sabato 25 ottobre 2014

Il Carema

Carema
Una collina vitata
Le vigne
Parliamo quest’oggi di un altro ottimo vino rosso piemontese il Carema. Esso viene prodotto nel circondario del piccolo paese omonimo posto al confine con la Val D’Aosta (è sotto all’angolo sud-est di essa), non so se adesso fa parte della provincia di Torino o di Ivrea. Poco importa, quello che a noi interessa è che viene coltivato in terrazze dalle caratteristiche pergole e prodotto dal “solito” vitigno Nebbiolo (quello che da anche il Barolo e il Barbaresco per intenderci) per non meno dell’85% ed eventualmente il restante con l’aggiunta di altre uve a bacca rossa. Deve essere affinato per 36 mesi di cui in botte (di legno) per non meno di 24. La Riserva ha altri 12 mesi in più di cui almeno 30 in botte. Come sempre accade è il particolare terreno che lo rende caratteristico dagli altri Nebbioli (in Francia dicono terroir) così si presenta di un bel colore rosso rubino con riflessi granati, odore ampio, intenso e persistente, etereo (nella riserva), elegante, speziato e con un caratteristico profumo di rosa macerata. Anche in bocca le sensazioni sono ottime: alcolico, di corpo, caldo e vellutato, morbido, intenso e persistente. Gli abbinamenti sono per i piatti sia valdostani che della cucina piemontese (penso ai famosi bolliti), alle carni rosse e alla selvaggina da pelo; ottimo anche con i formaggi a pasta dura e stagionati. 
Come arrivarci

3 commenti:

edulms ha detto...

Cin Cin ;-)

Christomannos ha detto...

Mai sentito questo vino.
certo che sei una enciclopedia dei vini!!!
ciao
Ms

Il Centurione ha detto...

Visto che fra le altre cose sono anche sommelier un po' ne conosco e ne ho assaggiati. Il Carema èfra i miei preferiti.