venerdì 11 aprile 2008

Mediolanum/Milano (3° parte)

Come tutti sanno gli storici fanno terminare l'Impero Romano di Occidente nel V sec con la deposizione di Romolo Augustolo e l'inizio così del basso medioevo. Ma torniamo un po' indietro, agli inizi del 400 d.C l'imperatore Onorio, causa i goti di Alarico, trasferì la capitale dell'impero romano da Mediolanum a Ravenna (più difendibile); da ciò derivò un lento declino della città menighina. In quegl'anni subì il saccheggio dei Goti (407) e di Attila (452), nel 489 e 494 dei Burgundi; fino ad entrare nel regno goto di Teodorico nel 493 e sotto di lui ha una breve pace con importanti ristrutturazioni di monumenti. Nel 533 però causa guerra goto/bizantina viene assediata dal re goto Vitige e distrutta. Entrata quindi nell'impero romano di oriente (quello detto bizantino) fu restaurata da Narsete nel 539. All'epoca la città, a causa anche delle pestilenze tremende, era ridotta a poco più che un villaggio. Ma la tregua fu breve perché nel 569 Alboino re dei Longobardi la occupò ponendo la sua corte però a Pavia, impoverendo così di più la città. Mediolanum fu affidata ad un duca che pose la sua corte (Curs Ducis) nell'attuale piazza Cordusio (appunto). I Longobardi si fusero poi con la popolazione locale (già goto/romana) e per una sua ripresa bisogna aspettare fino al IX sec dopo che i Franchi grazie a Carlo Magno subentrarono nel 774 ai Longobardi. Nell'anno 1000 Milano (ormai si chiama volgarmente così) è in fase espansiva fino ad essere una delle principali città del Nord Italia. Subì però ancora un assedio e relativa distruzione ad opera di Federico I (il Barbarossa) Imperatore del Sacro Romano Impero nel 1161 ( a questo proposito vedere la mappa del 1158 in alto, in cui si riconoscono ancora vestigie romane superstiti). Dal 1277 fu sotto il dominio dei Visconti e dal 1450 degli Sforza a cui si deve l'omonimo castello (foto a lato). Dagli inizi del secondo millennio si ebbe in città un rifiorire dell'arte, della cultura e dell'edilizia sia pubblica che religiosa. Per esempio giova qui ricordare che gli Sforza riuscirono ad attrarre a Milano personalità come Leonardo da Vinci, il quale riprogettò e migliorò la funzione dei navigli e dipinse l'Ultima Cena (Cenacolo Vinciano, che si trova nel refettorio del Convento di Santa Maria delle Grazie, giusto a Milano), e Bramante. Dal 1535 Milano entra a far parte del regno spagnolo di Carlo V. Poi nel 1706 passa sotto gli Austriaci. Ricordiamo che Napoleone si incoronò "re d'Italia" in duomo con la corona ferrea (poi custodita a Monza) ed infine che nel 1859, in seguito alla seconda guerra d'Indipendenza, passò a far parte del Regno di Sardegna, trasformatosi nel 1861 nel Regno d'Italia.

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