mercoledì 9 luglio 2008

I Pretoriani

Così per continuare questo breve viaggio sulle milizie imperiali nell'antica Roma; quest'oggi vi volevo parlare della Guardia Pretoriana, istituita da Augusto nel 27 d.C. su imitazione delle guardie personali dei generali della tarda Repubblica. Fu poi Tiberio che costruì per essa i Castra Praetoria (specie di caserme, inizialmente poste fuori Roma ma poi dentro a contatto con le mure Aureliane); detta guardia era in pratica una legione formata da 10 coorti. I Pretoriani erano comandati dal Prefectus Praetorio, di rango equestre. Solitamente entravano a fare parte di questo corpo solo soldati scelti e valorosi oppure ufficiali ma sempre provenienti dalla Provincia Italia. Da semplice guardia all'Imperatore la Legione Pretoriana diventò anche la guardia (o se preferite polizia) di Roma insieme alle Cohortes Urbanae ed ai Vigiles (di cui parlerò), e negli ultimi anni dell'Impero "strumento politico assai persuasivo". Non sempre furono fedelissimi al monarca di turno e spesso entrarono nelle congiure di Palazzo. Sotto Traiano furono istituiti gli Equites Singulares, ossia la cavalleria personale dell'Imperatore (che gli faceva da scorta nei campi di battaglia), forti inizialmente di 500 e poi di 1000 uomini erano comandati da un tribuno, ed erano suddivisi in turmae come gli altri cavalieri (la foto è ultima in basso da un rilievo marmoreo). Quelli a piedi, i Pretoriani, come ho sopra detto erano suddivisi in coorti (cohortes di 500 uomini ciascuna) di cui ogni coorte era comandata da un tribuno militare. Inoltre uno o due manipoli (2 coorti) comandati da un centurione detto Trecenarius formavano la guardia d'onore dell'Imperatore ed erano quelli che montavano la guardia a Palazzo. Le Coorti Pretoriane furono sciolte da Costantino il Grande poiché gli si opposero nella battaglia di Ponte Milvio a Roma durante lo scontro con Massenzio per il controllo dell'Impero. Quando montavano la guardia od erano di servizio in Roma di solito erano armati di lancia e gladio non sempre con elmo e corazza. Durante le campagne militari dell'imperatore avevano un armamento più pesante e consono (foto in alto, la prima in assetto da guerra, la seconda come guardia d'onore al Palazzo). Il colore dominante (del pennacchio e degli scudi) era il blu anche per contrapporsi al rosso dei legionari. Esisteva anche un alta uniforme per le cerimonie particolari come da rilievo marmoreo pervenutoci (foto qui a lato dx). Ovviamente avevano anche una loro insegna. (foto qui sotto).

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