Sia possibile che, avvicinadosi le Elezioni Europee, molti miei concittadini continuano a bersi le fandonie dei vari tromboni (vecchi e nuovi ) che straparlano di tutto e di più. Il primo assurdo è quel Gabibbo genovese e il suo socio (qui prendo in prestito il nome da Crozza) Mago Belino che usando un linguaggio a dir poco scurrile insultano tutti (ed anche il nostro buonsenso). Predicano assurdità (vedi il sussidio di cittadinanza (800€), che subito parrebbe cosa buona, ma che poi, se uno è dotato di comprendonio, si chiede: ma con quali soldi? Tanto più che il governo attuale con difficoltà riuscirà a dare 80€ a 10 milioni di cittadini). A me non piacciono i capi assoluti di partito (o movimento), credo che in materia abbiamo già dato (leggi Mussolini), nè i fanataci possessori della verità assoluta. Pensate quale catastrofe sarebbe se l'Italia fosse governata da simili figuri e poi avete fatto caso alla faccia degli onorevoli pentastellati? Occhi spiritati, viso da so tutto io e voi siete merde e fanatismo da tutti i pori... Alla larga! Poi c'è il "solito" pregiudicato di Arcore che mai evita di dire cretinaggini e di farci fare brutte figure all'estero. Costui e i suoi accoliti italoforzuti cercano (spero invano) di rifarsi una verginità politica. Ma negli ultimi 20 anni dove erano? Poi c'è il mullah della sLega che non avendo argomenti seri si aggrappa all'idiota idea del no Euro e volge il testone verso i fascisti doltr'Alpe. Certo anche Renzi è un po' il "ghe penso tutto mi" ma per fortuna ha dietro un partito che mai si sognerebbe di espellere se uno la pensa diversamente dal suo "Duce" e che ha nel suo interno contromisure che ne limitano il potere (al contrario degli altri). Non sarà la panacea di tutti i mali ed io a suo tempo non lo votai, ma vivaddio un orbo in un consesso di ciechi è un re.
mercoledì 30 aprile 2014
martedì 29 aprile 2014
Ve li ricordate?
Questo
buon album dei Kaptain Kopter & The (Fabulous)
Twirly Birds fu
registrato dal vivo negli studi di una radio californiana, infatti si intitola Record Live on KPFK Radio, Los Angeles 1972. Qui il bravo Randy California insieme a Ed Cassidy e
Larry “Fuzzy” Knight da vita ad un eccellente rock blues tipico del Nord
America. Va subito detto che la registrazione, secondo i parametri dell’epoca,
sarebbe ottima ma purtroppo paragonata ai tempi odierni risulta appena discreta
e questo ne inficia la qualità audio (non certo quella musicale che rimane
sublime!). Un disco comunque da sentire e risentire per la carica emotiva che
regala.
Voto:
+ + +
lunedì 28 aprile 2014
Sui centesimi
Non
so se ne avete avuto notizia ma da un certo tempo si va cianciando (da alcuni
soloni, invero) che sarebbe l’ora di abolire le monetine da 1 - 2 - 5 centesimi
di Euro adducendo il fatto che esse valgono di più (come metallo) di quello che
nominalmente valgono e pertanto lo Stato ci perde nello stamparle milioni di
soldi. Questo certamente è vero, ma ai supposti tecnici di poco sopra non è
venuto in mente che così facendo scatterebbe la perversa inflazione (fra
le più inique tasse occulte della povera gente); infatti, per esempio, ciò che
oggi costa 1€ e 96 centesimi un domani andrebbe a 1€ e 90cent? Manco pa’ capa, esso
sarebbe di certo arrontondato a 2€. Ora mi domando e dico, visto che il metallo
costa di più, non sarebbe meglio usarne al suo posto uno più economico? Non
sono certo un esperto in metallurgia ed affini ma possibile che non ci sia in
giro una lega più economica tale da sostituire questa? Per chiudere vorrei ora
soffermarmi sui “furbi” no Euro e i nostalgici della liretta. Credete, poveri
illusi, che nel caso ricompaiano le vetuste 5, 10, 20 e financo 50 e 100£ (le
ultime, ve lo ricordo, del valore di quasi 5 cent)? Manco pa’ capa... Solita
svalutazione, solito arrotondamento (si è già visto 13 anni fa) a favore dei
commercianti, banche e assicurazioni (e via dicendo...) e solita
inchiappettatura del popolino.
domenica 27 aprile 2014
Circa i Circa:....
Come certamente vi siete
accorti, normalmente preferisco postare artisti e conseguenti album dei
favolosi anni fine ’60 e metà ’70 (almeno per me). Qualche volta mi piace fare
delle eccezioni ed oggi è una di queste; infatti la mia proposta odierna è
l’album dal vivo dei Circa:, gruppo inglese, uscito nel 2013 ed
intitolato: Live From Here There And
Everywhere. La band è abbastanza famosa perché ha ospitato nel tempo, fra le sue
fila, fuoriusciti dagli Yes e dagli Asia e suona un buon neo prog. La musica
che ne scaturisce potrebbe ricordare appunto i sopracitati gruppi ma si
mantiene sul filo di una buona originalità e poi la dimensione dal vivo, grazie
anche ad una ottima registrazione (sono finiti i tempi in cui i live erano
quasi inascoltabili), ne accresce il fascino.
Voto: + + +
sabato 26 aprile 2014
La Provincia di Spezia (parte quinta ed ultima)
Luni |
Luni entrata anfiteatro |
Fosdinovo |
Fosdinovo paese visto dal castello e sullo sfondo l'isola Palmaria |
Sarzana la piazza centrale |
Sarzana, la cattedrale |
Sarzana, la fortezza Firmafede e sullo sfondo Sarzanello |
Sarzanello |
Arcola |
Rieccoci,
dopo le vacanze pasquali (che spero abbiate passato splendidamente), per chiudere
l’argomento sulla Provincia di Spezia ad uso del buon Quaterpass ma anche dei
miei altri lettori (se ce ne sono ancora...). Rimane pertanto da trattare
l’ampia pianura (relativamente alla montuosa Liguria) che va dalla confluenza
del fiume Vara col Magra fino al suo estuario. La città più antica della zona è
la romana Luni (II sec a.C.) di cui rimangano resti visitabili e un interessante
anfiteatro (anticamente rivestito di marmo bianco e con l’ultima fila fatta,
allora, di scalee di legno). Detta città era un trafficato nodo stradale ed un
importantissimo porto ma con dei problemi di insabbiamento. Infatti Luni, posta
su una piccola penisola, confinava a sud col litorale sabbioso del Tirreno (ora
a più di un km) mentre a nord le banchine dei moli si affacciavano su una baia
salmastra e poco profonda a poche centinaia di metri dalla allora foce del
fiume Magra. I Romani in parte riuscirono ad ovviare all’inconveniente ma dopo
il V sec esso si impaludò sempre di più e così i cittadini per sfuggire sia
alla malaria che alle incursioni piratesche, piano piano, abbandonarono la
città e si ritirarono o qualche km più a nord fondando Sarzana (uscita
autostradale omonima, di molto costruita con materiale di recupero dall’antica
città romana, ma su preesistenti insediamenti) o sui monti in paesi che oggi si
chiamano Ortonovo, Castelnuovo Magra, e Fosdinovo. Iniziamo da quest’ultimo ed il suo castello
(visitabile e costruito più a monte dell’antico borgo), in esso soggiornò a
lungo Dante Alighieri e si dice che prese dalla vista che aveva dalla sua
camera di uno scosceso dirupo, l’idea di come dovevano essere fatti i gironi
dell’Inferno. Ritorniamo su Sarzana (secondo centro della provincia) che
assolutamente val la pena di visitare, avendo sia nelle sue chiese che
nell’antico nucleo storico uno dei più bei esempi medioevali-risorgimentali
della Liguria. E’ dotata anche di una grande Fortezza\Castello (detta di
Firmafede, ideata da architetti fiorentini come il Sangallo) incuneata oggi nella
cittadina e di un’altra Sarzanello, coeva, posta sulla collina vicina.
Nella zona si produce forse il miglior Vermentino del mondo: Il Vermentino
Colli di Luni Doc (è un bianco che si sposa magnificamente con i piatti di
pesce). Quasi di fronte a Sarzana. ma dall’altra parte del fiume Magra, arrampicata
sul monte che è alle spalle di S.Terenzo, c’è uno dei più bei borghi storici
della regione: Arcola; essa merita senz’altro di farci una capatina per
immergersi in un’atmosfera ovattata e medioevale. Ovviamente ci sono altri
luoghi che non ho menzionato ma che è bello scoprire senza fretta. Da
assaggiare nella zona, in qualche ristorantino o in un agriturismo, il tipico coniglio
ripieno. ...Ciao Christomannos... ;-)
giovedì 17 aprile 2014
Buona Pasqua! Happy Easter!
I miei migliori auguri di Buona Pasqua a tutti i miei lettori. Ci rivedremo fra una decina di giorni, ciao!
Best wishes for a Happy Easter to all readers of mine. We will meet again in ten days, bye!
Non è malaccio
Ad
essere sinceri dopo il famoso ed interessante Tubular Bells (innovativo per
certi versi e per me un capolavoro) il noto autore Mike
Oldfield non è che abbia sfornato altri dischi all’altezza
di quello. Certo alcuni di essi degli anni ’70 erano molto interessanti ma via
via è caduto nella ripetività a volte anche banale. Questo Man On The Rocks uscito
quest’anno non fa eccezione, snodandosi in un buon soft prog e rock elettronico
di classe ma senza troppe pretese. Album che nell’insieme si fa ascoltare e
personalmente l’ho messo come musica di accompagnamento nell’auto. Insomma un
lavoro buono ma senza volontà avanguardistiche.
Voto:
+ + +
Ancora.... Buona Pasqua!
mercoledì 16 aprile 2014
La Provincia di Spezia (parte quarta e continua...)
Levanto |
Levanto il Castello |
Levanto la Parrocchiale |
Bonassola |
Deiva la spiaggia |
Deiva il centro storico |
Varese Ligure |
Brugnato |
Brugnato la piazza |
martedì 15 aprile 2014
Da sentire...
Mi è
arrivato per le mani questo doppio album live della band americana degli Steve Miller Blues Band registrato
appunto dal vivo nel lontanissimo 1967. Esso si intitola: The Matrix-San Francisco 1967-01-27. era il periodo in cui nella Bay Area vi era in atto un
fermento musicale e di idee senza precedenti se si esclude il momento coevo di
Londra. Va subito detto che la registrazione, pur essendo ottima per il
periodo, secondo i nostri canoni attuali risulta appena discreta; comunque sia i
dischi si fanno ascoltare con piacere e viene da pensare cosa sarebbe stato se
allora avessero avuto le tecniche audio odierne. Il suono si snoda fra le note
di un rock-blues di alta qualità e classe.
Voto: +
+ + + (ho dato un voto in più per la qualità
della musica piuttosto che per quella audio)
lunedì 14 aprile 2014
La Provincia di Spezia (parte terza e continua...)
Riomaggiore |
Manarola e Via dell'Amore |
Corniglia (vista dal mare) |
Vernazza e sullo sfondo Monterosso e Punta Mesco |
Monterosso 1 |
Monterosso 2 |
Come promesso oggi “siamo”
nelle 5 Terre patrimonio dell’Umanità tutelato dall’UNESCO (insieme a
Portovenere e le 3 isole). A partire da sud e andando verso nord troviamo la
prima: Riomaggiore che come quasi tutte le altre, essendo state abitate almeno
a partire dall’epoca romana (ma anche prima da liguri pescatori), deve il suo
nome ad una storpiatura dal tardo latino: Rivus Major (fiumicciattolo
maggiore). Dopo di questa si incontra Manarola
(dal latino Magna Rota) in quanto
probabilmente esisteva un mulino (ad acqua). La terza è Corniglia
documentato possedimento della famiglia romana dei Cornelii. Si arriva quindi a
quella forse più pittoresca: Vernazza probabilmente dal latino Hibernacula (“accampamenti invernali”), dove
stazionava appunto nel periodo invernale un piccolo contingente militare romano
addetto al controllo delle rotte commerciali che da Portus Veneris portava a
Segesta (Sestri Levante) e quindi passando per Clavis (Chiavari) a Genua
(Genova). L’ultima ma anche la più grande è la più frequentata Monterosso, ma è
anche quella che ha più opere d’arte. Comunque in tutti i paesi delle 5 Terre
le parrocchiali, ”male che vadano”, sono del ‘300 o ‘400 nello stile tipico
ligure a bande sovrapposte chiare e scure e le case colorate sono veramente
antiche, molte coeve. Tutte e
cinque le località sono intervallate dai ripidi terrazzamenti di vigneti (si
produce, a fatica dato il luogo; il 5
Terre Docg) che dalla collina giungono quasi sino al mare; mare che è
principalmente scoglio anche se qui e la ci sono delle piccole calette
raggiungibili, in pratica, solo in barca. Gli unici arenili estesi è quello a
ciottoli di Corniglia e quelli di Monterosso. Per scoprire questa meraviglia si
può optare per il treno da La Spezia (Riomaggiore, la prima fermata, è a meno
di un quarto d’ora da lì), se poi si ha voglia di scarpinare, c’è un comodo
sentiero che tocca tutte le altre località (ma che è a pagamento, mi sembra 5€
e che nel tratto Manarola - Corniglia prende il noto nome di Via Dell’Amore
e che in un giorno si può fare e ne vale la pena), un altro conduce a
Portovenere (gratis); se no c’è la barca (battelli turistici da Spezia,
Portovenere e Lerici); sconsiglio l’uso dell’auto, specie nei periodi più
“caldi”, in quanto i posteggi sono pochi (tranne forse a Monterosso).
Ovviamente in ciascun paese è un pullulare di ristoranti, B & B , rooms e
negozietti acchiappa turisti.
PS: Il buon Quaterpass dice che avrà solo un giorno a disposizione, spero per lui che questo "giorno" possa essere reiterato più volte... magari dopo un certo lasso di tempo, del resto questi luoghi ameni mica scappano ;-)
domenica 13 aprile 2014
Ma che bella sorpresa!
Lasciate da parte alcune
velleità pop (per altro di gran classe) dei
suoi album anni ’80 The Alan Parsons Project ha inciso
quest’anno questo splendido disco intitolato The
Sicilian Defence (che in realtà è una mossa
degli scacchi) in cui all’acustica del pianoforte a volte da solo in altri casi
accompagnato a delle sonorità elettroniche mai banali da sfoggio di tutta la
sua fantasia creativa. Il risultato è un eccellente lavoro che si fa
piacevolmente sentire e risentire e che possiamo ascrivere (seppure con qualche
distinguo) al genere ambient. Qui vorrei ricordarvi che Alan
Parsons è famoso per la sua collaborazione con i The Beatles nell’album Abbey
Road e con i Pink Floyd nell’lp The Dark Side Of The Moon. Nell’opera è aiutato
da Eric Woolfson: projectron, vocoder e tastiere. Da non
perdere!
Voto: +
+ + +
sabato 12 aprile 2014
La Provincia di Spezia (seconda parte e continua...)
Le Grazie |
Portovenere |
Portovenere: chiesa di S. Pietro |
Portovenere dal mare (direzione Palmaria) |
Portovenere, Palmaria e sullo sfondo il Tino |
La "Grotta di Byron" e il Cimitero (sotto il castello) |
venerdì 11 aprile 2014
Due buoni album
Oggi
vi voglio fare un regalo “prepasquale (a proposito... Auguri!) nel postare due
album della band americana dei Quiver nello stesso file. Il primo disco si intitola come il
gruppo ed è stato registrato nel 1971. Il suono che ne emerge è il classico
rock made in USA con qualche reminiscenza di psichedelia e a tratti grazie ad
un’iniezione di country ricorda vagamente i Crazy Horse di Neil Young. Non un
capolavoro ma si fa ascoltare con piacere.
Voto:
+ + +
Il secondo album del file è anche il secondo della band e
si intitola Gone In The Morning ed è stato inciso un anno dopo (quindi nel 1972). Questo
grazie anche ad una registrazione migliore si fa forse preferire (ma di
pochissimo). La musica, lasciate certe vene psichedeliche (a parte il lungo
brano che da il titolo all’lp in cui sembrano i Jefferson), è rivolta più verso
un rock americano ma con qualche comparsa qui e là di un certo country.
Anch’esso non un capolavoro ma piacevole.
Voto:
+ + +
Se vi interessa li potete trovare qui.
giovedì 10 aprile 2014
La Provincia Di Spezia (prima parte)
San Terenzo |
S.Terenzo il castello |
Lerici e sullo sfondo le isole Palmaria e Tino con Portovenere |
Lerici il castello |
Maralunga |
Fiascherino |
Tellaro |
mercoledì 9 aprile 2014
Rammentate?
E sì ricordate
il talentuoso tastierista che fu dei Caravan, quindi dei Matching Mole, dei
primi Hatfield and the North, e collaborò con i Camel e che di nome fa Dave Sinclair? Se è
sì rimarreste forse delusi da quest’album, intitolato The Little Things uscito
nel 2013. Infatti egli, abbandonate ogni sperimentazione, ha inciso un disco
che solo qui e là ricorda il buon vecchio e sano prog. Lo stile è quello di un
cantautore britannico con una base sonora che da sul prog-pop. Si fa comunque
ascoltare anche se il passato è passato. Diciamo una musica rilassante...
Voto:
+ + + (e forse
è anche troppo, diciamo in onore dei tempi andati)
martedì 8 aprile 2014
Discreto folk-rock britannico
Questi
Evensong sono
in realtà un duo di allora baldi giovanotti di Birmigham (Inghilterra) che grazie
anche alle loro esperienze americane (studiarono infatti anche negli States,
comunque nel file c’è la loro storia) hanno saputo mischiare sapientemente, almeno ascoltando il loro disco, il
folk britannico (a cui anche gruppi come i Pink Floyd e sopratutto la I.S.B e la T.E.B. hanno preso a piene mani) e certo
country d’oltre oceano il tutto miscelandolo con una vena cantautoriale
abbastanza originale; il risultato è che quest’ album omonimo, registrato
nel 1973 ma editato più tardi, si fa ascoltare.
Voto:
+ + +
lunedì 7 aprile 2014
A ridateci i manicomi!
Il Tanko |
Ebbene
sì! Riaprite i manicomi! Visti certi fatti non possiamo che giudicarli o da
imbecilli o da pazzi (o forse da tutte e due). Ma come si fa? Quei novelli geni
dei “serenissimi” hanno pensato bene di costruirsi in casa una sorta di
obbrobrio ma che nelle intenzioni doveva essere il loro carro-armato simbolo;
come lo hanno chiamato? Tanko. Anche in questo denotando una scarsissima
cultura. Possibile che si dovesse usare un inglesismo (tank) italianizzandolo
(orribile dictu!) con una o finale? Possibile che nel loro dialetto non
esistesse qualche parola più adatta? Mi sarei aspettato almeno una versione dal
tedesco panzer (chissà panzero, che sembrerebbe però una fascia anatomica protettiva,
o panzerno... anche peggio) data la loro vicinanza ideologica e geografica con
quello stato. Questi novelli Leonardo propugnano un’ indipendenza del Veneto
dall’Italia. Orbene questi “premi Nobel” non si sono domandati che cosa comporterebbe ciò
per la loro regione? In primis per fare uno Stato si deve battere moneta e per
farlo bisogna avere riserve auree se no è carta straccia. Secondo voi i futuri
Sghei quanto varrebbero nel mercato internazionale? 0 o poco più. Poi oltre che
alla politica ci si deve dotare di polizia (giudiziaria e tributaria), un piccolo
esercito, una piccola marina militare. Di certo quelli che ora svolgono quei
compiti fra lo Sgheo e l’Euro vorrano quest’ultimo e quindi ciao ciao Veneto e
poi le varie attrezzature appartengono a noi (cioè lo Stato Italiano). Secondo
loro per fermare l’immigrazione clandestina (da loro odiata) bastano 2 o 3
tanki e qualche gondola trasformata in cannoniera, oppure le “ronde” padane?
Poi ci sono i funzionari: giudici, amministratori ecc a cui vale lo stesso
discorso di poco sopra. Quindi giù tasse per formare, ex novo, magistrati, polizia,
marina e compagnia bella senza poi contare l’acquisto delle attrezzature
(quelle “nostre” sono ovviamente nostre). Per un po’ saranno “fuori” dalla CEE
e non è detto che poi ci possano entrare visto che l’Italia porrà forse un veto.
Magari penseranno che è un bene, ma come mai molte nazioni non vedono l’ora di
esserci? Pensano forse di poter godere un domani dei vantaggi del libero
mercato? Illusi, gli altri stati membri metteranno dei dazi e quindi altri
problemi e l’energia, che non hanno e che dovranno importare, la pagheranno in
Sghei? Molti di questi cervelloni stravedono per la fascita francese Le Pen, ma
questa mai si sognerebbe di dire, che so, la Provenza libero stato. Lei vede
una Francia unita, senza Euro (sic!) ma fascista e però non gli dispiacerebbe di un’Italia divisa,
è sempre valido il vecchio motto: dividi et impera. Risultato, dopo pochissimi
anni ecco un altro referendum di quella regione per ritornare in Italia e dopo
aver speso montagne di fatica e di denaro. Spero che quegl’idioti stiano
rinchiusi per un po’ e se possibile buttare anche la chiave...
domenica 6 aprile 2014
E' primavera si zappa... ;-)
Per
me è fonte di felicità proporvi ogni tanto (e quando è possibile) un nuovo
disco del grande artista italo-americano: Frank
Zappa. Nonostante siano anni che purtroppo
è scomparso ecco che appare una nuova sua registrazione (ma quante ne ha
fatte?). Quest’anno è uscito questo splendido album live intitolato Roxy By Proxy. All’interno
di esso vi sono dei notissimi suoi brani in versione dal vivo che fanno andare
a ritroso le lancette del nostro orologio.
Insomma altra gemma imperdibile (specie per i suoi seguaci)
a cui si unisce un’ottima qualità sonora. Buon ascolto!
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