venerdì 16 gennaio 2015

Le solite frasi fatte

Durante le ultime festività natalizie, essendo stato ospite, non ho potuto esimermi dal vedere quello che passava nello scatolone sparacazzate (la tv). In particolare, ed era un po’ che non lo facevo, ho osservato (forse perché erano mesi che non li sentivo); meglio, ho ascoltato, quello che i politici di ogni schieramento (ma anche i giornalisti-e) andavano cianciando. Ho subito notato che tutti (o quasi) adoperano le stesse parole evidentemente non conoscendone altre o uniformandosi e appiattendosi su termini strausati. Mi fa quindi dire che ho scoperto una politica del dopodichè e del è del tutto evidente che. Fateci caso, sembrano tanti pappagalli… Non dico che è sbagliato dire dopodichè ma si può anche variare per esempio con (la butto là): fermo restando ciò, assodato questo, e inoltre, detto questo, oltre a ciò, per di più. Quanto alla locuzione è del tutto evidente che si può impiegare anche: è chiaro, è lapalissiano, è lampante, è palese, è indubitabile, è manifesto…che. Il fatto che moltissimi usino lo stesso “gergo” mi (e forse ci) fa dubitare della loro indipendenza intellettuale (sancita e obbligatoria per la Costituzione) e del loro banale modus pensandi. Amen!



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