martedì 16 dicembre 2014

Olimpiadi in Italia? No grazie...!

Ma dopo tutto quello che è successo in questi anni (o meglio decadi) continuiamo a volere le opere faraoniche? Vado a braccio e con la cattiva memoria che ho: Mondiali Italia ’90 (a parte il deludente terzo posto finale): stadi che subito divennero obsoleti e spesso fatiscenti cattedrali nel deserto, opere incompiute, stazioni senza binari, lievitazione esponenziale dei preventivi, solito mangia-mangia. Mose di Venezia: corruzione, opera con molti dubbi, intrallazzi vari, politici corrotti, lievitazioni dei prezzi e il solito mangia-mangia. Linea ferroviaria alta velocità Torino-Lione: preventivi lievitati assurdamente, fortissimi dubbi sulla sua utilità, grandissimi problemi ambientali e il solito mangia-mangia. Mondiali di Nuoto a Roma: opere mai finite, montagne di soldi buttate nel cesso, cattedrali nel deserto, corruzione, prezzi alle stelle e il solito mangia-mangia. G 8 alla Maddalena (poi non fatto) e dalle gigantesche intenzioni: solito giro di mazzette, politici corrotti, affaristi di basso livello e il solito mangia-mangia. Terremoto dell’Aquila: bustarelle a gogò, gentaglia un metro di pelo sullo stomaco, corruzione e dopo un mare di soldi spesi il centro storico è ancora deserto e molte famiglie vivono in posti assurdi. Expo Universale di Milano: corruzione, preventivi moltiplicati per 100, opere brutte ed assurde, denaro pubblico sciupato e indovinate… il solito mangia-mangia. Olimpiadi Invernali di Torino: fotocopia di quanto esposto sopra. E degli argini fatti di cartapesta e le conseguenti alluvioni ne vogliamo parlare? Ultimissimo poi lo scandalo affaristico mafioso della giunta capitolina capeggiata dal suo sindaco fascista Alè-magno (non è un errore…) dove dilaga di tutto e di più il malaffare italico. Prima di pensare ad Olimpiadi ed altre assurde amenità questo Paese si deve dotare degli anticorpi necessari affinché tutto lo schifo non si ripeta ancora. Cioè leggi veramente severe sulla corruzione e concussione, sul falso in bilancio, rendiconto pubblico delle società e cooperative, rifare la legge sugli appalti e subappalti, un bel colpo di ramazza a gran parte (per fortuna non tutta!) della classe politica e dirigenziale, meno burocrazia attraverso i cui meandri i furbetti la fanno da padrone, certezza della pena anche per i politici, i comis di stato e gli sporchi affaristi. Una mentalità europea e non bizantina. Succederà mai? Di sicuro prima o poi sì ma non certo in tempi recenti. Ma ci pensate, nella situazione attuale, se in aggiunta si moltiplicano anche le sedi olimpiche (come si vuole, oltre Roma, anche Milano, Firenze, Napoli, Palermo e Cagliari) col risultato che il povero Cantone (o chi per lui) si dovrà dividere per 6 o più cercando di tamponare le falle da una nave che fa acqua da tutte le parti, armato com’è solo di tappi di sughero. Senza poi considerare il fatto che sarà un vero affare per l’Italia o uno sperpero di denaro pubblico? Chiedetelo alla Grecia che ne paga ancora le conseguenze oppure al Brasile ed alla montagna di denaro buttato per il “suo” deludentissimo Mondiale (anche lì critiche su critiche) e quello che ancora butterà per le prossime Olimpiadi. Quante scuole, ospedali, case ed infrastrutture avrebbe potuto fare in alternativa? Smettiamola con questo ipocrita, falso ed anacronistico patriottismo ottocentesco!

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