domenica 28 giugno 2015

Oltrepò Pavese Metodo Classico Docg



Rimanendo sempre nell’ambito della zona vitivinicola dell’Oltrepò Pavese oggi vi voglio parlare della Docg (dal 2007) posta all’interno di essa e che è anche la sua produzione più nota: Oltrepò Pavese Metodo Classico che come avrete senz’altro capito si tratta di uno spumante ottenuto dai “soliti” vitigni internazionali: Pinot Nero (vinificato in bianco o in rosè), Pinot Grigio, Pinot Bianco e Chardonnay. Come per il Franciacorta si ha una maturazione sui lieviti in bottiglia che è di 15 mesi per il Normale e due anni per il Millesimato. La peculiarità è che la “parte del leone” qui la fa il Pinot Nero (minimo il 70%  e nel Rosè e nel Pinot Nero almeno l’85%). Anche in questa Docg si riconoscono le differenze tipo il brut o il dry (ve ne parlai a proposito del Franciacorta). Un’altra peculiarità del Metodo Classico è che ha la dizione Cruasè riferita al rosè da Pinot Nero Metodo Classico. Si tratta di una parola composita da cru (che in francese vuol dire selezione particolare) da a (congiunzione) e rosè. All’interno della Docg si riconoscono queste sottotipologie:
O.P. Metodo Classico (quello che io chiamo “normale”) ha una spuma fine e persistente, bel colore giallo paglierino brillante e intenso, odori eleganti, di lieviti, ampi, intensi e persistenti che possono ricordare anche il frumento e il formaggio Grana. Sapore sapido, fresco, armonico, intenso e persistente. E’vino da aperitivi, crostacei, antipasti e primi piatti in “bianco”, va ben pure con il Grana Padano e il Parmigiano Reggiano (entrambi Dop). Gradazione minima 11,5.
O.P. Metodo Classico Rosè ha anch’esso una bella spuma; un colore rosa acceso intenso; profumi gentili, fini, persistenti, con note fruttate e floreali; in bocca è sapido, di un certo corpo (dato anche dai leggeri tannini), asciutto, elegante., intenso e persistente. Va bene con insaccati regionali a pasta grassa, primi anche al sugo così come secondi (anche di carne tipo il maiale) e con un bel condimento. Gradazione minima 11,5.
O.P. Metodo Classico Pinot Nero (ma vinificato in bianco) Perlage fine e persistente; colore giallo paglierino a volte con riflessi aranciati; profumi eleganti, ampi, intensi e persistenti con note particolari (tipiche del Pinot Nero) e sentori di lieviti; al gusto è intenso e persistente, armonico, fresco, sapido e di buona struttura. Si presta ad abbinamenti con crudità di mare, primi importanti come il risotto (in bianco detto allo “champagne, magari con il tartufo), secondi di pesce (importanti), ostriche. Gradazione minima 12 gradi.
O.P. Metodo Classico Pinot Nero Rosè (detto anche “Cruasè” in zone particolari) Ha una spuma fine e persistente; un color rosa vivo; profumi intensi e persistenti, ampi, eleganti, floreali e particolari; sapore sapido, di buona struttura (anche qui tannini appena accennati), fresco, intenso e persistente che lascia la bocca “pulita”. E’ indicato anche a secondi importanti (se si amano le “bollicine”), al caviale, al prosciutto e allo speck. Ha una gradazione minima di 12 gradi.
Attenzione a non confondere questa Docg con le varie Doc di spumante e di frizzante (anche con gli stessi nomi) presenti nell’Oltrepò Pavese. Questi non si prestano a invecchiamento, vengono prodotti in autoclave (o metodo charmat) per estrarre i profumi primari e secondari (mentre i terziari sono per il Metodo Classico), sono pronti in meno di un anno e sono meno complessi e anche meno intensi e persistenti rispetto ai “cugini” e ovviamente devono costare meno (anche perché sono un’altra cosa, ma ve ne parlerò la prossima volta). Ciò non vuol dire che siano da disprezzare, ci mancherebbe!

3 commenti:

Christomannos ha detto...

Come spumante ho preso alcune bottiglie da Pinot nero metodo Charmat con gradazione alcoolica 12,5% vol. ed alcune Cruasè.
Non le ho ancora assaggiate. Ti saprò dire.

ciao
Ms

Il Centurione ha detto...

Caro Chris, ciao. Attenzione! Il metodo Charmat (o autoclave) non è una docg ma "solo" una doc e non si presta ad invecchiamento. Ne parlerò nel prossimo post sull'Oltrepò. Ciò non vuol dire che non sia buono. Il Cruasè è una docg (come dico nel post)e si presta a un moderato invecchiamento. Cin! Cin!

Christomannos ha detto...

cin cin :-)