venerdì 16 novembre 2012

Ho molti dubbi...




Ci deve essere qualcosa nel sangue di noi latini (per noi intendo: Italiani, Francesi, Spagnoli e Portoghesi e relative ex colonie) che ci fa sperare, nei momenti di difficoltà, l’arrivo di un “demiurgo”, di un “salvatore della patria”, di un “ghe pensi mì”. Fin dai tempi di Coriolano, quando Roma era in ambasce, veniva eletto un Dittatore a capo dello Stato, il quale, finito il pericolo, riemetteva il suo mandato. Ciò avvenne, più o meno, fino a Caio Giulio Cesare che però pensò bene di tenerselo finchè non fu eliminato alle idi di Marzo. Da lì in poi ecco un fiorire di emuli fino ai recenti Mussolini, Franco, De Gaulle (per certi versi lo era...) più vari Generalissimi, Colonellissimi ecc ecc dalla punta della Terra del Fuoco al confine degli USA. E’ vero la Germania ha avuto il suo Hitler, ma, come si dice, una rondine, non fa primavera. Certo adesso il potere è diverso; oggi la dittatura può essere mediatica: vedi Berlusconi e il suo partito di plastica o subdola vedi Grillo. Sì certo proprio lui. Più ne sento parlare  e meno mi piace. Non mi va giù il fatto che sia l’unico padrone del marchio 5 Stelle, che sia l’unico a dettare i diktat ai suoi sottoposti e men che meno quella sua aria di “so tutto io e mo ve lo spiego”, odio la sua visone antifemmista ed il suo egocentrismo. Ammetto che mi piaceva (e qualche volta ero pure andato a vederlo) nei sui spettacoli live e nelle sue frecciate verso la società corrotta, ma da qui a farne il mio futro leader ce ne corre. Qualche volta mi sono imbattuto nei suoi discepoli più fanatici (i così detti “grillini”) ed ogni volta la sensazione è stata sempre sgradevole. Tipi con una certa luce esaltata negli occhi ed un’aria di supponenza se non di alterigia poco rassicurante. Spero che il suo bluff sia scoperto presto se no credo che cadremo dalla padella alla brace.


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