venerdì 27 gennaio 2012

Il Vallo di Adriano


Ho avuto modo, qualche giorno fa parlando con l’amico Edulms, di accennare al Vallo di Adriano che grosso modo adesso e fin dal regno dell’omonimo imperatore romano (II sec.d.C) divide la Scozia dalla Britannia (adesso Inghilterra). La tradizione vuole che esso fu edificato per difendere la Britannia romana dalle incursioni di popolazioni celto-scozzesi, chiamate dai romani Picti (poiché si dipingevano il viso e il corpo con svariati colori). In realtà il vallo sembrerebbe essere un muro di confine e poco più. Secondo le ultime ipotesi esso fu eretto per eludere il contrabbando fra la più ricca Britannia e la Pictia (e viceversa) evitando così di pagare i dazi a Roma (ricorda qualcosa?). Del resto se l’Impero avesse avuto interesse a sottomettere la Scozia penso l’avrebbe fatto nel giro di pochi mesi. Ma non c’era nulla che spingesse i Romani a farlo, né miniere, né terre fertili da dare ai propri legionari come compenso. Certo avrà avuto anche una certa mansione di dfesa da scorribande di ladruncoli ma sembrerebbe che esso non avesse camminamenti (tipo la Grande Muraglia Cinese) se non alcune torri di avvistamento poste ad intervalli regolari e a maggiori distanze dei Castra. Esso era controllato non da una legione (una, per esempio era stanziata nell’attuale città di York, pronta ad intervenire in caso di crisi) ma da truppe ausiliarie dette vexilationes (soldati pro tempore diremmo oggi, o guardia civile) che prestavano servizio non continuativo. Vi erano poi anche le auxilia, corpo dell'esercito romano reclutato fra le popolazioni sottomesse di peregrini, ovvero non ancora in possesso della cittadinanza romana. Ovviamente gli ufficiali erano di cittadinanza romana. Vorrei anche qui far notare il fatto che ancora oggi si da del “peregrino” ad un un po’ grezzo cioè... a un barbaro. Se poi il caso, come nel finire del II sec d.C., voleva che ci fossero delle forti incursioni anche causate dai pochi militi addetti alla sorveglianza esso, riaggiustato, serviva alla bisogna. Fu così che accadde sotto Settimio Severo che ristabilì il numero di soldati a circa 8.000 posti lungo le torri e i forti e fece una dura repressione sui popoli picti confinanti; rialzò e rinforzò il Vallo tanto che, nonostante lo spoglio di pietre durato fino al 1900, in gran parte, specie nella sezione centrale, lo si può ancora scorgere. Esso, fino agli inizi del V sec, fu il “Limes” (confine)  più a nord dell’Impero Romano.


2 commenti:

Christomannos ha detto...

Ho visto un film che parlava del Vallo di Adriano e dei Pitti (così li chiamavano nel film) il titolo era Centurion. Inoltre amo tantissimo la Scozia ma non ho mai visto il Vallo di Adriano.
ciao
Ms

Il Centurione ha detto...

In un mio post passato ho accennato al film elogiandolo per la bontà e fedeltà dei costumi (se si parla del II sec. d.C.); ho solo poi detto che l'avvenimento era accaduto circa 150 anni prima e in Germania (e di conseguenza i costumi dovevano essere diversi). Comunque e tralasciando la storia fare "un costa a costa", magari in bici (nella stagione calda) è cosa molto piacevole. Ciao