lunedì 26 gennaio 2015

Un ottimo vino (rosso) da tutto pasto

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Uva Dolcetto
Mi capita spesso che amici, conoscendo la mia passione (e se permettete anche la conoscenza) del mondo dell’enologia, mi chiedono un consiglio per acquistare un cosiddetto vino da tutto pasto (in questo caso un rosso), cioè un buon vino non troppo raffinato nel gusto e con una gradazione non superiore ai 12-12,5 gradi alcolici. Il primo nome che mi viene in mente è il Dolcetto (altro vitigno solo italiano); esso viene coltivato e prodotto in purezza (cioè vuol dire utilizzando solo le uve omonime) in Piemonte. Se ne conoscono queste tipologie, ognuna leggermente diversa dall’altra sotto l’aspetto organolettico: Dolcetto di Dogliani Docg che è l’unico che ha la docg e che ingloba anche il Dolcetto Delle Langhe Monregalesi. A dire il vero questo per la sua complessità ho difficoltà a metterlo fra quelli da tutto pasto. Esso infatti ha un profumo fruttato e particolare, con una buona intensità, persistenza ed eleganza, colore rosso rubino e sapore intenso e retrogusto mandorlato. Se ne produce anche con un anno di invecchiamento e 13 gradi alcolici, questa varietà è detta Superiore. E’ vino da ragù, da insaccati ed arrosti e ottimo con il fritto misto alla piemontese o con la carne all’albese (quindi cruda).
Dolcetto di Ovada Doc, meno complesso del precedente e da me consigliato come vino da tutto pasto se si amano quelli un po’ “robusti”. Ha un colore rosso rubino tendente al granato (se leggermente invecchiato), odore vinoso e leggermente fruttato, di corpo, con buona persistenza ed intensità. In bocca è pieno ed armonico e con un retrogusto leggermente amarognolo. Anch’esso ha una varietà Superiore (e solo questa si presta ad un moderato invecchiamento). Altro Dolcetto da me consigliato è quello d’Alba Doc, di certo meno “pesante” del precedente ed è quello comunemente usato in Piemonte come vino da pasto (siamo sui 11,5-12 gradi alcolici), ha colore rosso rubino con riflessi violacei, profumo vinoso e gradevole, abbastanza persistente ed intenso e in bocca ha sapore asciutto, leggermente acidulo (che non è un difetto, anzi…) e giusto di corpo. Non si presta ad invecchiamento. Ci sono poi altri Dolcetti (da me invero leggermente meno rammentati): D’Acqui (prodotto nei pressi di Acqui Terme), di Diano D’Alba (nelle Langhe), di Asti e da poco anche quello Pinerolese (prodotto nei pressi di Pinerolo) tutti sono Doc.

4 commenti:

edulms ha detto...

Stupendo posto... da sognare...

Christomannos ha detto...

Il Dolcetto lo conosco abbastanza bene in quanto in qualche mia puntatina ad Alba per la fiera del tartufo mi sono poi dilettato con un buon bicchiere di vino durante il pasto "il dolcetto" appunto d'Alba.
Mi piace e forse ho ancora qualche bottiglia in cantina comprata in quelle occasioni.
ciao
Ms

Il Centurione ha detto...

Mi raccomando caro Chris, non conservarle a lungo in cantina perché, come ho scritto non si presta all'invecchiamento, e rischi dopo pochissimi anni di buttarlo via perché imbevibile.

Christomannos ha detto...

grazie per il consiglio.
ciao
Ms