mercoledì 4 febbraio 2015

Uno Zappa "d'antan"



Continuando sulla falsa riga di precedenti album anche questo, Joe’s XMASage (è proprio scritto così) ci propone l’ascolto del primissimo Frank Zappa. Infatti tutte le canzoni contenute in esso furono registrate nel remoto 1963 e qui riproposte (rimasterizzate) nel 2005. Quello che non capisco è il “vizietto” di offrirci (vedi il primo brano, ma purtroppo anche altri) tediosi pezzi colloquiali che forse ci possono aiutare a capire lo slang ma che lasciano il tempo che trovano. Per il resto, musicalmente parlando, essendo lo Zappa dei primordi, il disco ci propone la sua versione primordiale: un rock & roll sì dissacrante ma non particolarmente innovativo a parte un corto pezzo: The Moon Will Never Be The Same e la successiva mini-suite. Insomma un album utile per capire l’evoluzione musicale del grande Frank ma nulla di più.

2 commenti:

Christomannos ha detto...

Certo che hai proprio una grande passione per Zappa!!! Probabilmente tu non mi capirai ma ho provato ad ascoltare qualche album che hai proposto e sinceramente non riesco a digerirlo. La musica è sicuramente una musica di qualità (per quello che ne possa capire io) ma non riesco comunque a creare quel feeling che ho per esempio con i Pink Floyd, con Jethro Tull ecc..... ciao
Ms

Il Centurione ha detto...

Beh sì... ma così voglio dare ai miei lettori l'opportunità (prima di acquistare dei cd) di ascoltarlo prima e trarne le conseguenze. Del resto, data la sua vasta discografia, non tutti gli album sono all'altezza. Personalmente preferisco: Hot Rats, Uncle Meat, Waka Jawaka,The Grand Wazoo, Overnite Sensation, Apostrophe e Sheik Yerbouti. Ciao.