giovedì 31 marzo 2016

Ancora Kraan



Anche nella “mia” rubrica che riguarda la musica proveniente dalla Germania avevo lasciato in “sospeso” il discorso sul gruppo di fusion, jazz-rock dei Kraan, (che tnto piacciono all'amico Edulms) indi per cui riprendiamo “i sospesi” continuando a proporvi album della loro discografia. Siamo arrivati al 1988, anno in cui fu editato (e in tempi recenti rimasterizzato assai bene) questo disco dal vivo intitolato: Live 88 e registrato nell’Ottobre di quell’anno a Berlino. All’interno del file, in una delle copertine allegate, una breve loro storia in inglese e in tedesco. Come sound proposto riprende il filone fusion dei loro ultimi lavori arricchito piacevolmente nella dimensione dal vivo. Anche l’abilità strumentale è messa in risalto e talora mi ricorda, e non è una bestemmia, certe opere di jazz rock del grande Zappa. Bello! E’qui a 320 kbps.
Voto:  + + + + e 1/2

mercoledì 30 marzo 2016

Un po' di Zappa?



Potevo esimermi dal postarvi, in questa mia ripresa dell’attività, un disco di Frank Zappa? Certo che no! Come ben sanno i miei lettori egli è uno dei miei musicisti preferiti (insieme a Fripp e ai suoi King Crimson, ai Jefferson Airplane, ai V.d.G.G. e ai Pink Floyd fino a The Dark Side). Detto album si tratta in realtà di un bootleg ma assai bene rimasterizzato, credo però non ufficiale riguardo la sua discografia. Esso è composto da alcuni brani sia dal vivo che in studio (sperimentazioni di future opere) risalenti al 1966 e in due specifici giorni di Giugno e cioè poco tempo prima dell’uscita del suo primo doppio album: Absolutely Free. L’opera, assai interessante, si intitola: The Boy Wonder Session & Fillmore. Personalmente preferisco la seconda parte (in particolare l’ultimo brano, una mini-suite). In info maggiori dettagli sui (molti) strumentisti impegnati e sui tempi delle canzoni. Lo trovate qui a 320 kbps. Ciao!

martedì 29 marzo 2016

Un gran bel bootleg



Anche riguardo a David Gilmour mi era rimasto aperto un certo discorso… Indi per cui ecco spiegato il post di oggi. Si tratta di un bootleg (ma dall’ottimo audio e registrazione, peccato ogni tanto certi “interventi”, leggi vociaccie e rumori vari del pubblico), risultato questo di un concerto tenuto dall’ex Pink Floyd in Italia e precisamente nell’Arena (romana) di Verona l’anno scorso. Infatti l’opera si intitola: Arena, Verona Italy 14th September 2015. Il notissimo e bravo chitarrista inglese anche dal vivo e nonostante la non certo giovane età dimostra l’indubbio suo valore. I brani presentati spaziano dai vecchi (e nuovi) successi del suo repertorio fino alle intramontabili atmosfere della passata e gloriosa band (tra gli altri: Us and Them, Money, Astronomy Domine, Shine on you crazy diamonds, Time). Molto bravi pure gli strumentisti che l’hanno accompagnato nell’impresa. Il file è di ben 340 MB ed è qui a 320 kbps.
Voto:  + + + + e 1/2

Fatta (la stupida) legge, trovato l'inganno...



Come mi immaginavo “quel” noto proverbio ha quasi sempre ragione. Partiamo dall’inizio. In questo periodo di pausa sono andato anche ad informarmi come non pagare il canone Rai, dato che, come certo i miei assidui lettori conoscono, non vedo il tv (né lo possiedo). Come certo sapete… quel borioso Renzi e la sua demente cricca di consigliori pensarono bene di obbligare tutti quelli che hanno un contratto residenziale di energia elettrica di pagare suddetta imposta nelle varie bollete bimestrali (ciechi, famiglie di poveri, di incapienti, di esodati compresi!) così da evitare, dice lui, la forte elusione al riguardo. Facendo in questa maniera mette però anche le suddette compagnie elettriche in forte difficoltà. Che fare, per esempio, se uno paga il suo consumo di energia ma non il canone? Dicono che comunque la “luce” non gli verrà tagliata e allora a che serve questo ufficio complicazioni? Premesso che detta tassa la trovo poi inutile, anacronistica ed ingiusta (100€ sia che tu sia ricco o povero in barba alla costituzione e anche quale servizio pubblico sono i quiz deficienti, gli sceneggiati strappalacrime, i varietà nazional – popolari, le ballerine mezze nude, i tg proni al potere e sopratutto la troppa pubblicità?). Mi sono quindi recato da un’ Associazione dei Consumatori dove mi è stato detto che devo fare un’autocertificazione di non possesso presso l’Agenzia delle Entrate (e questo ogni anno, uffa la burocrazia!) tenendo presente che se dichiaro il falso “dicono” che rischio il penale. Io non ho problemi né remore né paure ma mi viene in mente che un qualsiasi cittadino e volontario evasore potrebbe, diciamo il 15 Aprile 2016, dichiarare di non possedere apparecchi televisivi atti o adattabili, chi va a controllare se è vero in quello stesso momento? Mi risulta, inoltre, che nel proprio domicilio si può entrare solo con un mandato di un giudice e per gravi motivi, oppure vogliamo equiparare un cittadino a un terrorista o a un criminale? Poniamo però il caso che egli debba subire l’improbabilissima ispezione, diciamo, il 16 Maggio 2016 (quindi addirittura un mese dopo l’autocertificazione) e che trovino la casa piena di tv (sempre che prima, avutane notizia, non li abbia nascosti presso un parente o amico o in auto) e allora dove sta il problema? Lui allora non dichiarò certo il falso (vallo a dimostrare), basta dire che ci ha ripensato in questo mese, anzi “ieri” (e fino a prova contraria siamo liberi di farlo) e che gli hanno regalato o comprato o trovato il tv (usato) ieri e quindi, allora (il 15 Aprile), non dichiarò il falso. Pagherà l’iniqua tassa e poi l’anno dopo altra autocertificazione di non possesso e via a seguire (nel frattempo ha di nuovo cambiato idea, può sempre dire…). Spero che la maggioranza degli Italiani si renda conto in che mani siamo capitati e mandi a quel paese un altro idiota annuncio del guitto fiorentino. Infine, siccome mi piace fare anche delle proposte, ecco la mia (per quello che vale): Abolire il canone. Ridurre le molteplici reti Rai ad una sola senza pubblicità e di vero servizio pubblico e le altre venderle ad altri e non ai “soliti noti” (fermo restando il mantenimento dei posti di lavoro) e fare così cassa per lo Stato. Tra l’altro si eviterebbe l’attuale mangia-mangia e sciupio di denari pubblici (2 miliardi di Euro!). Per finanziarla (l’importo risulterebbe notevolmente inferiore) metterla nella dichiarazione dei redditi delle persone fisiche siano essi lavoratori autonomi che dipendenti (con una percentuale dello zero virgola, lascio agli “esperti” l’importo e le detrazioni) in modo tale che chi più ha più contribuisce (al bene pubblico) mantenendo l’esenzione per chi non fa la dichiarazione o la sua è inferiore agli 8000€ annui. Finiti così i “furbetti”, le rotture di palle e le ingiustizie. Il canone, invenzione dell’epoca fascista, aveva forse ragione d’essere quando il possedere una radio e più tardi un televisore era sinonimo di agiatezza (tanto che essi erano rarissimi) e solo prima l’Eiar e poi la Rai erano gli unici enti che tramettevano programmi oppure quando il televisore era il solo mezzo per vedere le teletrasmissioni. Ora nell’epoca di internet, smartphone, playstation, tablet, straeming e parabole è assurdo!

lunedì 28 marzo 2016

Rieccoci ancora! Here we are again!




Dopo la mia relativamente lunga assenza dal postare su questo blog rieccomi a voi con “le pile” ricaricate e pronto ad un’altra esaltante (spero!) stagione. Lo stop mi ha fatto bene e forse lo replicherò (nello stesso periodo) l’anno prossimo, si vedrà... Sempre poi che la salute sia con me… Riprendo quindi il discorso là dove lo interruppi circa 75 giorni fa parlandovi ora dei rimanenti due album dei Wet Willie. L’ultimo, in studio, della loro discografia fu editato nel 1979 col nome di Which One’s Willie e in pratica fu il canto del cigno del gruppo americano. Dopo di esso il complesso si disbandò. La musica proposta è buona sì ma con forti connotazioni pop; risulta quindi un’ascoltabile fusion con contaminazioni funky che, sebbene ben suonata, non è poi particolarmente originale e lontano dai primi ottimi lavori. Insomma il gruppo era divenuto uno dei tanti a proporre, sul finire dei ’70, un certo tipo di musica. Questo non vuol dire che qui e là non ci siano degli spunti interessanti. E’ qui a 320 kbps. Nel 2012 la band si riformò per una serie di concerti (non so se poi ciò potrà portare un nuovo album in studio) e così uscì un inedito disco intitolato Miles Of Smiles dove la dimensione “live” giova, con tutta evidenza, al sound della band anche dopo qualche decennio. Ovviamente vengono riproposti molti dei loro cavalli di battaglia. La registrazione è ottima e il risultato è assai buono. Lo trovate qui a 320 kbps.
Infine vorrei aggiungere che durante la mia assenza dal web sono accadute alcune cose. Vorrei però qui ricordare, nell’ambito musicale, la scomparsa di David Bowie e per me, soprattutto, l’improvvisa morte di Keith Emerson, fra i miei musicisti preferiti e idolo della mia gioventù. Prima o poi farò un post a loro dedicato.
Voto Which One’s:  + + +
Voto Miles:  + + + + e ½
Come avrete senz’altro notato nei miei voti è comparso (da oggi in poi) anche il mezzo + così per essere più giusti nel giudizo.