giovedì 19 gennaio 2012

Sì, più va avanti la vicenda della nave Costa Concordia più sembra che nel mio post di qualche giorno fa ho centrato il bersaglio: ovvero il pesce puzza dalla testa. Nonostante questo mi sto incazzando sempre più sulle scuse che il Capitano Schettino va cianciando grazie ai suoi legali e al paese natio schierato con lui. Far incagliare una nave quando il mare è calmo e con gli strumenti di navigazione odierni è già una colpa gravissima (e il comandante ne è il massimo responsabile, senza se e senza ma); in più abbandonarla prima che l'ultimo uomo ne sia disceso è un evidente gesto di vigliaccheria. Lo dico perché ho avuto un nonno (mai conosciuto) capitano di macchina, che per salvare 8 uomini mentre la nave affondava nel mar Baltico, si buttò fra le onde e li salvò tutti rimettendoci però la vita e guadagnando una medaglia d'oro al valor civile che ritirò, qualche anno dopo, mia madre. Quindi lo Schettino non può non farmi che schifo tanto più che col suo comportamento disonorevole (anche se avesse avuto ordini dall'alto, leggi la Compagnia di Navigazione) getta fango sui tanti bravi e coraggiosi marinai italiani. Fossi in lui starei zitto aspettando la giusta condanna ricordando che la merda più la rigiri e più puzza.

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