sabato 7 marzo 2015

Un salto in Francia



Il più delle volte sono molto scettico sulla musica rock e prog proveniente dalla Francia (comunque mediamente sempre migliore di quella spagnola o del Sud America) poiché tranne pochissime eccezioni (i Magma, per esempio) la trovo spesso una copia di quella britannica e financo italiana. Comunque fra i pochi gruppi che negl’anni si sono elevati sopra la media di certo spiccano questi Ange autori di almeno una ventina di dischi a partire del 1972 (e questo qualcosa vorrà pur dire). L’anno scorso hanno registrato quest’album intitolato: Emile Jacotey Resurrection che ripiglia le tematiche di un loro vecchio lp del ’75: Emile Jacotey. La cosa subito interessante e che utilizzano la lingua di Baudelaire e non il “solito inglese”. Musicalmente presentano un buon prog sinfonico forse con un uso troppo ridondante degl’archi e del parlato e certo pop che qui e là fa capolino e che lo fanno sembrare più “zuccheroso” di quello che in realtà è. Mi sono scordato di inserire, nel file, i nomi dei musicisti impegnati nell’opera, eccoli: C. Décamps (voci, piano e chitarra), T. Décamps (tastiere e voci), H. Haidj (chitarra), T. Sidhoum (basso), B. Cazzulin (batteria).
Voto:  + + +

1 commento:

edulms ha detto...

E non è che qualche giorno fá ho sentito proprio quest'album in vinile (a proposito un'opera d'arte, anche per la sua copertina interna). In forno giá in mezza cottura; da giá forte rappresentante tra "l'scavo degli scavi" del tuo blog. Mille grazie e ciao.