martedì 17 maggio 2016

Sull'Olio d'Oliva (E.V.O.)

Un "centenario" Ulivo ligure.


Riprendo in mano anche la mia rubrica di cucina per parlarvi dell’olio d’oliva. Già qualche cosa vi avevo detto in alcuni passati post ora è d’uopo ribadire che l’unico olio d’oliva  che, oltre ad essere il più sano, digeribile e che arrichisce il nostro organismo di importanti sostanze e che sembrerebbe prevenire pure anche alcune malattie, è l’ Olio Extravergine d’oliva, Qualsiasi altra dicitura tipo olio d’oliva, olio vergine d’oliva, olio vergine di sansa  è sì ricavato dalle olive ma è tutto un altro prodotto e altra cosa nettamente inferiore sia per caratteristiche chimiche che organolettiche. Bisogna però fare attenzione anche ad altre cose. Per primo che esso sia prodotto solo da olive italiane (esso è nettamente il migliore del mondo anche perché nei “nostri” uliveti sono vietati pesticidi e la maggior parte di altre schifezze grazie a controlli e sanzioni severe, porcherie ammesse però in qualche misura in Europa e ancora di più nei paesi extraeuropei). Attenzione che non basta la presenza di una bandiera tricolore o la foto di un ameno mulino toscano, leggete attentamente (magari in piccolo…sob!) le etichette (le frodi sono dietro l’angolo). Secondo, che le olive siano state macinate a freddo (magari con macine di pietra) e infine la data di scadenza. L’olio e.v.o. campa due anni non di più. Ulteriore attenzione va fatta quando compaiono queste scritte insieme alla dicitura Olio extravergine d’oliva: da oli d’oliva italiani ed europei = circa il 10% di olio italiano (e non del migliore) e 90% provenienti dall’Europa (del Sud), miscela di oli d’oliva originari dell’Unione Europea = 99,9% miscellanea di oli provenienti da Spagna e Grecia (meno pregiati e tutelati) mischiati con altri di dubbio valore. Oli d’oliva della Comunità Europea = oli evo da Spagna e Grecia (per lo più). Oli d’oliva del Mediterraneo = oli evo da olive tunisine, algerine, turche al 99,9% in cui i pesticidi la fanno da padrone. Non importa se poi questi lo hanno fatto e imbottigliato in Italia quello che importa è come e dove sono stati coltivati gli ulivi. Peggio c’ è solo se fossero imbottigliati là, oppure se hanno importato l’olio o le olive. Anche il prezzo è un importante marcatore della qualità (e quindi della nostra salute). Un olio e.v.o italiano al 100% non può costare meno di 7€ al litro 8-9€ se macinato a freddo (tranne le particolari offerte) e se dop non meno di 10-12€ litro, biologico certificato da 15€ in su. A questo prezzo, per chi non vive in Italia, va sommato il costo del trasporto (mediamente un 30% in più e poi conta anche la lontananza dal Belpaese, ovvio).

2 commenti:

Christomannos ha detto...

Ottime e chiare precisazioni. Io sono amico di un piccolo coltivatore di olio extravergine di oliva e sono anni che mi rifornisco da lui.
A mio parere è molto buono anche se non è filtrato.

ciao
Ms

Il Centurione ha detto...

Anch'io per condire mi riferisco ad un piccolo produttore biologico (vicino di casa). L'importanza non è tanto nel essere olio evo filtrato o no (ci sarà solo un po' di fondo nella bottiglia), una pratica nel chiarificare l'olio è anche solo fisica (e non chimica!), l'importante è che raccolga le olive quando sono ancora quasi verdi e attaccate all'albero (non quelle cadute per terra) e faccia il trattamento (per altro obbligatorio) contro la mosca delle olive. Ciao.