giovedì 6 febbraio 2014

Napoli e i suoi musei

Piazza del Plebiscito

Vicolo di S.Gregorio Armeno

Scalone d'onore del Palazzo Reale

Chiostro di S.Lucia
Panorama con il Vesuvio

Lo sperone dove sorgeva Palepoli e Penisola Sorrentina e Capri sullo sfondo

La "riga nera" di Spaccanapoli
Struttura sotterranea del Teatro Romano
"Palepoli"  e Castel dell'Ovo

Una galleria ottocentesca
Reggia di Capodimonte

Maschio Angioino
Come si dice “un colpo al cerchio ed uno alla botte” e pertanto se penso di aver soddisfatto la curiosità del buon Christomannos riguardo agli elmi penso oggi di far cosa gradita all’altrettanto buon Edulms che mi ha chiesto di parlare dei musei italiani (solo alcuni ovviamente).
Cosi eccoci a Napoli base da me consigliata sia per le visite nel suo centro storico (patrimonio dell’UNESCO e il più grande d’Europa): alle innumerevoli chiese, ai bei palazzi e piazze ed ai suoi pittoreschi e rumorosi vicoli, da non perdere la gita poi nella Napoli sotterranea ricca di ritrovamenti archeologici fra i quali l’antico teatro dove si esibiva Nerone; sia per escursioni a Sud (grazie alla comoda Transvesuviana) per vedere i favolosi scavi di Pompei, Ercolano, Castellamare di Stabbia (Oplontis), la Penisola Sorrentina con appunto Sorrento e Amalfi; prendere, quando il mare è calmo, un veloce aliscafo e sbarcare su Capri e/o Ischia; oppure, grazie alla Transcumana, vedere Pozzuoli (con il suo enorme anfiteatro, il 3° per grandezza), Baia, Miliscola (nome derivato dal fatto che anticamente c’era una scuola per soldati), Bacoli, Capo Miseno, il lago Averno (in antichità creduto l’entrata degli Inferi), Cuma con l’Antro della Sibilla, i Campi Fregrei ed altro. In città e dintorni non si può fare a meno di assaggiare la sua pizza (qui inventata e sinceramente un’altra cosa che dalle altre parti) sia la classica che la fritta, il polpo in casseruola, l’impepata di cozze, gli spaghetti con la pummarola in c’oppa, il caffe alla napoletana (magari in un caretteristico locale, io andai da Gambrinus in piazza del Plebiscito). Per quanto riguarda i musei della città ovviamente ce ne sono di innumerevoli ma fra tutti quelli che mi sono piaciuti di più sono:  Museo Archeologico (fra i più interessanti al mondo) con reperti provenienti sopratutto da Pompei ed Ercolano, maggiori info qui. Nei pressi del Duomo il Museo del Tesoro di S. Gennaro che da molti esperti è considerato più ricco di quello della Corona Inglese e degli Zar di Russia, info.qui Infine, per non venire troppo a noia, la pinacoteca (con tele anche di Caravaggio) e panoramica sulla porcellana omonima il tutto posto nel panoramico Palazzo di Capodimonte, sontuosa reggia voluta sotto il periodo napoleonico per ospitare prima un fratello di Napoleone come re di Napoli e poi Murat e con la restaurazione i Borboni. Da lì suggestivo panorama sul golfo dato che la reggia è posta alle spalle della città su di una collina, info qui.
Breve storia della città:  
Napoli fu fondata nell’VIII sec a.C. da coloni greci su uno sperone roccioso dominante il mare (alle spalle del Castel dell’Ovo) su abitazioni presistenti (età paleolitica e poi del bronzo). Quando divenne, grazie al suo porto, una delle più ricche polis dela Magna Grecia, l’agglomerato si trasferì sulla piana sottostante (leggermente digradante verso il mare) e fu chiamata Neapolis (città nuova in antitesi con Palepoli la città vecchia). Fu poi romana a partire dal IV sec a.C. e sotto Roma fiorì anche culturalmente (sede della filosfia epicurea) rimanendo però anche meta preferita della villeggiatura dei ricchi dell’Urbe (così come i suoi dintorni); ancora oggi si vede l’impianto urbanistico antico tanto che la via centrale detta Spaccanapoli (quella riga diritta nera nella foto panoramica) ricalca il decumano massimo dell’antica città. Nel 476 d.C. all’attuale Castel dell’Ovo (allora era una villa romana appartenuta anche a Lucullo) fu rinchiuso l’ultimo imperatore romano d’occidente: Romolo Augustolo. Resistette alla incursioni barbariche grazie alle sue mura e dal VI sec , fu bizantina ma solo per 100 anni divenendo indipendente grazie alla nascita di un ducato. Fu solo nel XII sec. che i Normanni conquistarono la città mettendola sotto il Regno di Sicilia (capitale Palermo). Dopo i Normani fu Sveva (cioè tedesca) e poi dal XIII sec. francese (gli Angiò). Dopo i Vespri siciliani che resero la Sicilia sotto gli Aragonesi (Spagnoli) Napoli divenne la capitale del ridotto regno Angioino. Nel XV sec cadde però sotto gli Aragonesi e con essi rimase fino al XVIII sec. quando per la Guerra di Successione Spagnola fu austriaca con i Borboni e fu capitale del Regno delle Due Sicilie. Durante Napoleone questi furono cacciati ma ritornarono con la Retaurazione e rimasero re fino a che Garibaldi non la unì al regno d’Italia. A Napoli operò, fra i tanti artisti, il Petrarca e Giotto e fu sede di una delle prime Università d’Europa.
I suoi cittadini si chiamano anche Partenopei in memoria di una leggenda riguardante una sirena (animale mitologico metà donna e metà uccello, non pesce! Errata concezione medioevale e poi Hollywodiana) di nome Partenope che gettatasi in mare per l’amore di Ulisse e il cui corpo senza vita approdò nei lidi della città. Ovviamente ci sono altre versioni della leggenda.

2 commenti:

Christomannos ha detto...

Però!!! ottime foto di una città splendida. La conosco abbastanza bene in quanto ho fatto il militare (3mesi) a s.Giorgio Cremano poi ho avuto il figlio che ha lavorato a Ravello (costa Amalfitana)per due anni e quindi ho avuto occasione di ritornare.
Quanti ricordi, la Trasnvesuviana, Pompei, la grotta azzurra di Capri ecc..... mamma mia quante cose belle da visitare.
Very very good.
ciao
Ms

edulms ha detto...

Grazie e complimenti per il bel post e le belle foto
Ciao