giovedì 1 ottobre 2015

Teroldego Rotaliano Doc


La Piana Rotaliana
Un filare a pergola trentina a Mezzolombardo
Uva Teroldego

L’amico Chris (alias Quaterpass, alias Mario) mi scrisse di essere stato a visitare ed aver acquistato birre presso la Birreria Del Bosco (artigianale) in quel di San Michele All’Adige (Trentino) e forse questo anche grazie al mio post al riguardo. So che spesso si trova da quelle bande e mi permetto di consigliarli pure un buon vino rosso prodotto da quelle parti: il Teroldego Rotaliano Doc. derivato da uve omonime in purezza. Sebbene sia il Trentino come l’Alto Adige è terra da grandi bianchi, si possono trovare anche interessanti rossi. Questo in particolare viene prodotto nella Piana Rotaliana (e relative prime propaggini montuose) nei comuni di S. Michele, Mezzolombardo e Mezzacorona che di certo l’amico attraversa per recarsi in Val Di Non. Lì le cantine aperte non mancano… Il nome Teroldego sembrerebbe derivare dal tedesco: Tiroler Gold ovvero oro del Tirolo. Comunque sia è un bel vino dal colore rosso rubino che si carica con gli anni e l’invecchiamento, più in là assume un colorito “mattone”. Se ne produce anche una Riserva (con 24 mesi d’invecchiamento) e un tipo detto Superiore (con almeno 12,5 gradi minimi), questi due sono quelli che preferisco. Ha profumi tipici (e più accentuati nella Riserva e in quello Superiore), ampio, intenso e persistente, fruttato di frutti rossi. In bocca è asciutto, giustamente tannico, con retrogusto leggermente amarognolo, di un certo corpo. Nella versione normale è vino da tutto pasto mentre per la Riserva e per quello Superiore è da secondi di carne tipici della regione (penso al capriolo in salmì con polenta), affettati di cacciagione e per accompagnare un primo tipico come il risotto al Teroldego. Si produce dalle stesse uve anche un Rosè (detto in tedesco Kretzer)  che è di un rosa tendente al granato. Meno intenso e profumato del rosso ma più “gentile” e con gradazione inferiore, è l’ideale con formaggi di malga e lo speck.

1 commento:

Christomannos ha detto...

anche questo vino lo conosco da tempo in quanto quando vado dagli amici della Val di Non e attraverso la piana Rotaliana durante i tanti pranzi e cene abbiamo sorseggiato a Teroldego.
Come al solito ottimo post.

grazie
Ms