giovedì 5 febbraio 2015

L'Ortrugo doc

Viti di Ortrugo
Zona Produzione Ortrugo Doc
Da qualche lustro ho incominciato ad apprezzare, come vino bianco da tavola (ma non solo), il Colli Piacentini Ortrugo Doc. Del resto decenni fa era usato solo come vino da taglio ed è relativamente poco che si produce in purezza dal vitigno omonimo (solo italiano!). Esistono 3 tipologie: fermo, frizzante (che è quello che preferisco) e spumante. Come ormai sapete la differenza fra frizzante e spumante sta nella pressione all’interno della bottiglia e quindi anche in quanta anidride carbonica c’è (essa è, normalmente, un prodotto naturale della fermentazione delle uve). Alla vista si presenta di un bel colore giallo paglierino chiaro con riflessi verdognoli (specie se giovane), buona spuma (meno nel frizzante, ovvio) e discreta trasparenza. Al naso ha profumi delicati e con sentori erbacei e floreali, non particolarmente intensi ma eleganti. In bocca ha una buona acidità mitigata da un discreto tasso alcolico (siamo sugli 11%) e un retrogusto vagamente amarognolo che aumenta (ma di pochissimo) nelle tipologie frizzante e spumante. Il tutto con una discreta intensità e persistenza. Insomma non un vino impegnativo ma neppure “comune”. Oltre che da pasto si accompagna bene con piatti a base di pesce di fiume, antipasti di mare, le famose crespelle e tortelli di zucca e come vino da aperitivo. Il suo contraltare rosso è il Gutturnio (ve ne parlerò). Tra l’altro la sua zona di produzione (vedi mappa) è anche un bel luogo da visitare con interessanti posti come Castel D’Arquato, Bobbio e la vicina città romana di Velleia (anche di questi ve ne parlerò).

1 commento:

edulms ha detto...

Che bello post.... aspettiamo ancora per quello che ancora ci parlerai.
Ciao