domenica 11 dicembre 2011

V.D.G.G. Still Live


Ecco qui il 6° album del gruppo inglese dei Van Der Graaf Generator, intitolato Still Live uscito nel lontano 1976.  
Nella storia della band si è soliti dividere la loro discografia in 3 periodi: uno, superbo, che va dagli esordi fino ai capolavori assoluti della musica progressive come H to He, Who Am the Only One (1970) e il successivo Pawn Hearts (1971); il secondo che inizia con Godbluff e termina nel 1977 con The Quiet Zone/The Pleasure Dome; il terzo, in tempi recenti, che inizia nel 2005 con Present e continua con Trisector (2008) e il recentissimo A Grounding in Numbers (2011). Ora non voglio qui né parlare del 1° né del 3° ciclo ma soffermarmi sul 2°. Di certo, a mio modesto parere Still Live è il miglior album di questo periodo; molto superiore al precedente e acerbo Godbluff ed ai successivi prodotti. Certo non è “bello” nella sua interezza come i capolavori della band, ma di sicuro ognuno dei suoi brani potrebbe essere inserito, senza sfigurare, in H to He o in Pawn Hearts; se poi pensiamo che in quel periodo in Inghilterra stava montando quello squinternato e fracassone movimento punk, la differenza e la classe appare enorme. Di certo poi i V.D.G.G. non sono caduti nel “solito” pop commerciale come purtroppo fecero altri gruppi (Genesis e ELP tanto per fare un esempio). La formazione qui è la solita:  Peter Hammill / piano, chitarre, voce - Hugh Banton /tastiere, bass pedale, chitarre, mellotron, piano - Guy Evans / batteria e percussioni - David Jackson / sassofoni e flauto.
Se non fosse che ho deciso di dare 5 + solo ai capolavori assoluti e senza tempo della musica rock-blues- prog ecc. ecc. questo album li meriterebbe, mi limito pertanto a dare come
Voto: ++++
Per chi è interessato lo può trovare qui: http://www.doaltodasvertentes.blogspot.com/
Postato l' 8 di Dicembre 2011

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