venerdì 1 aprile 2016

Mea Culpa...



E’ venuto il momento di dichiarare il mea culpa. Infatti due anni fa (e due mesetti buoni, invero) dopo che venne alla ribalta il Governo Renzi feci un post positivo al riguardo. Devo premettere che io sono “da sempre” un uomo di sinistra (e da giovane anche di estrema sinistra) e che alle ultime elezioni (perdute nella bruma del tempo) votai il programma di Bersani (non certo il pastrocchio attuale) e nelle successive primarie le mie preferenze andarono a Civati non al guitto fiorentino. Nonostante questo scrissi che Renzi e i suoi ministri mi sembravano brave persone anche perché uno lo conosco da anni (il Guardasigilli) dato che è della mia città e insieme a quello della Difesa mi ci sono trovato alcune volte pure a tavola (con Orlando talora fianco a fianco chiaccherando). Ora penso che siano sempre delle brave persone (non credo al “complotto toscano”) ma che per governare bene un paese questo non sia sufficiente e soprattutto non basta “apparire bene” (vedi la Boschi). Sto ai fatti e questi nei 2 anni sono stati assai deludenti e nessuna legge prodotta mi ha convinto, anzi spesso deluso a cominciare dalla riforma elettorale a quella sul Senato passando dalla legge sul lavoro e finendo alla mancata adozione del configlio. Per non parlare dell’evidente sottomissione a banche, assicurazioni e altri potentati e non ultimo l’anacronistico ed ingiusto canone in bolletta. Ritengo che l’identità di sinistra, edulcorata anche a causa dal “centro”, si sia persa per strada e pertanto ho deciso di non votare più questo PD. Almeno finché Renzi sarà in cattedra e la sua opposizione interna all’acqua di rose. Quanto ai “fuoriusciti” va la mia simpatia e il mio cuore ma per ora La Cosa Rossa in fieri non mi convince molto e soprattutto non penso sia mai maggioranza in Italia (purtroppo!), se poi i tempi miglioreranno il primo ad esserne contento sarò io! Cosa fare allora? Chi non va a votare e dice, magari con stupido orgoglio, che la politica fa tutta schifo e non gli interessa è e rimane un emerito idiota. Volere o volare essa permea tutta la nostra vita (dalle pensioni alle tasse, dalla sicurezza al vivere quotidiano) e un giudizio, seppure “turandosi il naso” è opportuno darlo e astenersi è prenderlo in quel posto passivamente e basta. Anche perché tutti non sono uguali e molti sono troppo uguali. Detto questo, se fossi un elettore di Milano, Torino o Roma proverei i Pentastellati, forse gli unici che possano oggi dare una ventata di novità aprendo quei conciliaboli rigonfi di aria viziata e troppo spesso di malaffare. Certo i dubbi su di loro sono ancora forti in me e sia Grillo che Casaleggio mal li sopporto (specie quando sono con il “telecomando” in mano) e vorrei vedere i 5 Stelle senza la loro regìa cosa sanno fare. Del resto la democrazia è anche l’alternanza e molte loro istanze mi vedono concorde (a comiciare dal reddito di cittadinanza sia per i lavoratori che per i pensionati) e una prova la farei. Quanto alla destra becera e populista alla Salvini proprio non la reggo quasi come i supponenti “vegani”!
PS: visto che si può scrivere un articolo in un discreto italiano senza usare inglesismi.

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