lunedì 27 agosto 2012

Finita l'estate si rizappa




Cari lettori, ciao! Ci siamo lasciati una ventna di giorni fa con Zappa ed ecco che giustamente riprendo i post proponendovi l’ascolto di Hammersmith Odeon 2010, penultimo live “ufficiale” del genio italo-americano, uscito postumo nel 2010.  Esso è un triplo album qui riprodotto a 320kbps e con una “taglia” di 293MB. Fra tutti i dichi dal vivo dell’artista questo è senz’altro fra i migliori come qualità di registrazione. Personalmente sono contrario ai live, specie quelli italiani degli anni ’70 per la cattiva qualità audio; di certo e via via negli anni il livello delle registrazioni è migliorato sempre più sensibilmente, tanto che oggi, in pratica, non c’è differenza fra uno in studio e uno dal vivo. Va poi ricordato che grandi classici prog e jazz degli anni ’70 sono stati (con successo) rimasterizzati facendo noi, divoratori di buona musica, come bimbi contenti.


sabato 4 agosto 2012

Ferie, Berlusca & Zappa


 

Un po’ di Ferie penso tocchino anche a me... quindi cari lettori il blog non sarà aggiornato per circa 15 giorni... insomma ci rivediamo verso il 19/20 di Agosto.
E’ notizia recente che Berlusconi e i suoi accoliti pensano di riprendere il mare così come fece una decina d’anni fa con “la nave azzurra” o della libertà; bene, spero che al comando di essa ci sia o Schettino o un suo parente... A fianco il Berlusca del 2000 mentre stava per imbarcarsi.
Così da non lasciarvi del tutto a mani vuote vi posto l’ultimo album in studio della discografia ufficiale di Frank Zappa dato alle stampe postumo in tempi recenti (2011) e intitolato: Feeding at the monkies at Ma Maison  Vi dico subito che è fra i più strani e sperimentali che l’italo-americano abbia mai inciso, di certo non rock ma molto avanguardia. Da sentire e risentire con cura.



venerdì 3 agosto 2012

Olimpiando



So che con questo mio post mi posso tirare dietro le critiche di quasi tutti, specie i miei lettori (se ce ne sono di destra), ma fa lo stesso, io continuo per la mia strada...
Infatti in questo periodo di Olimpiadi quello che nonmi va proprio giù sono la nazionalizzazione di esse. Mi spiego, io vorrei che esse, o meglio gli atleti partecipanti siano del tutto apolidi; quindi niente inni nè sfarfallio di bandiere, niente classifica di medagliere per Nazione e infine, ultimo ma non ultimissimo, nessun politico (locale) che ci “attacchi su il cappello”. Del resto e come già scrissi, non è con il vigore de suoi atleti che si misura l’ipotetico e futile valore di una Nazione. Ma cosa vuol dire che se, per ipotesi, la Francia ha più medaglie dell’Italia, che essa è migliore? Che la sua razza (estendendo il pensiero) è meglio di quella italica? Esaltare il valore di una Nazione  facilmente si può scivolare nel “nazionalismo” e andare fieri dei propri superuomini (e donne) nel becero razzismo. Ora se ci pensate, quasi cento anni fa nasceva e si evolveva in Europa quella stupida idea del patriottismo nazionalista e razzista che portò come suo massimo esponente agli inizi degli anni ’30 al Nazionalsocialismo. Anche in tempi più recenti ricordate che nei Paesi dell’Est affinchè fosse esaltata “la razza comunsta” gli atleti dell’ex DDR (per esempio) venivano dopati all’inverosimile (anche perché i controlli lasciavano un po’ a desiderare). Vorrei pwertanto con tutto cuore che quel tristissimo periodo fosse del tutto passato e che mai più potesse tornare a galla e se oggi qualcuno mi chiedesse di che nazione sei? Io rispondo sicuro: umana. Con questo non voglio certo abolire i Giochi Olimpici ma riportarli semplicemente al primo termine: “giochi” in cui gareggino sì pure ed ovviamente gli atleti migliori ma senza che nessuna nazione o partito ne possa menar vanto.

venerdì 27 luglio 2012

Olimpiadi al via...



Oggi incominciano le Olimpiadi di Londra e io non capisco perché esse sono dovute costare così tanto in termini di sterline (ma se erano dollari o euro faceva lo stesso) tanto da mettere in difficoltà quel paese. Per veder gareggiare “4” govanetti aitanti in mutande bisogna oggi giorno tirar fuori miliardi? Come facevano allora nell’antichità? E anche sull’idiota gara ad accapparrarsi i Giochi da parte delle Nazioni ci sarebbe molto da ridire (vedi poi le difficoltà della Grecia) e meno male che l’Italia ha rinunciato ad essi. Personalmente mi sarebbe scocciato tantissimo tirar fuori anche una ghella in più di quello che pago di tasse per aver le Olimpiadi qui. Non credo infatti che il valore di una Nazione (posto che si possa parlare di valore) si misuri sulle prestazioni dei suoi atleti o delle sue squadre, ma piuttosto su cosa ha dato al mondo in tema di storia, cultura, scienza, civiltà, e perché no anche di cucina e di buon vivere.

giovedì 26 luglio 2012

Oggi si aiuta Edulms!




Come promesso qualche post fa oggi mi rimbocco le maniche ed aiuto il buon Edulms nel postare sul suo secondo blog (Do Alto Das Vertentes II) buona parte della discografia di Frank Zappa e del suo famigerato gruppo: The Mothers of Invention. Così ecco oggi a voi il doppio album, uscito nel 1969, intitolato: Uncle Meat (versione cd a 320kbps). Diciamo subito che con esso si entra nell’empireo della musica dell’artista, empireo che si protrarrà con pochissime cadute (per altro appena accennate) fino almeno al 1979. L’unica cosa è che in questa versione “extended” e rimasterizzata è stato inserito, e non si capisce il perché, ben 37 minuti e poi circa 4 minuti di parlato (anche con brevi frasi in italiano) relativi al film (uscito poi sul finire degli anni ’80) omonimo. Fra i due inutili e noiosi brani (io nell’mp3 che mi sono rifatto li ho eliminati) non presenti nello stupendo lp in vinile c’è un interessante e scurrile brano in italiano, composto e suonato da Zappa e la sua band ma cantato da Massimo Baccioli (che è presente anche nel film). Il titolo è Tengo na’ minchia tanta (per i miei lettori stranieri si potrebbe tradurre in inglese: I have got a dick so big) ed è sintomatico di come Zappa sia scurrile e volgare nei testi. All’interno del primo cd continua pure l’epopea di Susy Creamcheese, la groupie apparsa già dal primo album Freak Out!, come gli sberleffi su musichette all’apparenza banali ed altri brani di pura avanguardia sonora, incredibile poi la suite di 17 minuti intitolata King Kong. In questo album, forse per la prima volta, si evidenzia il fatto che Zappa, oltre ad essere un eccellente compositore è anche un talentuoso chitarrista fra i meglio del panorama rock-rock-jazz di tutti i tempi.
CD 1 
CD 2 

mercoledì 25 luglio 2012

Per distrarsi un po'


In questi giorni non certo allegri con l’Euro sotto attacco degli speculatori (a questo proposito vorrei sapere chi sono “sti speculatori”, non mi basta il nome generico di Finanza Mondiale) e probabile conseguenza negativa per i soliti noti cittadini italiani può essere utile distrasi un po’ parlando di quanto più futile, personale e leggero credo ci sia nell’universo del chiacchiericcio: le donne.
Personalmente ritengo che le “bellezze” (o presunte tali) che vanno ora per la maggiore (dalle Veline alla Belen) siano, come dire, standarizzate... Tutte simili una all’altra anno per anno, tutte con la stessa faccia (a parte il colore dei capelli) e tutte secche dal posteriore in giù... Fateci caso: coscette magre come stecche di ombrello e che potresti cingere con una sola mano, polpacci allungati e viso da pomella. Non so a voi ma a me piacciono altri tipi, diciamo più in carne, e qui sotto le foto di due bellezze (vere!) sebbene esotiche.
Beyoncè e Jennifer O'Deel
A margine scusate questo mio excursus da ombrellone...

 

venerdì 20 luglio 2012

Zappando qui e là



Il buon Edulms sta continuando nella meritoria opera di postare buona parte della discografia zappiana sul suo secondo blog: Do Alto Das Vertentes II; in tal guisa molti giovani, che forse sono a digiuno di conoscenza riguardo a questo musicista, possono, settimana per settimana, farsene un’idea e noi aver l’occasione di riascoltarlo. Così eccoci arrivati alla quarta opera dell’artista italo americano. Essa insieme con la prossima (Cruising With Ruben & The Jet) è il preludio al miglior momento artistico del “super” Frank. Infatti, a mio parere, gli album che vanno dal 1969 (con Uncle Meat) al 1975 (con One Size Fits All) sono i migliori della sua produzione (a parte forse, Chunga’s Revenge). Prendendo oggi in esame l’album postato: We’reOnly In It For The Money (del 1968 e qui a 360kbps) va detto che è uno degli lp più dissacranti e sbeffeggianti della sua produzione. Infatti già a partire dalla front-cover, prende in giro uno dei miti di quegl’anni: The Beatles con il loro forse miglior album: Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band. Prendetevi un po’ di tempo e guardate la copertina, insieme a Zappa (in minigonna!) si riconosce Jimi Hendrix, le Mothers of Invention, Lindon Jonson (allora presidente degli USA) e altri a me ignoti. La musica è una conseguente di ciò: canzonette all’apparenza di facile ascolto con testi irriverenti se non oltraggiosi supportate da un tappeto sonoro tipico zappiano (polifonia, musica sperimentale, dadaismo sonoro, jazz dedecafonico ecc). Un’altra perla!
Mentre scrivevo queste poche note mi è venuta alla mente la recentissima scomparsa di J. Lord e pensavo... chissà lassù (o laggiù per chi preferisce) che formazione si può imbastire: F. Zappa ed J. Hendrix alla chitarra, J. Lennon al basso, J. Morrison alla voce, K. Moon alla batteria, R. Wright e J. Lord alle tastiere. Che ne dite?