sabato 12 dicembre 2015

Paraculi stranieri

M. Le Pen
D. Trump
Per fortuna (o sfortuna) la genia dei paraculi ha messo radici anche all’estero. La prima che mi viene in mente è la francese Marine Le Pen che va cianciando ai “cugini” d’oltralpe di razza, nazionalismo, stop all’Europa e (quasi) odio per gli islamici, profughi e migranti e che nel nostrano Salvini ha trovato una sponda feconda. Peccato che la bionda agitpop fa finta di non ricordare che alcuni decenni fa, quando la Francia era una potenza coloniale ed aveva sotto il suo domino quasi tutto il Nord Africa, suoi colleghi fascisti blateravano alle masse dicendo che l’Algeria era Francia (ai tempi della battaglia di Algeri). Ora se molti di questi (marocchini e tunisini pure) sono divenuti cittadini francesi che colpa hanno loro o la loro religione? Ricordo che, per esempio, uno dei più celebrati ed osannati fuoriclasse del pallone: Zidane, da lì proveniva… Un altro paraculo è fiorito oltre oceano negli USA. Parlo del miliardario (forse annoiato) Donald Trump erede a quanto pare dei vari KKK e fascisti locali che ha pensato bene di scagliarsi contro l’entrata di musulmani negli States dimenticando, il tapino, che se l’America è divenuta quello che è fu grazie anche ai vari popoli migrati colà e non tutti di fede cristiana. Un consiglio: gli USA non è che sono visti con buon occhio dal Vietnam in poi dal resto del mondo, farsi degl’ulteriori nemici non credo che convenga poi tanto…a meno di dire tanti nemici tanto onore (idiota aggiungo io).

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