venerdì 28 febbraio 2014

Affatto male...


A dispetto del nome che potrebbe trarre in inganno questi Dave Pike Set sono un gruppo tedesco che suonano un interessante jazz-rock con sonorità a volte “spaziali”. Molto accattivante è poi l’uso sapiente del vibrafono che crea una certa atmosfera in questo bel album intitolato Infra-red e databile intorno al 1970, Per un mio errore non ho messo nel file la copertina dell’lp ma potete ovviare a questo facendo il download della foto nel mio post. Ciao!
Voto:  + + + +

giovedì 27 febbraio 2014

Allora un Dio esiste!

Il "figuro"
Una decina di anni fa ebbi a che fare con questo figuro relativamente ad una ingiusta multa per un autovelox. Feci ricorso presso il Giudice di Pace e prima di entrare nell'Aula incontrai il tipo il quale sottovoce mi disse che avrebbe cassato la mia multa se gli avessi allungato 80€ (in nero!) invece di pagare i 149€ di allora. Gli risposi no! E così entrambi entrammo a gudizio dove io vinsi la causa,, tiè! Ieri ho saputo questa notizia:
Claudio Ghizzoni, insieme al collega della polizia municipale di un comune di Savona, è finito in manette per una presunta concussione legata agli appalti di fornitura di autovelox.
I comandanti della polizia municipale di Podenzana (Massa Carrara) e di Spotorno (Savona) sono stati arrestati per una presunta concussione legata agli appalti di fornitura di autovelox . Ai domiciliari sono finiti Andrea Saroldi, della municipale di Spotorno, e Claudio Ghizzoni, (il figuro in questione) di Podenzana. I due, secondo quanto appreso, devono rispondere di concussione, calunnia, truffa ai danni dello Stato e corruzione in atto contrario al proprio dovere.
L'inchiesta è stata coordinata dal sostituto procuratore di Savona Daniela Pischetola che ha chiesto e ottenuto dal gip Emilio Fois l'ordinanza di custodia cautelare dopo un'indagine curata dalla polizia. I dettagli saranno forniti nel corso di una conferenza stampa alle 12 in questura a Savona.
Giustizia è fatta! Amen!!

martedì 25 febbraio 2014

Interessante band britannica


E sì è un buon gruppo britannico di fascia media questi Candida Pax che incisero il loro unico album (almeno credo) nel lontano 1971 e lo intitolarono Day (a proposito nome inglese che deriva dal latino dies = giorno). Buoni strumentisti ed anche originali (fino ad un certo punto) possono essere iscritti nel filone della musica psichedelica, tipica di quegl’anni e con la chitarra che ricorda un po’ Gilmour. Da sentire.
Voto:  + + +

lunedì 24 febbraio 2014

Zuppa di Funghi e Zucca




Oggi vi voglio consigliare questa ricetta prettamente invernale che un mio amico mi ha allungato giorni orsono e che, con successo, ho cucinato questa domenica. Essa riguarda la Zuppa di Zucca e Funghi.
Ingredienti (per 2 persone):
Zucca gialla: (pulita) 400gr. / Funghi porcini secchi:  una generosa manciata / burro: 30gr / Latte fresco intero: 500ml / Grana Padano grattugiato: 50gr / Sale: q.b. / Pasta corta (o crostini di pane) a vostro piacere.
Preparazione:
Pulire la zucca dalla buccia e dalla parte filamentosa interna con i semi, tagliarla a pezzetti (il risultato finale dovranno essere 400gr), lessare questi in acqua salata e dopo averli scolati metterli in un mixer (ad immersione) e ridurre il tutto in poltiglia; poi, in un tegame, portare ad ebollizione il latte e quindi versare in esso la purea di zucca, continuando a mescolare aggiustare di sale. Dopo 5 minuti versare la pasta corta e a metà cottura i funghi (scolati) che preventivamente sono stati “rinvenuti” per un’oretta in acqua calda lasciandoli in ammollo. A un minuto circa dalla fine mettere il burro e poi metà del Grana, mescolare e quindi spengere lasciando il tegame coperto per 2 minuti. Il restante formaggio lo unirà ciascuno nel piatto.
Vino consigliato: Cortese di Gavi DOCG (è un bianco).

domenica 23 febbraio 2014

Un buon gruppo britannico




Dai nomi che compaiono nel libriccino del cd (compreso in questo file) e da alcune informazioni in mio possesso arguisco che questi Aquila, autori nel 1970 dell’ lp omonimo, siano britannici. A dire il vero non li avevo mai sentiti prima ma tutto sommato non è che avevo perso poi quel gran che. Intendiamoci l’album non è niente male e loro sono valenti strumentisti ma nulla aggiungono (e nulla tolgono) a quello splendido movimento prog di quegl’anni. A me la loro musica ricorda un po’ gli Argent e i Traffic con una vena jazzata, ma si fa sentire.
Voto:   + + + e forse qualcosa in più... ;-)

sabato 22 febbraio 2014

Auguri!


Pinotti

Orlando
Boschi
E così il simpatico (almeno a me) Renzi ha varato il nuovo governo, spero per lui ma sopratutto per l’Italia che abbia più fortuna del precedente Primo Ministro: Letta. In questa compaggine ministeriale devo sottolineare il piacevole fatto che essa è più snella dei precedenti governi presentando solo 16 ministri di cui 8 sono donne, svecchiando e di molto lo staff. Da parte mia sono contento che due provengano dalla Liguria: Roberta Pinotti (Ministro della Difesa, penso sia la prima volta che ci sia lì una donna), genovese e Andrea Orlando (Ministro della Giustizia) spezzino (quindi della mia città); entrambi li conosco sia personalmente che per interposta persona e so che sono onesti e bravi politici (cosa non da poco di questi tempi). Se poi mi passate questa celia, vorrei sottolineare la presenza nel governo di Maria Elena Boschi (33 anni), di certo la più bella (e spero poi anche brava) fra tutti i ministri della Repubblica Italiana dal dopoguerra, perfino più attraente della spiritata pin up berlusconiana Carfagna. Auguri!

venerdì 21 febbraio 2014

Renzi e Grillo



Personalmente alle scorse primarie del PD non votai il nuovo segretario Matteo Renzi, ma oggi spero (per l’Italia) che riesca a fare con lui quelle riforme necessarie al paese per uscire dalla fanga in cui è impelagato. Di ciò credo poco ma mantengo una piccola fiamma di augurio. Se per fare questo ci si deve anche alleare (momentaneamente e brevemente) con il Diavolo e i suoi accoliti (leggi il pregiudicato Berlusconi) a stomaco pesante va bene, in fondo fare politica è anche l’arte del compromesso fra diverse fazioni ed ascoltare i diversi. Quello che non capisco sono i Pentastellati che, come i topi dietro il pifferario magico, seguono le paturnie isteriche di quel gabibbo in odore di andropausa che corrisponde al nome di Grillo e del suo consigliori Casaleggio (con un aspetto fra un pazzo scenziato e un folle direttore d’orchestra ed il nome che sembra un formaggio del Nord). Questi fanatici figuri sono solo buoni a dire che vogliono sfasciare tutto, che tutti sono corrotti e servi di questo e quello, che manderanno tutti a casa (???) e con una maggioranza bulgara (impossibile!) rivolteranno l’Italia come un calzino. Urlano e strepitano dicendo populistiche ovvietà da osteria (politici tutti ladri ecc) tanto per mettere le mani nel pasticcio del malumore italico e rimediare consensi. Proposte concrete e fattibili zero o quasi. L’esempio lo abbiamo avuto con la consultazione registrata dal vivo fra Grillo (ed alcuni suoi onorevoli alquanto perplessi) e Renzi per la formazione di un nuovo governo. La belina genovese invece di fare proposte serie (almeno una Cristo!) è partito per la solita isterica ed alluvionale tangente rimediando, a mio parere un figuraccia anche fra i suoi seguaci, che insieme all’ex sindaco di Firenze, ascoltavano allibiti il profluvio di parole inutili e a volte pure insultanti. Possibile che dopo il pifferaio di Arcore ci dobbiamo anche puppare quello di Genova?

giovedì 20 febbraio 2014

Un salto negli U.S.A.



Discreta band rock americana (della Louisia, credo) questi Goliath incisero un più che discreto album nel lontano 1972 (ne fecero comunque anche degli altri) e lo intitolarono Hot Rock And Thunder. Intendiamoci una musica semplice semplice ma ben suonata e sopratutto abbastanza originale nell'insieme. Nell’interno del file troverete le copertine del cd e con esso i nomi dei componenti del gruppo.
Voto:  + + +

mercoledì 19 febbraio 2014

Ma che bell'album!




Ogni qual volta si ha per le mani un nuovo disco (in questo caso un doppio cd) di un importante gruppo che ha fatto grande il prog è di sicuro un piacere. E’ questo il caso dell’eccellente Live in The Paris Cinema e che faceva parte degli archivi dell BBC. Esso contiene registrazioni appunto live fatte in quel posto fra il 1970 e il 1971, cioè forse il momento migliore dei Pink Floyd e secondo me contiene la miglior versione dal vivo di Atom Heart Mother (la suite) di sempre. Il tutto è stato rimasterizzato in maniera superba e ci regala pertanto minuti di assoluta “libidine”.
Prima o poi vorrei intavolare una discussione fra quali sono state le più importanti band progressive, quale il miglior album in assoluto e quale la miglior canzone.
Detto tutto questo il
Voto:  + + + + + è questo e non poteva essere altrimenti... ;-)
PS: Ho avuto alcuni problemi con la connessione internet nei giorni passati e così mi si è accumulato del materiale, scusate se dovrò postare forse con una cadenza eccessiva.

martedì 18 febbraio 2014

Uffaaaaaaaaa....!!!!



Quando vi dissi, qualche post fa, che non vedevo la tv, non possedendo (per scelta) il televisore, era vero. Ciò non vuol dire che i miei occhi e le mie orecchie, in questo lasso di tempo, mai si sono poste su quel diabolico arnese. Il più delle volte è accaduto quando ero ospite presso amici oppure al bar-circolo (Arci) del paese, ove quell’apparecchio è acceso dall’apertura alla chiusura del locale.
Così, purtroppo, ho dovuto sentire la nascita di altri inutili ed idioti inglesismi usati solo per darsi importanza e quasi a voler dire: "vedete e sentite come sono bravo ed internazionale!";. Assurdo! Le parole (inutili!) sono: timing invece che tempistica (Vorrei che quei cretini mi spiegassero la differenza fra il dire: la tempistica delle consultazioni o il timing di esse, tanto più che time deriva dal latino tempus). Endorsement invece di appoggio incondizionato ed evidente, successivo step invece di gradino e infine start up al posto di fase iniziale. Mah mistero... Va detto, a onor del vero, che essi appaiono sopratutto sulla bocca dei “soliti” giornalisti tv piuttosto che fra le righe di quelli di carta stampata e ciò mi fa dire: meno male che non ho più la tv!

lunedì 17 febbraio 2014

Un discreto prog album




Oggi vi propongo l’ascolto di questo album live dei Mighty Baby band progressiva inglese di medio valore che ha al suo attivo due dischi in studio. Da poco è uscito questo live del 1971 intitolato: Tasting The Life. Va subito detto che è una riedizione di un vecchio bootleg rimasterizzato e che nonostante questo il suono non è perfetto ma di certo ascoltabile. Il loro sound è ben eseguito e tutto sommato abbastanza originale anche se non hanno lasciato una traccia indelebile nel panorama musicale di quei tempi. La formazione base era:  - Alan King / chitarre e voce - Ian Whiteman / piano - Martin Stone / chitarre - Mike Evans / basso - Roger Powell / batteria.
Voto:  + + +

mercoledì 12 febbraio 2014

Un capolavoro sconosciuto (o quasi)



A volte sentire un disco lascia perplessi. E’ il caso di questo primo eccellente album del complesso britannico semisconosciuto chiamato Pete Brown & Piblokto! C’è infatti da chiedersi come sia potuto rimanere nel limbo per così tanti anni. A dire il vero avevo sentito rammentare del suddetto Peter Brown quale paroliere dei Cream ma poi ne avevo perse le traccie e men che meno avevo mai sentito parlare dei Piblokto (cosa vorrà poi dire, mah?). I due cd li ho avuti recentemente da un amico ed ascoltati con attenzione in questo periodo. Invero ho anche faticato poi a lungo cercando su internet informazioni al riguardo ma ho trovato nisba o quasi; persino Progarchives,com non li menziona, ed è un vero peccato! Il loro primo album, databile inizi 1970, è in assoluto un capolavoro (almeno a me è piaciuto tantissimo) e si intitola Thousand on a raft. Già che c’ero ho pensato di fare cosa gradita postando nello stesso file anche il successivo lp (e ultimo della band) uscito pochi mesi dopo e quindi verso la fine del 1970 ed intitolato Things May Come And Things May Go, But The Art School Dance Goes On Forever. Secondo me leggermente inferiore al precedente ma sempre godibilissimo. Nel mio fale ci sono i nomi dei musicisti impegnati nei due dischi.
Voto di Thousand:  + + + + +
Voto di Things May Come:   + + + +
Buon ascolto... ;-)

martedì 11 febbraio 2014

Ma si può?




Premetto che sono alcuni anni che non possiedo più un televisore (forse sono fra i pochissimi italiani). Tutto iniziò quando il vecchio apparecchio si guastò ed io decisi di non acquistarne uno nuovo. All’inizio fu quasi un’astinenza da droghe, mi mancava! Ma poi dopo alcune settimane, piano piano, la sua assenza si fece sempre meno dura ed ora non me ne frega nulla! Cosa faccio in alternativa? Tante cose più in teressanti: sesso, sento la radio, ascolto musica, vedo un film (sul pc o al cinema), leggo oppure esco e vado al “mio” bar a giocare con amici a scopone o a tresette in compagnia di un buon gotto di vino. Lì ancora ogni tanto guardo la tv (programmi sportivi: qualche partita di calcio, che mi interessa sempre meno, la moto GP e Superbike) e per tenermi informato sugli avvenimenti ho l’abbonamento via internet a due quotidiani (L’Unità e Il Fatto Quotidiano e poi al bar leggo ad ufo quelli cartacei) e compro sempre un settimanale (L’Espresso). Qualche volta assisto (sempre al bar ma distrattamente) a qualche talk show oppure, se sono a casa di amici, a qualche demente programma televisivo. Fu il caso di questo abberrante Boss in incognito trasmesso da Rai 2 il lunedì sera. Ero infatti da amici e dato che l’anziana di famiglia aveva acceso la tv, ho visto quell’obbrobrio (e ciò mi è successo per due lunedì di fila...sic!). Il programma vede un boss (straricco imprenditore) che novello Ulisse sotto mentite spoglie e travestito, per qualche giorno va a lavorare presso una sua figliale dove è poco o per nulla conosciuto. Lì oltre che far guai (ma in fondo i soldi sono i suoi) stringe una pseudo amicizia con i suo compagni di lavoro (una volta si sarebbe detto operai proletari) che all’oscuro della macchinazione gli offrono tutta la loro umanità e si confidano con lui. Dopo alcuni giorni questi verranno convocati nella sede dell’azienda e lì incontreranno improvvisamente il loro capo. Il quale tolti i panni da proletario disoccupato veste i suoi e si presenta agl’ignari suoi dipendenti tutto leccato ed immagino profumato. Poi, con fare antipatico, prima li rimprovera e poi novello satrapo o se preferite sultano, gli elargisce bonariamente doni e prebende. La cosa più brutta dello spettacolo sono queti poveri malcapitati che prima, accortesi di aver lavorato con il loro boss, tremano come foglie aspettando il giudizio di costui neanche fosse S. Pietro davanti ai cancelli del Paradiso e fanno facce che neanche nella fantasia di un Fracchia o Fantozzi potevano assumere. Poi, dopo aver avuto i doni (va detto che l’impreditore non si era certo sprecato), si prostrano ulteriormente in ringraziamenti e baciamano. A condurre questa brutta farsa c’è un panzone barbuto dal sangue blu la cui unica fatica nella sua vita deve essere stata quella di alzare ogni giorno la forchetta.
Mai visto un programma più classista e fascista di questo!

domenica 9 febbraio 2014

A volte ascolto anche questi...



E sì a volte (ma solo a volte) sentire un po’ di buon rock magari duro tanto per uscirre dal solito ascolto di musica progressiva, rock blues e rock jazz penso possa fare bene, E’ il caso dei Van Halen con questo album del 1986 intitolato 5150. certo a volte il loro sound cade nel commerciale andante ma va detto che negli anni ’80 non è che la musica brilli per bellezza. Comunque sia, come ho sopra detto, lo si può ascoltare anche con piacere.
Voto:  + + +

venerdì 7 febbraio 2014

Alluce Grasso... secondo disco




Eccoci al secondo (e ultimo, almeno credo) disco dei Toe Fat databile intorno al 1971 ed intitolato, non con molta fantasia invero, Toe Fat 2. La formazione della band, rispetto al primo album, è quasi del tutto cambiata restando il solo Cliff Bennett (voce) ma introitando i fratelli Glascock (John al basso e Brian alla batteria) coadiuvati da Alan Kendal chitarra solista e Peter Green wah-wah chitarra.
La musica che è qui incisa si fa ascoltare con piacere ma secondo me è leggermente inferiore al loro primo album. Intendiamoci è un sano rock con venature hard e blues ben eseguito.
La copertina, al contrario del primo album, è bruttotta.
Voto:  + + +

giovedì 6 febbraio 2014

Napoli e i suoi musei

Piazza del Plebiscito

Vicolo di S.Gregorio Armeno

Scalone d'onore del Palazzo Reale

Chiostro di S.Lucia
Panorama con il Vesuvio

Lo sperone dove sorgeva Palepoli e Penisola Sorrentina e Capri sullo sfondo

La "riga nera" di Spaccanapoli
Struttura sotterranea del Teatro Romano
"Palepoli"  e Castel dell'Ovo

Una galleria ottocentesca
Reggia di Capodimonte

Maschio Angioino
Come si dice “un colpo al cerchio ed uno alla botte” e pertanto se penso di aver soddisfatto la curiosità del buon Christomannos riguardo agli elmi penso oggi di far cosa gradita all’altrettanto buon Edulms che mi ha chiesto di parlare dei musei italiani (solo alcuni ovviamente).
Cosi eccoci a Napoli base da me consigliata sia per le visite nel suo centro storico (patrimonio dell’UNESCO e il più grande d’Europa): alle innumerevoli chiese, ai bei palazzi e piazze ed ai suoi pittoreschi e rumorosi vicoli, da non perdere la gita poi nella Napoli sotterranea ricca di ritrovamenti archeologici fra i quali l’antico teatro dove si esibiva Nerone; sia per escursioni a Sud (grazie alla comoda Transvesuviana) per vedere i favolosi scavi di Pompei, Ercolano, Castellamare di Stabbia (Oplontis), la Penisola Sorrentina con appunto Sorrento e Amalfi; prendere, quando il mare è calmo, un veloce aliscafo e sbarcare su Capri e/o Ischia; oppure, grazie alla Transcumana, vedere Pozzuoli (con il suo enorme anfiteatro, il 3° per grandezza), Baia, Miliscola (nome derivato dal fatto che anticamente c’era una scuola per soldati), Bacoli, Capo Miseno, il lago Averno (in antichità creduto l’entrata degli Inferi), Cuma con l’Antro della Sibilla, i Campi Fregrei ed altro. In città e dintorni non si può fare a meno di assaggiare la sua pizza (qui inventata e sinceramente un’altra cosa che dalle altre parti) sia la classica che la fritta, il polpo in casseruola, l’impepata di cozze, gli spaghetti con la pummarola in c’oppa, il caffe alla napoletana (magari in un caretteristico locale, io andai da Gambrinus in piazza del Plebiscito). Per quanto riguarda i musei della città ovviamente ce ne sono di innumerevoli ma fra tutti quelli che mi sono piaciuti di più sono:  Museo Archeologico (fra i più interessanti al mondo) con reperti provenienti sopratutto da Pompei ed Ercolano, maggiori info qui. Nei pressi del Duomo il Museo del Tesoro di S. Gennaro che da molti esperti è considerato più ricco di quello della Corona Inglese e degli Zar di Russia, info.qui Infine, per non venire troppo a noia, la pinacoteca (con tele anche di Caravaggio) e panoramica sulla porcellana omonima il tutto posto nel panoramico Palazzo di Capodimonte, sontuosa reggia voluta sotto il periodo napoleonico per ospitare prima un fratello di Napoleone come re di Napoli e poi Murat e con la restaurazione i Borboni. Da lì suggestivo panorama sul golfo dato che la reggia è posta alle spalle della città su di una collina, info qui.
Breve storia della città:  
Napoli fu fondata nell’VIII sec a.C. da coloni greci su uno sperone roccioso dominante il mare (alle spalle del Castel dell’Ovo) su abitazioni presistenti (età paleolitica e poi del bronzo). Quando divenne, grazie al suo porto, una delle più ricche polis dela Magna Grecia, l’agglomerato si trasferì sulla piana sottostante (leggermente digradante verso il mare) e fu chiamata Neapolis (città nuova in antitesi con Palepoli la città vecchia). Fu poi romana a partire dal IV sec a.C. e sotto Roma fiorì anche culturalmente (sede della filosfia epicurea) rimanendo però anche meta preferita della villeggiatura dei ricchi dell’Urbe (così come i suoi dintorni); ancora oggi si vede l’impianto urbanistico antico tanto che la via centrale detta Spaccanapoli (quella riga diritta nera nella foto panoramica) ricalca il decumano massimo dell’antica città. Nel 476 d.C. all’attuale Castel dell’Ovo (allora era una villa romana appartenuta anche a Lucullo) fu rinchiuso l’ultimo imperatore romano d’occidente: Romolo Augustolo. Resistette alla incursioni barbariche grazie alle sue mura e dal VI sec , fu bizantina ma solo per 100 anni divenendo indipendente grazie alla nascita di un ducato. Fu solo nel XII sec. che i Normanni conquistarono la città mettendola sotto il Regno di Sicilia (capitale Palermo). Dopo i Normani fu Sveva (cioè tedesca) e poi dal XIII sec. francese (gli Angiò). Dopo i Vespri siciliani che resero la Sicilia sotto gli Aragonesi (Spagnoli) Napoli divenne la capitale del ridotto regno Angioino. Nel XV sec cadde però sotto gli Aragonesi e con essi rimase fino al XVIII sec. quando per la Guerra di Successione Spagnola fu austriaca con i Borboni e fu capitale del Regno delle Due Sicilie. Durante Napoleone questi furono cacciati ma ritornarono con la Retaurazione e rimasero re fino a che Garibaldi non la unì al regno d’Italia. A Napoli operò, fra i tanti artisti, il Petrarca e Giotto e fu sede di una delle prime Università d’Europa.
I suoi cittadini si chiamano anche Partenopei in memoria di una leggenda riguardante una sirena (animale mitologico metà donna e metà uccello, non pesce! Errata concezione medioevale e poi Hollywodiana) di nome Partenope che gettatasi in mare per l’amore di Ulisse e il cui corpo senza vita approdò nei lidi della città. Ovviamente ci sono altre versioni della leggenda.

lunedì 3 febbraio 2014

Un buon album di una buona band



Quest'oggi vi voglio parlare di un gruppo britannico: i Toe Fat che furono attivi dal '69 al  '71 sviluppando un ottimo sound originale e che incisero due soli album. Il primo è questo che porta lo stesso titolo della band (alluce grasso, in italiano) ed è uscito nel 1970. Il complesso è anche abbastanza famoso perché due suoi componenti fecero poi parte degli Uriah Heep. La musica però di questo gruppo non è hard rock come la futura famosa band ma un buon rock con venature progressive suonato molto bene.
Interessante e curiosa la copertina dell'lp.
Voto:   + + + +

sabato 1 febbraio 2014

Polenta funghi e würstel





Premettendo che tutte le ricette che posto le ho prima testate (nella mia bocca) oggi vi voglio proporre una ricetta che penso sia adatta al clima corrente: Polenta (gialla) con würstel e funghi. Se uno vuole penso che possa usare anche quella taragna ma secondo me è adatta ad altre preparazioni. Come fare la polenta penso sia noto in tutta Italia quindi mi soffermo sul condimento.
Ingredienti per 4 persone: 4 etti di polenta, 8 würstel di tipo viennese (vedi foto; ma se ne possono penso usare anche di altri tipi), 2 etti di funghi trifolati (meglio se porcini, se ne trovano al Super anche già pronti in scatola), un po’ di salsa di pomodoro, 1 cipolla dorata tritata, olio e.v.o e sale q.b.
Preparazione: Tagliare a pezzi i würstel e quocerli in acqua bollente per circa 5 minuti. Intanto far soffriggere con l’olio la cipolla e quando essa ha preso colore versare nella padella i funghi (scolati se in scatola).. Fatto questo, unire la salsa di pomodoro e farla cuocere un po’ mentre si regola di sale (io ci metto anche un mezzo cucchiaino di zucchero). Intanto preparare la polenta e quando essa è pronta impiattarla lasciando al centro di ogni piatto uno spazio circolare (presso a poco) in cui va versato il condimento con i funghi e con i würstel.
Vino consigliato: Valtellina  superiore DOCG (è un rosso).con i sottotipi a vostra scelta Sassella, Grumello, Valgella e Inferno.