Ma dopo tutto quello che è
successo in questi anni (o meglio decadi) continuiamo a volere le opere
faraoniche? Vado a braccio e con la cattiva memoria che ho: Mondiali Italia ’90
(a parte il deludente terzo posto finale): stadi che subito divennero obsoleti
e spesso fatiscenti cattedrali nel deserto, opere incompiute, stazioni senza
binari, lievitazione esponenziale dei preventivi, solito mangia-mangia. Mose
di Venezia: corruzione, opera con molti dubbi, intrallazzi vari, politici
corrotti, lievitazioni dei prezzi e il solito mangia-mangia. Linea ferroviaria
alta velocità Torino-Lione: preventivi lievitati assurdamente, fortissimi
dubbi sulla sua utilità, grandissimi problemi ambientali e il solito
mangia-mangia. Mondiali di Nuoto a Roma: opere mai finite, montagne di
soldi buttate nel cesso, cattedrali nel deserto, corruzione, prezzi alle stelle
e il solito mangia-mangia. G 8 alla Maddalena (poi non fatto) e dalle
gigantesche intenzioni: solito giro di mazzette, politici corrotti, affaristi
di basso livello e il solito mangia-mangia. Terremoto dell’Aquila:
bustarelle a gogò, gentaglia un metro di pelo sullo stomaco, corruzione e dopo
un mare di soldi spesi il centro storico è ancora deserto e molte famiglie
vivono in posti assurdi. Expo Universale di Milano: corruzione,
preventivi moltiplicati per 100, opere brutte ed assurde, denaro pubblico
sciupato e indovinate… il solito mangia-mangia. Olimpiadi Invernali di
Torino: fotocopia di quanto esposto sopra. E degli argini fatti di
cartapesta e le conseguenti alluvioni ne vogliamo parlare? Ultimissimo poi
lo scandalo affaristico mafioso della giunta capitolina capeggiata dal
suo sindaco fascista Alè-magno (non
è un errore…) dove dilaga di tutto e di più il malaffare italico. Prima di
pensare ad Olimpiadi ed altre assurde amenità questo Paese si deve dotare degli
anticorpi necessari affinché tutto lo schifo non si ripeta ancora. Cioè leggi
veramente severe sulla corruzione e concussione, sul falso in bilancio,
rendiconto pubblico delle società e cooperative, rifare la legge sugli appalti
e subappalti, un bel colpo di ramazza a gran parte (per fortuna non tutta!)
della classe politica e dirigenziale, meno burocrazia attraverso i cui meandri
i furbetti la fanno da padrone, certezza della pena anche per i politici, i comis
di stato e gli sporchi affaristi. Una mentalità europea e non bizantina.
Succederà mai? Di sicuro prima o poi sì ma non certo in tempi recenti. Ma ci
pensate, nella situazione attuale, se in aggiunta si moltiplicano anche le sedi
olimpiche (come si vuole, oltre Roma, anche Milano, Firenze, Napoli, Palermo e
Cagliari) col risultato che il povero Cantone
(o chi per lui) si dovrà dividere per 6 o più cercando di tamponare le falle da
una nave che fa acqua da tutte le parti, armato com’è solo di tappi di sughero.
Senza poi considerare il fatto che sarà un vero affare per l’Italia o uno
sperpero di denaro pubblico? Chiedetelo alla Grecia che ne paga ancora le
conseguenze oppure al Brasile ed alla montagna di denaro buttato per il “suo”
deludentissimo Mondiale (anche lì critiche su critiche) e quello che ancora
butterà per le prossime Olimpiadi. Quante scuole, ospedali, case ed
infrastrutture avrebbe potuto fare in alternativa? Smettiamola con questo
ipocrita, falso ed anacronistico patriottismo ottocentesco!