lunedì 6 gennaio 2014

Siracusa e il suo museo archeologico











 Qualche giorno fa il buon Edulms mi chiese se per caso facessi qualche post sui musei italiani. Beh, la prova è assai improba dato che essi sono migliaia (se non decine di); basti pensare che solo qui nella mia città (La Spezia) ne esistono almeno 5 e forse me ne sono scordato qualcuno, senza parlare poi di posti come Milano, Firenze o Roma. Da dove cominciare? Per una volta tanto dal Sud Italia e precisamente dalla bella città di Siracusa. Insediamento antichissimo risalente alla prima età del bronzo là sull’isola di Ortigia (ora collegata alla Sicilia e al resto della città da ponti, vedi foto aerea ovviamente non scattata da me), grazie anche alla presenza di una fonte di acqua dolce: la Fonte Aretusa (vedi quinta foto) che la leggenda vuole fosse collegata tramite un fiume sotterraneo con il santuario delfico di Delfi in Grecia. Le popolazini che la colonizzarono furono prima i Sicani e poi i Siculi che dettero il nome alla città ed all’intera isola. Nell’VIII sec a.C. vennero i greci provenienti da Corinto e da quel momento divenne una delle principali metropoli dell’Ellade. Fra democrazia e tirannide passarano i secoli. Famoso fu il tiranno Dioniso e il “suo orecchio” (foto n°3, in realtà un’antica cava di pietra oggi nella zona della Latomie, seconda foto). Fu alleata con Sparta contro Atene e ancora oggi si vedono i resti di antichi templi: quello di Apollo (foto n° 7) e quello di Atena inglobato nel Duomo (foto n°4). Nel suo coevo teatro Eschilo presentò per la prima volta la sua tragedia: I Persiani. Dopo guerre sia con i Cartaginesi che con le altre popolazioni dell’isola nel 212 a.C, durante la II Guerra Punica, fu presa dai Romani e qui risale l’episodio dell’uccisione in Castel Eurialo (antichisima fortificazione sopra la città con gallerie per il passaggio delle truppe, foto n°6) del suo più illustre cittadino: Archimede (fra i maggiori scenziati di tutti i tempi). Qualche dopo e da lì che partì Scipione L’Africano per sconfiggere Annibale a Zama.
Con Roma cominciò la sua decadenza anche se ci lasciò uno dei più grandi anfiteatri d’Italia (foto n° 3). Qui fu la prima comunità cristiana d’Europa e visitata da S. Paolo. Nel V sec d.C fu invasa dai Vandali e poi dagli Ostrogoti ma nel VI sec d.C. ritornò sotto l’impero romano anche se esso adesso si chiamava bizantino. Addirittura nel VII sec d.C. un imperatore volle trasferire la sua corte da Costantinopoli a Siracusa e così per un breve periodo divenne la capitale dell’Impero Bizantino. Dopo anni si dichiarò indipendente da Bisanzio e per difendersi da essa chiese l’aiuto degli Arabi che così, come sempre succede, la invasero e ne fecero un loro dominio. Gli Arabi, immemori di storia, nel XI sec chiesero l’aiuto dei Normanni per delle guerre interne alla Sicilia e così ne divenne una loro città. Fu anche dominio di Genova per 15 anni e poi dopo un certo periodo fu Aragonese (cioè spagnola)  e quindi Angioina (Francese) seguendo poi il destino della Sicilia.
Con tanta siffatta storia alle sue spalle non ci si può esimere dal visitare il suo Museo Archeologico (da me caldamente consigliato!) che come è logico aspettarsi ha fantastici reperti ed è in assoluto fra i più completi riguardanti il periodo siculo della Magna Grecia.
Maggiori informazioni su di esso li potete trovare qui 
Per chi è interessato esiste anche un Museo del Papiro pianta coltivata e lavorata anche qui (non solo in Egitto).

2 commenti:

Christomannos ha detto...

La Sicilia deve essere bellissima ma ahimè non ci sono mai stato. Chissà prima o poi ci andrò.
Ciao e complimenti per le foto.
Ms

edulms ha detto...

Da sognare, grazie mille ;-)
Ciao!