Le teorie su chi ha inventato questo succulento dolce, refrigerio nei mesi estivi ma non solo, sono innumerevoli. Facciamo un po' di ordine. Nell'antica Grecia si ha menzione di Alessandro Magno, che gran ghiottone, mangiava neve impastata di frutta e miele. Gli antichi romani (i ricchi è ovvio) avevano delle specie di celle frigo "ante litteram" dove conservavano la neve proveniente dalle vette delle montagne. Plinio racconta che i pompeiani, d'inverno, andavano sul Vesuvio (allora considerato un semplice monte) per prendere la neve che poi univano a succhi di frutta. In tempi più recenti si dice che in Italia, verso la metà del 1500, un chimico scoprì il modo di produrre un qualcosa simile a quello che oggi potremmo chiamare ghiaccio secco o ghiaccio artificiale e da allora in poi per fare il gelato si lasciò perdere la neve e la scoperta fece il giro dell'Europa. Ad esempio ci fu qualche italiano che andò in Francia (grazie a Caterina De' Medici) per aprire "café" con una bella offerta di sorbetti di frutta. Insomma in Europa. subito dopo la scoperta dell'America, nelle corti e presso le classi agiate si potevano gustare i sorbetti; ma sembra fu grazie ad un pasticciere Inglese che si pensò (un secolo dopo) di unire il latte, le uova e la panna al ghiaccio. Questo non è dimostrato, di sicuro fu un Italiano che nel sul finire del 1700 portò la moda del gelato, così come lo conosciamo ora, in America e sempre in Italia (in Sicilia) nacquero i primi gelati industriali. La fantasia latina poi ha fatto il resto, tant'è che oggi in giro per il Bel Paese pullulano le gelaterie ed ognuna offre una gamma quasi infinita di gusti. Buon gelato a tutti!
giovedì 17 gennaio 2008
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