sabato 19 aprile 2008

Flotta romana ai tempi dei Cesari

Oggi siamo abituati a sentire parlare di incrociatori, portaerei, dragamine, caccia e fregate, ma la tempo dei Cesari come era la flotta romana militare? I Romani, inizialmente agricoltori e pastori, furono indotti alla pratica della navigazione dopo la guerra contro i Cartaginesi. Il punto di forza dei Romani stava nella tattica di guerra che consisteva nell’abbordaggio; applicavano alle navi una passerella (corvo) munita di un rostro. Il rostro perforava così il pontile della nave nemica, costituendo una sorta di ponte d’arrembaggio. L’arma per eccellenza della marina antica era lo sperone, usata per evitare la fuga delle navi nemiche e per affondarle nel caso dopo lo speronamento. I principali porti della copiosa flotta militare romana erano disloccati uno nell'Adriatico (nell'odierna Classe vicino a Ravenna, a proposito flotta in latino era "classis") e l'altro vicino a Napoli a Miseno (dove ancora c'è oggi una spiaggia Miliscola, nome derivato da Miles Schola, scuola di militari). Nei porti dovevano ormeggiare le cosìddette naves longae, navi da guerra di forma stretta e allungata che contavano da due a cinque remi (solo in età tarda tutte le navi da guerra assunsero il nome di liburnae). La classificazione delle navi si basava sul numero di remi o di rematori. Nella triremi, rematori e remi erano disposti lungo i lati della nave su tre ordini sovrapposti(vedi disegno sotto).
Nelle quadriremi e quinqueremi la disposizione cambiava; in generale gli ordini erano di due o tre e ciascun remo era manovrato da più rematori.(vedi disegno sotto, nell'ordine)Le navi erano generalmente dotate di una sola grande vela quadrata che, in caso di battaglia, veniva ammainata per non creare intralci ai manovratori e ai combattenti. Anche gli alberi venivano smontati durante il combattimento. I Romani davano alle navi nomi di importanti divinità per scongiurare i tanti pericoli del mare. I marinai, classiarii, erano i componenti dell’equipaggio in termini generici; avevano però ognuno una funzione specifica, per amministrare la nave nel miglior modo possibile. Le competenze su ogni nave erano: gubernatores (timonieri), proretae (indicatori di rotta), pausarii (scandivano il ritmo della remata), nauphilaces (incaricati della manutenzione della nave), fabrii (carpentieri), dolabrarii (maestri d’ascia), coronarii (confezionavano corone per inghirlandare le navi), infine suonatori di corni, tube che davano il via alle battaglie o segnalazioni, o ordini. Vi erano poi le figure che impartivano i comandi o che imponevano disciplina, ovvero i centuriones. Le navi erano comandate da tetrarchi e navarchi. Erano presenti anche medici e scribi che percepivano uno stipendio doppio per l’eccezionalità dell’incarico. L’abbigliamento dei marinai della flotta romana doveva essere funzionale, per non intralciare i movimenti; la veste era una tunica corta, al ginocchio, su cui veniva indossata una sorta di mantello che copriva le braccia senza però impedire i movimenti. Le calzature variavano in base all’incarico assegnato ai marinai: potevano essere completamente chiuse, oppure a sandalo. Anche i classiarii erano provvisti di armi personali di piccole dimensioni: spade o pugnali che venivano infilati nelle cinture, ai fianchi. Sotto stele rinvenuta a Classe di un classario (databile entro la metà del I secolo d.C.) nella sua uniforme (si riconoscono: la lorica a maglie, un "pilum",un gladio)

2 commenti:

Ellaguru ha detto...

ciao Ummagamma
da vecchio lettore dei demusicalterque(come, non lo conoscete? ahiahiahiahiahia...male,male...)quale sono, vorrei contribuire alla discussione post elettorale di cui si é parlato qualche post fa e nei cui commenti ho letto qualche linea di troppo sulla questione della sicurezza.
Io abito in francia da qualche anno. A parte che "i cugini" non hanno ancora digerito la finale di berlino, ma vabbé, colgo l'occassione per parlarvi di cio' che succede qui.
nel 2002,sembra preistoria, la campagna per le presidenziali, vinta da chirac, fu condatta soprattutto dalla destra(c'era le pen che arrivoo' addirittura al 16%)parlando quasi solo di sicurezza,sicurezza,sicurezza...risultato:i socialisti(la sinistra chic)capitanati da jospin,furono eliminati al primo turno e i francesi furono costretti a votare chirac per non far vincere le pen...nel 2005, lo si sa, ci fu la rivolta delle periferie, dove, soprattutto gente nata in francia ma di origine(generalizzo)del magrheb scese in strada a sfasciare tutto proprio per protestare contro il governo chirac(con allora sarkozy agli interni)per il non concreto riconoscimento della cittadinanza degli stessi...in pratica i nati in francia , sono uffiacialmente "francesi",ma nella concretezza pochi li assumono a lavorare...
...la sinistra francese, a so tempo, commise l'errore di seguire il discorso sulla sicurezza proposto e denunciato dalla destra senza tuttavia proporre altri programmi validi o alternativi...
non so se le periferie italiane iniziano a somigliare un po' di piu' a quelle francesi del 2002, i flussi migratori non sono esattamente gli stessi, ma
spero che non ci caschino pure in italia con i discorsi ESCLUSIVAMENTE sulla sicurezza.

Il Centurione ha detto...

Mahh... sarà che forse vivo in un'isola felice, sarà che tutta sta' sicurezza non la capisco, sarà quello che volete ma a me un'Italia con tanta polizia occhiuta non mi piace. Forse avrò la sindrome da Grande Fratello (quello di Orwell è ovvio) ma controllo su controlli al solo nominarli mi viene l'orticaria. Un esempio: si faceva tanto parlare di sicurezza stradale (ricordate??) così oggi ci puppiamo la patente a punti (buona solo per ingrassare le autoscuole) ed i vigili che "controllano" la velocità ( a parole) ma che invece sono pronti a fregarti se vai qualche km più veloce in barba alla prevenzione; poi le strade fanno sempre schifo ed i guardrail sono sempre le solite "ghigliottine" per le 2 ruote.