti di terra da coltivare con vanga e zappa.

giovedì 20 giugno 2013

Italia-Giappone 4-3




Come avevo facilmente pronosticato la Nazionale Azzurra è arrivata in Brasile con le pile scariche, sebbene mi ha impressionato la voglia di non darsi per vinti. La partita contro il Giappone (allenato dall’italianissimo Zaccheroni) è stata una pena e solo la fortuna (che qui chiamiamo “stellone”) ci ha fatto pervenire alle semifinali. Ok i giocatori del Sol Levante avevano avuto più giorni per ambientarsi ed avevano usufruito di un giorno in più di riposo cosicché la squadra scesa in campo era di tutt’altra pasta di quella fantasma veduta con il Brasile. Ma la brutta impressione che ha fatto l’Italia resta e lavittoria rimane immeritata. La prossima gara sarà con i padroni di casa e varrà solo per assegnare il primo posto del girone; se io fossi Prandelli, dato lo stato di evidente stanchezza (Pirlo su tutti) farei (scusate l’inglesismo) un turn-over schierando, ove fosse possibile, più uomini diversi, anche perché se non lo facesse non si spiegherebbe il motivo di averne portati altri (per bilanciare l’aereo?). Sì certo un risultato buono contro il Brasile farebbe prestigio ma ho paura che schierando i soliti 11 incapperemo in un’altra figuraccia. Ricordate gli ultimi europei quando l’allenatore, contro la Spagna, schierò i soliti stanchi uomini e finì poi 4-0? Gli sarà servita quella lezione? Scommettiamo di no? Così si perderà malamente con i Carioca (butto là un 5-1) e si arriverà alle semifinali (probabilmente la Spagna) cotti e stracotti buoni per un altro cappotto
Ovviamente la mia critica su quest’assurdo torneo resta invariata.

martedì 18 giugno 2013

Meno male!


E sì meno male che ci siamo ritirati o non ci hanno dato l'organizzazione delle prossime Olimpiadi. Dalla Grecia in poi esse sono state un naufragio per le casse statali e buone solo a rinverdire gli stupidi e anacronistici nazionalismi. I soldi (spesso maneggiati da mafie locali) ben servirebbero ad altro: scuole, sanità pubblica, opere di utilità nazionale ecc ecc. I disordini scoppiati in quesi giorni in Brasile dimostrano che ormai il popolo è stufo di spese faraoniche ed inutili. Milioni di dollari (o se preferite di euro) per vedere 22 uomini in mutande, ma si può?. Infatti i "poveri" amici d'oltre oceano si trovano e si troveranno sul groppone l'organizzazione della Confedertions Cup (torneo voluto da Blatter col risultato che è presente Tahiti e non una Germania o Messi) di scarso valore mondiale, i Mondiali di Calcio del 2014 e le Olimpiadi del 2016. Non era forse meglio, specie di questi tempi di recessione mondiale, soprassedere o quanto meno ridurre al minimo le spese? Basta guardare l'inutile e spendacciona Fiera che si va costruendo in quel di Milano (per la prossima Esposizione Mondiale) dove stanno sorgendo cattedrali di cemento nel deserto destinate dopo la fine di questa ad ammuffire nel dimenticatoio.

domenica 16 giugno 2013

A proposito di Gregorio Lago




E sì ogni tanto mi piace tradurre i nomi e cognomi inglesi in italiano tanto per vedere l’effetto che fa. Bando alle ciancie quest’ultimo album live di Greg Lake, Songs of a Lifitime derivato da un tour a cavallo fra il 2012 e 2013, sarebbe un ottimo prodotto se non fosse che a parte il suo vocione, il basso qui, la chitarra là, si esibisce (e non se ne capisce il motivo) su basi registrate (sic!); a questo aggiungiamo le lunghe parti di parlato, che. per chi conosce l’inglese, possono essere interessanti (ma dopo più ascolti no). In esse si parla della sua passione per Elvis Presley, il suo primo incontro con Fripp, gli elogi su Giles (un batterista con le mani indipendenti l’una dall’altra), delle lezioni con lui di chitarra, quella banda strana dei King Crimson, il loro primo album e la favolosa copertina (forse la più bella della musica prog e non solo), dell’artista che dopo averla consegnata muore, degli ELP e della canzone Lucky Man. In ultima analisi il buon Greg, di certo il più bolso, almeno fisicamente parlando, degli ex ELP, (fateci caso il suo faccione assomiglia moltissimo al faccione della copertina di In The Court Of Crimson King)) avrebbe potuto fare un album migliore ma, tutto sommato, si fa comunque ascoltare pur non essendo certo un capolavoro.
Voto:   + + +

sabato 15 giugno 2013

Siamo (o saremo) alle solite




Sta per iniziare , laggiù in Brasile, il minitorneo di calcio fra le prime Nazionali di tutti i continenti. Per l’occasione penso che gli Azzurri non mancheranno, more solito, di fare la “solita” pessima figura, trattandosi detta Confederations Cup poco più di una serie di amichevoli in preparazione, dicono i saccenti tecnici, del Mondiale brasiliano del 2014. Alzi infatti la mano chi si ricorda quale fu la squadra vincitrice della penultima o dell’ultima vincitrice di detta coppa. Di certo i “nostri” giocatori saranno, dopo un campionato combattuto e sfinente, con la mente rivolta alle giuste ferie o al nostrano Calciomercato; risultato: via via 11 calciatori bolsi e sfiatati che calcheranno quelle scene esotiche. Altra cosa infatti è la Under 21 che presentando giovani che poco hanno avuto spazio nei campionati si è presentata fresca e con un bel gioco (a prescindere dal risultato finale che sarà) in quel di Israele. Qui fra tutti vanno menzionati: Verratti, Insigne e Immobile tutti di certo futuri campioni. Ah un’ultima cosa… Come spesso accade qui in Italia molte cose “passano in cavalleria” ed è il caso di come ha trattato il Brasile il caso Battisti e di cosa disse sulla giustizia italiana (a detta di quasi tutte le Nazioni la migliore del Mondo così come la nostra Costituzione) e di rimando sull’Italia. Allora una levata di scudi e un rincorrere di bla bla bla, oggi tutto dimenticato. Bene la mia idea è che si doveva ritirare la squadra dalla Confederations Cup (spiegandone i motivi) e solo dopo sincere scuse e spiegazioni esaurienti presentarsi ai Mondiali del prossimo anno. Ma si sa gli sporchi soldi ed interessi valgono più di una vita e un goal più di un ricercato per pluriomicidio. Che schifo!

mercoledì 5 giugno 2013

Un altro eccellente album



Sono contento di esaudire una richiesta d'oltre oceano riguardo un album di Fank Zappa intitolato Weasels Ripped My Flesh ottva "fatica" ufficiale (in studio) dell'artista italo-mericano e uscito nel 1970 (il periodo d'oro della musica rock). Fra gli artisti presenti spiccano il bravo Ian Underwood (sax alto), Roy Estrada (basso), Don Preston (piano) e Don Sugar Can Harris (violino elettrico).
Buon ascolto!

martedì 4 giugno 2013

Verso i Mondiali 2013




Alcuni giorni orsono ho visto in tv la partita di calcio Brasile - Inghilterra, giocata al Maracanà di Rio de Janeiro giusto per l’inaugurazione del nuovo stadio che ospiterà la finale dei prossimi mondiali. La gara è finita con un equo pareggio (2 a 2 e con almeno tre spettacolari reti). Ero curioso di sapere a che punto fosse il Brasile (invero non molto in alto nel “ranking mondiale”) e che spessore avesse l’Inghilterra. Prima dell’incontro avrei scommesso per un 2 a 0 a favore dei Carioca ma poi il Brasile è stata una delusione: gioco scontato, nessun fuoriclasse (Neimar si farà ma per ora non si è visto…) all’altezza delle nazionali più quotate (Argentina con il favoloso Messi in primis) e nessun giocatore che “uscisse dal coro” come un odierno Cristiano Ronaldo o Rooney o anche il nostro Balotelli. Così le mie previsioni per il prossimo Mondiale, se non interverranno scandalosi aiuti arbitrali (vedi i Mondiali in Cile e Argentina), vedono favorite in ordine: Argentina, Spagna, Germania (i tedeschi fanno impressione sia per la possanza fisica che per tecnica). I Brasiliani (giusto perché giocano in casa) buoni solo per la finale del terzo posto e come outsiders: Italia e Inghilterra (che credevo peggio e che invece mi ha impressionato per la sua disciplina tattica e per il suo secondo tempo). Non me ne vogliano gli amici d’oltre oceano… ;-)

sabato 1 giugno 2013

Gli Odin anche qui




Dato che l’amico Edulms sul suo blog (Do Alto Das Vertentes) ha postato pochi giorni orsono un album della banda teutonica degli Odin riferentesi a registrazioni live (1973) effettuate da essi presso gli studi della SWF (una sorta di BBC tedesca; in realtà non furono gli unici ma altri gruppi tedeschi, non di primo piano, ma del tutto ascoltabili, furono compresi con loro in più cd usciti però in tempi più recenti), ho pensato quindi di fare cosa gradita ai miei due lettori nel proporvi l’unico album in studio dei suddetti Odin, lp omonimo. uscito nel 1972. La musica è un mix di Zappa in versione prog e buon kraut-rock.
Voto:  + + +  .... e anche qualcosa di più.