domenica 8 novembre 2015

Ma ancora?


Penso che chi mi segue su questo blog ormai lo sa che io non possiedo né televisore né antenne sul tetto e quindi mi astengo con gioia nel guardare la tv. Però possiedo ancora sia la vista che l’udito e così mi capita quando sono là al “mio” bar o in casa di amici (e amiche) di porgere attenzione a quel diabolico strumento. Specie, devo ammetterlo, se trasmettano i telegiornali. Ho notato ultimamente lì un profluvio di inutili parole anglofone. Se la memoria non mi inganna, specie nell’ambito della politica, ogni volta che si è usato un termine in inglese è stato per metterlo in quel posto a noi italiani (questo fin dalla comparsa della parola ticket invece di tariffa negl’anni ‘70). E così vai con il liscio… e l’idiozia (aggiungo io). Dette parole poi vengono pronunciate da cani latranti (ho udito summit detto sic.. proprio così, non era meglio usare incontro al vertice?). Non contenti di un solo termine ecco che ne sono comparsi altri compositi come hot spot (punto d’interesse strategico) non sapendo forse che una traduzione di spot può essere anche foruncolo (sic!), come stepchild adoption (che brutta parola possibile che non ce ne sia un'altra? Tipo adozione del figlioletto non sarebbe meglio?) oppure question time (non è forse meglio dire: il momento delle domande?). Poi sono comparse anche ben 3 parole forestiere come step by step (vado forse più veloce così che dire gradualmente o un passo alla volta?). Ma il massimo penso sia stato quando vidi un cartello con su questa intestazione: Il Timing. Ma si può? Perché non scrivere La Tempistica oppure The Timing. Probabilmente questi figuri pensano che le parole che finiscono per ing o tion o ty siano più fiche (se fossi come loro direi cool) di quelle italiche… mah? Sorvolo sull’italianizzazione (brutta) del verbo badgiare (talvolta beggiare) e l’uso della parola badge al posto di tesserino (magnetico). Il peggio del peggio poi è dire il mio impegno (lavoro ecc.) è acca 24 (o ore simili). A parte l’iperbole inutile (mi chiedo se il tizio/a non mangia, non caca né dorme mai) penso che sia estremamente più corretto dire il mio impegno è 24 ore su 24, casomai. Acca deriva dall’inglese hour che a sua volte deriva dal latino hora-ae (ora, sostantivo); passi per l’uso di abbreviarlo in h. quando si scrive (tipo sono le h. 15 oppure in 60 km/h) ma dire acca per significare tutto il giorno oltre che grammaticalmente errato è una cretinata colossale. Eppure giornalisti/e e politici e via discorrendo lo usano ignorantemente e spesso. Un’ultima cosa. Ero abituato che chi andava in televisione a dare notizie parlasse un corretto italiano il meno possibile pieno di inflessioni dialettali. Invece non è più così. Me ne sono accorto, per esempio, per lo spropositato uso delle doppie (tipico del dialetto romano e napoletano) sul tipo di: regggioni invece che regione, agggenzia invece che agenzia, libbbro invece che libro e via discorrendo. Possibile che non possano fare un corso di dizione visto che sono pagati/e fior di quattrini per sparare le “solite” cazzate e farsi belli/e in tv? Largo ai raccomandati… more solito… E io non pago!

2 commenti:

Christomannos ha detto...

in questi giorni sono un po' distrutto mi sono beccato una bella influenza e quindi la voglia di accendere pc è quasi zero.
Stasera però non sapendo cosa fare ho voluto dare un'occhiata ai blog.
Effettivamente in Italia si sta facendo sempre più uso di terminologie anglosassoni. Se tu pensi che io lavoro in un ufficio di Controllo e Gestione costi e di questi vocaboli ne sento tutti i giorni: da time sheet a start up a feed back a income statement ecc....
mah non si capisce più nulla.
un saluto
Ms

Il Centurione ha detto...

Caro Chris. Io non ho nulla contro l'inglese, anzi credo di parlarlo e capirlo meglio della maggior parte degli italiani. Non ho certo nostalgie in orbace né idioti nazionalismi. Dico solo che siamo in Italia e quindi parliamo come mangiamo (tra l'altro la nostra lingua è assai "musicale", piena di storia e ha dato grandi scrittori e poeti). Se però vogliamo adottare l'inglese facciamolo pure e a me può stare anche bene. Quello che non mi piace è questo bastardismo linguistico idiota e saccente che contrasto sempre come e dove posso anche a costo di farmi dei nemici.
Un abbraccio e spero che tu ti rimetta presto!