lunedì 4 agosto 2008

L'esercito bizantino

Quando vi avevo parlato dell'Impero Romano vi avevo anche detto che quando l'ultimo imperatore d'occidente (Romolo Augustolo) nel V sec fu deposto, in realtà la "tradizione" di Roma non era certo terminata. Infatti ad oriente era ancora in piedi, seppure un po' traballante, l'Impero Romano di Oriente (con capitale Costantinopoli) ed almeno fino a tutto il VII sec la sua lingua uffuciale fu il Latino. Inoltre, quelli che noi chiamiamo Bizantini, non si sono mai chiamati con quel nome ma Romoi, anche quando usarono il Greco come lingua. Quindi sarebbe giusto dire che l'Impero Romano durò fino al 1453, quando Costantinopoli cadde sotto i Turchi. Le legioni imperiali seguirono ovviamente questo cambiamento nei secoli. Infatti quello che noi chiamiamo oggi Esercito Bizantino può considerarsi la continuazione vera e propria del tardo esercito romano (vedere post relativo) almeno fino al VII secolo. Dopo si può considerare come l'epoca dei Themata (dal greco θέματα = ciò che è posto, poi tradotto in "reggimento" poi in armata territoriale). In quest'epoca i soldati, gli stratioti (in greco στρατιώτες = soldati)), divenivano contadini in periodo di pace, per poi tornare alle armi in caso di invasione. Sul finire dell'impero (dal 1200 circa) l'esercito fu costituito solo da mercenari. Il comandante di un "thema" (o reggimento) era lo Strategos; talvolta supportato da un comandante in seconda, l'hypostrategos. L'esercito era suddiviso in divisioni, capeggiate dai merarches, gli attuali generali. Una divisione era suddivisa a sua volta in tre reggimenti, che venivano comandati ciascuno da un moirarches, l'attuale colonnello. Altri ufficiali erano i komes (capitani) e gli ilarches (tenenti), gli hekatontarches (comandanti di plotone, che fino alla metà del VII secolo era denominato centurione). Ultimi fra gli ufficiali erano coloro che comandavano una decina di uomini. Il grado più basso dell'esercito bizantino era il phylax.
Sempre più importanza ebbe nell'Esercito Bizantino la cavalleria, specie quella pesante detta Catafratta (sopra elmo di cavaliere e riproduzione di soldato e cavallo catafratto) con importanti novità rispetto a quella romana antica: una corazza molto più forte, un elmo di epoca medievale, con pennacchi per abbellirlo, e far più timore al nemico e cavallo corazzato, in modo che difficilmente le frecce nemiche potessero ferirlo e quindi lasciare il padrone in balia di sé stesso. Il fante invece era difeso da un'armatura a maglie (più pesante e meno protettiva di quella a segmenti in voga fino al II/III sec nelle legioni romane), uno scudo ovale od oblungo in legno, un elmo in metallo simile a quello usato nel medioevo da tanti soldati (gli alti ufficiali ne avevano uno diverso simile a quello antico romano da parata, a volte con gemme preziose inserite, foto in basso), una lunga spada, picche e lance. C'erano pure i tiratori d'arco sia a piedi che a cavallo. L'esercito d'elitte aveva pure un'uniforme da parata (foto in alto). Nell'ultimo periodo le armature e l'equipaggiamento era del tutto simile a quello degli altri soldati europei o asiatici. (foto in basso)

2 commenti:

LOUKAS ha detto...

siamo sicuri che dall' epoca dei comneni in poi ci fossero solo unità mercenarie ? io non credo..

Il Centurione ha detto...

Beh forse dicendo "solo" ho un po' esagerato, diciamo la maggior parte; così come nel tardo impero d'occidente vi erano per lo più generali e milizie barbare.