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Panorama della città di Spezia |
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La Spezia dal Porto Mirabello |
Qualche giorno fa l’amico blogger Quaterpass ha
postato alcune foto della mia città e del suo golfo: La Spezia, in occasione di
una gita in vaporetto fatta con dei suoi amici direzione 5 Terre. Così mi è
venuta voglia di dirgli (e dirvi) alcune curiosità. Dove si è imbarcato
(passeggiata Morin) è più o meno dove nel ‘500 e ‘700 arrivava il molo del
piccolo porto spezzino. La riva era circa 120-150 metri indietro e tutto il
litorale fu riempito durante la sistemazione e i risultanti movimenti terra
voluti da Cavour per l’Arsenale Militare (progetto dell’ing Domenico Chiodo) a
cominciare dal 1862, dato che furono scavati sia la darsena interna che i
bacini di carenaggio; ulteriore materiale venne dall’abbattimento, in epoca
fascista, del colle promontorio dei Capuccini e relativo convento (che tagliava
in due la città) per far posto alla odierna p.zza Europa (già p.zza Italia),
alla cattedrale (simile a un panettone, edificio degl’anni ‘70), alla
Capitaneria di Porto e agli edifici in stile ventennio ora Palazzo del Comune
(ma nato come sede del Partito Fascista), Palazzo Dell’Agenzia delle Entrate e
Palazzo dell’Inps. Il primo ad essere costruito, pochi anni prima, fu però il
Palazzo della Provincia e Prefettura in stile art deco così come l’edificio di
fronte. Staccatisi dalla banchina l’amico Quaterpass (spalle alla città) avrà
costeggiato la darsena grande con le poche e vetuste navi militari (la maggior
parte della flotta è ora disloccata nei porti meridionali del Paese). Finita
essa, sempre sulla destra, avrà incontrato la prima borgata marinara di Marola
(il toponimo è simile a Manarola e derivano o dal latino o dall’alto
medioevo: magna rota per la presenza, in antichità, di un mulino ad
acqua) e attaccata ad essa l’altra di Cadimare (cioè case del mare o dei
marinai). Successivamente avrà visto la baia del Fezzano (inizio comune
di Portovenere) con alcune curiosità: lì vicino, forse in età imperiale, c’era
una grossa base militare navale romana (ora del tutto scomparsa per via sia di
frane e soprattutto per i lavori fatti dai militari). Sempre in questa borgata
nacque Simonetta Cattaneo Vespucci (parente del grande navigatore) che fu
ritratta da Botticelli nei suoi
famosissimi dipinti. Il nome Fezzano sembrerebbe derivare da una regione della
Libia il Fezzan forse per la presenza nel medioevo o di pirati saraceni
o di schiavi da lì provenienti. Superato questo borgo avrà senz’altro visto
quella schifezza dell’ENI edificata agli inizi dei ’60 per porci uno degli
sconci italiani: un rigasificatore rovinando così la splendida baia di Panigaglia.
Per fortuna, subito dopo, si sarà inbattuto nel golfo de Le Grazie (e relativo bel paesino) chiuso a sud dal
bastione fortificato del Varignano. Esso fu carcere ed ospedale militare
e per due volte vide la presenza di Giuseppe Garibaldi (la prima dopo la sua
ferita sull’Aspromonte, 1862); ora è la sede degli incursori-palombari della
Marina Militare (i navy seals italiani). Il successivo piccolo seno ove è
ormeggiata una vecchia torpediniera (usata dagli incursori come sede di
esercitazioni) nasconde alle sue spalle un’antica villa romana del I sec
a.C. (visitabile) che conserva resti delle terme, pavimenti musivi (con bei
mosaici in bianco e nero), costruzioni in opus incertum e reticolatum, parte
del suo porto (il resto occupato dalla Marina Militare), e un’ampia struttura a
volta che doveva essere il suo oleificio e frantoio. L’uso della villa si
protasse nei secoli. A chiudere la piccola baia il Promontorio del Pezzino dove
ora c’è un bel canile attrezzato ma che fino a pochi decenni fa ospitava nel
suo forte le milizie che osservavano e difendevano l’entrata nel golfo da navi
malintenzionate. Così il buon Quaterpass è arrivato alla bocca di porto di
destra (sempre spalle alla città), a sinistra si snoda invece la lunga Diga
Foranea ove ci sono i maggiori allevamenti dei buonissimi muscoli (i mitili
o cozze per i non spezzini), orate (che a volte scappano e vanno a papparsi i
frutti di mare per “la gioia” dei mitilicoltori), da poco anche le ostriche che
danno un prodotto squisito di qualità superiore.
...Continua...