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Il Circo Massimo oggi |
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Il Circo Massimo veduta aerea |
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Il Circo Massimo com'era |
Ho saputo l’aberrante notizia che
la strafamosa band rock inglese dei Rolling
Stones ha tenuto ieri sera il suo unico concerto italiano a Roma ed
esattamente nel Circo
Massimo, importantissima
vestigia dei tempi dei Cesari, affittata al gruppo per la misera cifra di 8.000€
(ma non sarebbe stato giusto neppure per un milione, o più!) a cui avrebbero assistito
circa 70.000 e passa persone. Sarebbe l’ora di smetterla di utilizzare i nostri
(o meglio dell’intera Umanità) monumenti per siffatte manifestazioni. Già
abbiamo dato, anni addietro, con Venezia deturpata dagli spettatori per il
concerto dei Pink Floyd (ci vollero più di 3 giorni per ripulire la città e
chissà i danni che i decibel arrecarono alla fragile meraviglia lagunare) e
adesso ci mancava solo che il gruppo rock si esibisse addirittura o al Colosseo
(forse troppo piccolo per la bisogna) o nei Fori Imperiali o magari alle Terme
di Caracalla. Se, putacaso, detto monumento fosse stato dei tedeschi, i
teutonici lo avrebbero tenuto in siffatta maniera e vi avrebbero fatto
accampare orde di fan urlanti? Penso di no. Noi Italiani abbiamo l’obbligo di preservare e se
possibile restaurare i nostri tesori archeologici e d’arte per le
future generazioni e non farne bivacco o scempio o incuria. Possibile che a
Roma non c’era altro posto? E se le Pietre Rotolanti insistevano su di esso
altrimenti niente tappa italiana, pace; credo che se ne potesse fare a meno e
sopravvivere comunque… Già detto sito vide le orde urlanti e becere di quando la Roma vinse lo scudetto (con
Sabrina Ferilli mezza nuda e sculettante) e se non bastasse, pure i tifosi
scalmanati allorché nel 2006 l’Italia del calcio si aggiudicò il Mondiale.
Adesso basta! Ormai il Circo Massimo, causa negligenza sia del Comune che delle
Belle Arti, giace in uno stato di semiabbandono. Altro che gonfiarsi il petto
(da sciocchi) per la
Nazionale e i vari Pirlo, Balotelli o Cassano (oltretutto con
la pessima figura rimediata contro la Costarica e la probabilissima altra brutta contro
l’Uruguay)! Pensate che l’arena dove correvano le bighe (cocchi trainati da due
cavalli, quadrighe se i cavalli erano quattro) risulta essere a otto metri
sotto l’attuale piano (che quando piove si riduce a marrana acquitrinosa).
Scomparsa pure sotto metri di fango quello che resta della spina centrale più,
immagino, altre strutture. Non sarebbe meglio reperire i fondi necessari e dare
una sistemata al sito archeologico, magari implementandolo con piante
ornamentali (penso a alti cipressi dove erano gli obelischi, per esempio) così
da far capire anche al turista più profano di cosa si trattava e ridare dignità
al posto?
Il
Circo Massimo, opera di forma rettangolare, nell’antichità poteva contenere nei
suoi spalti quasi 150.000 persone (più l’imperatore che facilmente e con un
passaggio e poi una tribuna a lui riservata, scendeva lì dalla vicinissima e
sovrastante reggia sul colle Palatino). In età repubblicana era fatto di
mattoni e sovrastrutture in legno poi, sotto l’impero, fu ampliato e rivestito
di marmo (dopo che subì l’incendio in epoca neroniana, anzi dai suoi pressi
esso partì) ed opere d’arte e obelischi portati dall’Egitto. In esso non si
svolgevano solo le corse dei carri ma anche battaglie fra gladiatori e
allagandolo parzialmente le naumachie (scontri navali gladiatori). Era il più grande
di tutto l’impero e sopravisse ancora per qualche secolo dopo la caduta di
Roma; poi lentamente scese in disuso e come molti monumenti divenne una cava di
materiale per l’Urbe medioevale. Fino ad oltre la metà del secolo scorso era lo
stadio (o circo, se preferite) con la possibilità di ospitare più spettatori
del mondo. Una curiosità: il noto romanzo e poi colossal cinematografico
hollywoodiano Ben Hur era ambientato lì. Speriamo che il nuovo governo ponga
rimedio presto a questo ennesimo “disastro”.