sabato 27 ottobre 2012

Ancora a Creta

Dopo un lungo perigrinare per le tortuose strade dell’interno ove però ci si può imbattere in pittoreschi paesini bianchi (vedi foto), in cui, se il tempo lo concede, consiglierei di soffermarsi un po’ per respirare l’autentica aria cretese, lontani come sono anni luce dagli albergoni (orribili!) della costa nord. Qui in una taverna potete gustare la vera cucina locale a base di stufati di pecora, coniglio e agnello, gli immancabili suvlaki (spiedini di carne mista), le ottime verdure, l’originale formaggio Feta, la dolcissima uva moscato, lo yogurt (nostrale) con il loro particolare miele e un passabile vino bianco. Sul mare soggiornate, se potete (io feci solo un fly and drive), nelle molte piccole locande che spesso vi offrono una cena di pesce (orate e polpi alla griglia su tutti e anch l’immancambile suvlaki ittico però!). Qui, anche se non avete tutti i confort degli innaturali villaggi vacanza (tipo l’aria condizionata che però nonostante le temperature alte dato il clima secco spesso non serve), e se siete appassionati di pesca (con la canna, in apnea o semplicemente andando ad un fornitissimo mercato ittico locale) potete chiedere al gestore di cucinarvi le “vostre prede”.
Ma ritorniamo al “nostro percorso”... la prima cittadina che si incontra sul mar Libico è Sfakia che tra le cose interessanti ha un bel castello veneziano affaciantesi sugli scogli della marina. Da lì la strada ridiventa interna e ci porta nella Pianura di Messara e agli scavi archeologici (italiani) di Festos e della vicinissa villa coeva di Agia Triada. Festos è un enorme edificio palazziale simile a Knossos e a lui coevo ma con il fatto che lì non è intervenuta la mano cementificatrice di Evans e così gli scavi sono molto più originali. Da notare che ben più di 1500 anni prima di Cristo i Minoici avevano già un sistema quasi moderno di tubature per portar l’acqua e per far defluire le acque nere.


martedì 23 ottobre 2012

Infornando in v. Marconi




La proposta musicale di oggi ci fa fare una salto nel passato di ben 40 anni! In quel tempo, dalle ceneri del complesso (già si diceva così allora...) beat de I Quelli nasceva un nuovo gruppo che, per anni, avrebbe segnato indelebilmente la musica progressiva italiana: la Premiata Forneria Marconi più tardi abbreviata con l’acronimo di P.F.M.. Essa ebbe anche un discreto successo all’estero. più forse di fama che di lp venduti. Le basi su cui si sarebbe fondata la loro musica furono i primi King Crimson e i Jethro Tull e da lì elaborarono un loro originale suono. All’inizio però, non avendo ancora pronto un album e per “farsi le ossa”, nei concerti, suonavano (direi bene) brani dei suddetti gruppi inglesi. Ascoltando quindi questo PFM L’Inizio Tour Italiano 71-72 non c’è da stupirsi se i 2/3 dell’lp siano covers anglosassoni. Va detto che sia Mussida (chitarre) che Di Cioccio (batteria e percussioni) non sfigurano con il raffronto dei vari Fripp e Giles un po’ più acerbi invece sono gli altri strumentisti specie quando Pagani imbraccia il flauto traverso o i giri di basso di Piazza o i limiti tecnici di Premoli. Va detto poi che le registrazioni, seppure live, non sono male grazie anche al moderno remixaggio digitale.
Voto: + + +

martedì 16 ottobre 2012

Sempre a Creta...








Proseguendo il nostro cammino sull’isola sempre verso Ovest, prima di piegare a Sud si incontra uno dei più famosi monasteri di Creta: Krissoscalitissas di un bianco abbacinante e a picco su un mare blu cobalto; la sua scalinata d’entrata (a Ovest) è cantata in una leggenda isolana. Da lì il percorso piega verso Sud e verso il Mar Libico (di almeno 4° più caldo dell’Egeo)e ci si imbatte (proprio a Sud-ovest) nella nota spiaggia di corallo di Elafonissi il suo colore è dovuto a miliardi di gusci di mollusco che nei secoli si sono arrotondati come granelli di sabbia. Qui il mare è di un azzurro quasi violento e di una trasprenza incredibile. Quando ci andai nel lontano 1998, detta spiaggia e suoi dintorni non erano deturpati da albergoni, villaggi vacanze et simili schifezze, spero che anche oggi si sia preservata così. La cittadina che si incotra proseguendo verso Est è Paleokora, da lì, se uno vuole, può prendere un battello (è l’unica maniera) per visitare, a piedi con una lunga camminata, il noto luogo delle Grotte di Samaria, riserva naturalistica. Per continuare verso Est, volendo rimanre quasi a contatto (ove è possibile) con la costa meridionale, ci si deve inoltrare per strette e tortuose strade interne, spesso frequentate da greggi di pecore o capre. In quel tempo le stavano asfaltando e penso che ora, nonostante gli innumerevoli tornanti, siano agevolmente percorribili.

sabato 13 ottobre 2012

Rilassiamoci...


La mia proposta di ascolto odierna ci fa fare un balzo temporale al 1978, anno in cui uscì (su vinile è ovvio) l’unico album del gruppo italiano degli Hydrus. La loro musica si rifà un po’ alla moda del tempo: la cosmic music uscita sull’onda del relativo (molto relativo...sic!) successo di molti gruppi teutonici di allora (Ahs Ra Temple, ma anche Tangerine Dream e similari) tutti figli, chi più chi meno dei primi Pink Floyd e di certa avanguardia sonora. Qui l’album intitolato Midnight in space (solito vizio anglofilo...) si fa ascoltare con piacere sebbene risulti troppo spesso un po’ scontato e di pochissima originalità.
Voto: + +

Grillo oceanico ed altro...




Penso che tutti abbiamo assistito sui media alla “grande” impresa di Grillo, che con l’aiuto dellle sue uniche forze attraversa a nuoto lo Stretto di Messina. Francamente poteva risparmiarsi simil atto mediatico; qui infatti vorrei ricordargli che non è stato certo il primo a compiere, fra i politici, simili atti di forza virile (e per me fine a se stessa). Vorrei qui rammentargli e ricordare a tutti gli italiani che altri fanfaroni si sono cimentati nell’ars natatoria: Benito Mussolini e Mao Tze Tung e di simil superuomini non se ne rimpiange certo la scomparsa. Quanto a quelli che dicono: "Grillo non è un poltico!"; vorrei che mi spiegassero cosa intendono per politica e per chi la fa e se ne sanno l’etimologia della parola.
A proposito di politici...a gonfiare la sciocca antipolitica è la scoperta continua di scandali e scadaletti sparpagliati per ora nelle Regioni (ma immagino che presto ciò si allarghi alle province e ai comuni) dato che la Guardia di Finanza non può entrare nel Parlamento. Così è facile dire: è tutto uno schifo, sono tutti corrotti ... Ciò è quanto di più qualunquista si possa affermare. Anche semplicemente con il calcolo delle probabilità ci devono essere per forza persone oneste trasversali a tutti gli schieramenti ed a questi nel futuro si dovrà fare affidamento per gestire la “res publica”. Anche perché l’alternativa è l’anarchia. Certo dovranno essere varate regole molto più severe riguardo gli amministratori pubblici, perché, come si dice, “l’occasione fa l’uomo ladro”. E quindi più controlli esterni (veri!) e pene decuplicate per chi viene preso con le grinfie nella marmellata.
Per finire mi auguro che il prossimo governo che uscirà dalle Elezioni di Primavera riveda dalle radici le varie manovre di Monti e soci riequilibrando, pur mantenendo invariata la dimensione di esse, il loro peso  sulle classi meno agiate.

martedì 9 ottobre 2012

Creta



Proseguendo il “nostro” viaggio da Iraklion verso ovest  (mantenendo alla nostra destra il mar Egeo) si incontrano le graziose città di Rethìmnos e di La Xanià,nei suoi vicoli si possono trovare graziosi negozi che vendono una quantità infinita di spugne di mare. Entrambi di origine antica (pre-romane) e fino al XVI sec., come tutta l'isola, possedimento della Serenissima. Infatti l’aspetto del centro storico è prettamente di stampo veneziano salvo alcune più recenti (dal XVIII sec) moschee. L’isola di Creta subì infatti la dominazione ottomana che si sostituì (in modo cruento) a quella di Venezia. La popolazione però era di fede e di stirpe greca e spesso si ribellò al conquistatore turco. Uno degli episodi più noti avvenne nel monastero di Arcadi (qui riprodotto in foto, non lontano da Rethìmnos) dove un pugno di greci seppe resistere alle soverchianti forze nemiche, nell’800, per giorni e giorni; oggi è fra i più visitati (dai turisti) siti dell’isola va aggiunto che è anche fra i più caratteristici. La costa, come si può vedere, è frastagliata e rocciosa ma con numerose calette di sabbia bianca; l’interno è o coltivato ad uliveto con un intricato sistema di tubature in polietilene per l’irrigazione, o lasciato alla pastorizia oppure, specie nell’ ovest, a boschi di latifoglie.

sabato 6 ottobre 2012

Per distrarsi un po'




Come sapete ogni tanto mi piace proporre l’ascolto di qualche CD, così da ravvivare, musicalmente parlando, il mio blog. Una delle mie regole è, salvo rarissime eccezioni, di non postare album recenti o recentissimi, specie a un bitrate elevato. Non credo che sia il caso di questo lavoro di un gruppo italiano: Barrock uscito ben tredici anni fa. Il Cd si intitola La Strega. Musicalmente parlando è come se voi, preso un mixer, mescolate ben bene il suono degli ELP, degli Yes e dei Pink Floyd (di Atom e di The Dark Side) e servite fresco. Il risultato è un suono non molto originale ma nel complesso godibile e sopratutto ben eseguito.
Voto: + + +

giovedì 4 ottobre 2012

Knossos




Su input dell’amico Quaterpass e del suo recente viaggio in quell’isola meravigliosa di Creta (la 5° più grande del Mediteraneo dopo: Sicilia, Sardegna, Corsica e Cipro), barriera naturale che divide l’Egeo dal mar Libico posta com’è lungo un parallelo (infatti da un capo all’altro misura più di 200 Km e larga nel punto max una sessantia). Nel III e II millennio avanti Cristo fu anche sede di una fiorente civiltà che nulla aveva a che invidiare con quella egizia; detta civiltà prese il nome dal mitico re Minosse e pertanto fu chiamata (dagli storici) Minoica. Essa un po’ misteriosamente decadde di colpo a partire dall’ XVII sec a.C.
Questo decadimento molti lo fanno coincidere con l’esplosione del vicino vulcano di Santorini (è verso Nord a qualche centinaio di km) e relativo enorme tsunami che sconvolse le coste occidentali più terremoti vari. Alcuni a questo periodo fanno coincidere pure il mitico “Esodo” ebraico dall’Egitto e relativo passaggio del Mar Rosso. Infatti prima di uno tsunami le acque tendono a ritirarsi di anche alcuni km per poi erompere con forza e probabilmente Mosè si trovava allora nella zona a Nord dell’odierno canale di Suez. La civiltà minoica constava di tante polis (piccoli staterelli) ognuna autonoma. Una delle principali se non la più estesa era quella di Knossos di cui oggi si possono ammirare gli scavi e che dista pochi km a sud del capoluogo dell’isola Iràklion (antica città consacrata ad Ercole = Hèracle). Fu scoperta dall’archeologo dilettante Evans nell’900, me che fece anche molti danni, uno fra tutti di rialzarne una parte in cemento armato (le colonne infatti non erano nè di marmo nè tanto meno di cemento) ma di legno di cipresso. Comunque il palazzo di Knossos, per l’enormità del numero delle sue stanze e per i tanti piani di cui era costituito, poteva allora sembrare al popolo un posto dove sperdersi (in quel tempo anche i ricchi abitavano al massimo in case con un piccolo spiazzo centrale e poche camere intorno). Se poi a questo aggiungiamo che il simbolo del palazzo era un’ascia bipenne (a due lame) detta “labrys” ecco il nome a noi pervenuto di Labirinto. In più, altro simbolo era il toro (nell’ampia arena centrale si tenevano delle tauromachie = combattimenti fra uomini e tori) ed ecco spiegato il mito del Minotauro. Dagli scavi susseguitesi negl’anni non solo lì ma anche in altri siti molti dei reperti sono visibili al bel museo archeologico di Iràklion, altri nel museo di Atene. Le foto qui riprodotte le scattai nell’estate del 1998 con una Canon AE1 e riguardano il megarion (stanza principale) del re, della regina (era infatti una cultura quasi matriarcale) di Knossos, alcuni scorci del sito, di un deposito di pithoi (enormi orci per la conserva alimentare) e degli oggetti di bronzo curiosamenti molto simili (vedi gli ami) a quelli odierni.

martedì 2 ottobre 2012

E' vera democrazia?




Vorrei, con questo mio post, andare un po’ “controcorrente”, forse attirandomi qualche critica addosso. Beh fa niente... Come sapete, da un po’ di tempo, si sente e si legge una frase ripetuta come un mantra, spesso da esponenti e media di sinistra ma anche di destra (vedi Lega Nord):
con il governo Monti la democrazia, qui in Italia, è sospesa.
Secondo me ciò che affermano è sbagliato. Fermo restando la critica a molte decisioni tutt’altro che eque prese da esso, mi sono andato a leggere la nostra Costituzione (in realtà non un tomo immenso ma un libriccino); bene, da nessuna parte sta scritto che un governo tecnico è anticostituzionale, anzi essa sottolinea il fatto che il Presidente del Consiglio vien nominato dal Presidente della Repubblica il quale a sua volta propone a Lui i Ministri e mai sta scritto che essi devono essere eletti dal popolo. Quindi, per assurdo, Napolitano poteva nominare il verduraio sotto casa il quale a sua volta nominava il panettiere, il vinaio e il meccanico dirimpettaio (e non è detto che non sarebbe forse stato meglio così) quindi tutti venivano passati al vaglio della fiducia (a maggioranza) delle due Camere, queste sì elette (purtroppo con il “Porcellum”) dal Popolo, se ottenuta questa poteva governare tranquillamente. A quanto mi risulta le due Camere non sono state ancora sciolte e da nessuna parte della Costituzione sta scritto che non si possano formare nuove maggioranze (anche se oggi un po’ bastarde) diverse dai programmi elettorali sbandierati in clima preelettorale (4 anni fa) dai partiti. Del resto, è bene ricordare, che finchè la Costituzione non verrà modificata, i vari onorevoli e senatori non devono rispondere, col loro mandato, ai capi di partito con cui sono stati eletti ma ai propri elettori. Quanto poi all’etica delle trasmigrazioni di schieramento di detti personaggi è un’altra cosa... Tutto questo non vuol dire che non mi auspico per il futuro un governo di Centro-Sinistra (meglio sarebbe più di Sinistra che di Centro) formato da persone capaci ma elette dal popolo.