Avvicinandosi
le Elezioni Europee ecco che i “soliti” mestatori sperano, strizzando l’occhio
al più becero populismo, di accalappiare i voti della casalinga di Voghera, del
siur Brambilla e del sig Esposito, disoccupato cronico. Cominciamo con gli italoforzuti i quali, dopo
vent’anni di disastri, si vogliono fare una nuova verginità e si fanno chiamare
“moderati” (che cosa ci sia poi di “moderato” in La Russa, Bondi, Santanché e
Verdini qualcuno prima o poi me lo dovrà spiegare) e continuano ad essere capitanati
da un pregiudicato, puttaniere, cazzisuista ed evasore da cui mai
comprerei un’auto usata (eppure, mistero italico, milioni di elettori
continuano a riconoscersi in lui e quindi a votarlo). Questi individui
promettono (tanto non costa nulla) mari e monti more solito e nulla hanno a che
spartire con una destra europea liberale visto che sono, tra l’altro, pieni di
ex fascisti e missini... C’e poi il Gabibbo genovese ed i suoi pentastellati
(coadiuvati da un signore il cui nome ricorda un formaggio ed ha un aspetto fra
il John Lennon e l’Albert Einstein, senza avere, ovviamente, neppure il lontano sentore di loro) pronti, a
parole, a distruggere tutto, a promettere il bengodi (con quali soldi?) e a
sognare una maggioranza bulgara (oggi diremo della Crimea) con cui sovvertire
l’ordine costituito sia qui in Italia che in Europa, propugnando tesi che a un
comune mortale appaiono del tutto assurde. Ultimo ma non ultimissimo c’è il
capo arruffa popolo della sLega (e non è un mio errore!) che per prendere una
manciata di voti in più cavalca l’idiota battaglia contro l’Euro, salvo poi,
finite le elezioni, accucciarsi buono buono. A proposito dell’Euro, immaginiamo
un momento se dal 1° Giugno 2014 non dovesse essere più la nostra moneta ma
essere soppiantata dalla vecchia Lira, o dal Fiorino, o dal Tallero e perché no
dal vetusto Sesterzio, fate voi... Per prima cosa visto che non abbiamo materie
prime (dal petrolio, al gas, al ferro e via dicendo), il prezzo, causa
svalutazione, della benzina, del metano, delle bollette dell’Enel salirà alle
stelle (probabilmente raddoppierà), così come molti beni di consumo dal
telefonino al latte, dal pc al mais alla carne. Gli stipendi saranno rivalutati
(sempre meno dell’inflazione reale) solo a fine anno se va bene. I
nostri risparmi varrano la metà. Il nostro debito pubblico raddoppierà (esso è
sì in parte in mano alle banche ma anche con i vari Bot ai piccoli
risparmiatori che vorrano comunque essere pagati in Euro) e quindi giù tasse.
Quanto all’esportazioni (che per altro anche oggi non vanno male) si
bloccheranno perché le materie prime e l’energia saranno alle stelle e poi i
nostri ex partner (Germania, Francia ecc) col cavolo che gli sta bene un‘Italia
così e, dato che fessi non sono, metteranno dei dazi contro. Qualcuno dirà, ma
la G.B non è nell’Euro eppure campa. A questi va ricordato che una cosa è la
borsa di Milano e una cosa è quella di Londra (e New York) dove c’è la vera
finanza ed il vero capitale che muove l’economia.