Raggiungibile in auto facilmente: dall’autostrada A4, uscita Sesto San Giovanni, prendere la statale 36 per Lecco; uscita Carate Brianza, alla rotonda seconda a destra su strada locale; giunti alla cappelletta prendere la strada di sinistra, indi al primo semaforo a sinistra e, oltrepassato il ponte sul fiume Lambro, dopo pochi metri comodo parcheggio.
Agliate era certamente prima un villaggio palafitticolo degli Orobii sul lago formato dal fiume Lambro(in parte poi scomparso), poi divenne gallo/celtico ed infine romano con "villae" sparse nei dintorni. Verso la fine dell'impero romano di occidente, grazie soprattutto all’azione missionaria di sant’Ambrogio ad Agliate sorge una piccola chiesa destinata a diventare “Capopieve” in base alla divisione ecclesiastica di quegli anni; solo in questa chiesa si poteva amministrare il battesimo.Tra IX e XI secolo, si fondano la basilica e il battistero di Agliate: una comunità di canonici predicava giornalmente la fede nel rispetto assoluto del voto di povertà, ospitalità ed attività contemplativa. All’inizio del secondo millennio, un periodo abbastanza tranquillo permise il riabbellimento della basilica; sospeso poco dopo probabilmente per mancanza di mezzi. Oggi la basilica si presenta con una facciata a salienti interrotti che rivela la tripartizione interna della chiesa. L’interno presenta uno schema a tre navate absidale, senza transetto né tiburio; le navate, coperte da legno a vista, sono separate da due file di sette colonne piuttosto basse; alcuni capitelli sono costruiti con materiale di reimpiego. Sotto il presbiterio e l’abside centrale si trova la cripta a tre navate e quattro campate, del tipo cosiddetto "ad oratorio" che si diffuse in tutta la Val Padana tra il X e l’inizio del XI secolo. La chiesa doveva essere interamente affrescata; il restauro del 1985-86 ha tentato di recuperare l’aspetto originale degli affreschi rimasti, che erano stati ridipinti durante il restauro di fine 800. Accanto alla chiesa si trovano il battistero e un edificio medievale con i muri rinforzati a barbacane. Il battistero presenta la soluzione, unica nel suo genere, della pianta a nove lati due dei quali compresi nell’abside. Il materiale costruttivo è simile a quello della basilica, con alternanza di tratti a spina di pesce e di grossi conci. La datazione del battistero va collocata in un'epoca di poco successiva alla costruzione della chiesa, all’inizio dell’XI secolo. Insomma un ennesimo e quasi sconosciuto ai più capolavoro romanico di questa Italia.