domenica 16 novembre 2014

Tappi

Tradizionale tappo in sughero
Tappo a "funghetto" da spumante

Nei precedenti post riguardanti i vini vi parlai anche di come degustarli a modo e quali bicchieri usare per la bisogna. Oggi è la volta di disquisire sui tappi che chiudono le bottiglie (contenenti questo nettare). Tralasciamo di dire di quei vini contenuti nel tetrapak (non perché in esso non si conservi bene, anzi e che è solo molto meno elegante del vetro). Va premesso che per certi vini (i rossi da invecchiamento ma anche alcuni spumanti tipo i nostri Franciacorta, Oltrepo Pavese o quei brut trentini, per esempio) un piccolo passaggio di aria fra il tappo e il liquido è necessario per la loro maturazione mentre per tutti gli  altri (soprattutto i bianchi) meno ossigeno prendono e meglio sarebbe. Detto questo, i migliori tappi per i bianchi (o rossi giovani o novelli) sarebbero quelli a corona (tipo quelli della birra) seguiti da quelli a vite (con relativa capsula di plastica-metallo) ma ritorniamo allo stesso discorso di poco sopra: sono brutti a vedersi e di solito connotano un vino da poco prezzo e qualità. Così da un certo tempo, in questi casi, il sughero classico è stato soppiantato dai tappi di plastica (che assomigliano nell’aspetto a quelli tradizionali) oltretutto più economici. Essi mantengono una certa eleganza, chiudono bene la bottiglia e non presentano mai quella brutta malattia del sughero (ovvio!) che da il sapore di tappo (orribile!) al vino. Nonostante questo (si tratta di un batterio che colpisce anche il miglior sughero) e per le ragioni sopra esposte per i vini rossi importanti (penso a un Brunello, a un Barolo a un Amarone et similia) l’uso del tappo in sughero è indispensabile per una ottima maturazione in bottiglia del vino. Lo stesso dicasi di quelli a funghetto per gli spumanti e per i vini frizzanti di qualità. Un consiglio, quando con quest’ultimi, togliete la gabbietta (che tiene in sicurezza il tappo dalla pressione) non dirigete mai la bottiglia verso un vostro ospite (è maleducazione) ed avvolgete il tappo con un tovagliolo, fatto questo, delicatamente cercate di toglierlo possibilmente senza fare sentire il botto. Ciò oltre ad essere poco elegante fa fuoriuscire molta anidride carbonica (tutta insieme) dalla bottiglia alterando così il gusto dello spumante (le bollicine o perlage sono date appunto da essa). Se proprio volete fare bum! Usate uno spumante economico e poi apritene e bevetene come si deve uno buono! Infine, prima di servire un vino con tappo in sughero, annusate quest’ultimo e se sentite uno strano e cattivo odore eliminate la bottiglia dalla tavola (purtroppo un  3% di questo difetto è da mettere in conto). Prosit!

3 commenti:

edulms ha detto...

Cin cin

Christomannos ha detto...

tu non ci crederai ma purtroppo io non sento odori tanto che quelle rare volte che un amico mi ha detto: questo vino sa di tappo gli rispondevo che aveva ragione solo per educazione.
un saluto
Ms

Il Centurione ha detto...

Forse per caso fumi? Comunque sia ci si deve riabituare ad usare il naso. Inizia così: ogni volta che ti avvicini a un fiore o ad un alimento o a un profumo ispira a fondo e cerca di rifarti una memoria olfattiva (che tutti abbiamo). Vedrai che in breve tempo ti si aprirà un mondo nuovo. Ciao.