Nel 2015 si terrà a Milano l'Expo Universale (che ogni 5 anni viene assegnata ad una città importante) ; ricordiamo che detto avvenimento ebbe un lontano inizio: Londra 1756 sponsorizzata dalla Società delle Arti Inglesi, proseguì poi a Parigi nel 1798 per poi divenire itinerante nel mondo. Famosa è quella del 1867 a Parigi con la costruzione della Torre Eiffel; quella che si doveva tenere negli anni '40 a Roma (per cui fu edificata l'odierna E.U.R.) ma che causa guerra non si fece; quella di Bruxelles nel '58 (con l'Atomium); quella di Montreal nel 1967; quella di Siviglia nel 1992 insieme con Genova (per le Colombiadi). I nostri politici (di tutti gli schieramenti), anche perché sotto elezioni, "gonfiano il petto" di onor patrio sperticandosi negli elogi reciproci. Sarà poi una buona cosa per Milano , la Lombardia e l'Italia in generale? Le teorie sono due, quella dei fautori dice:
"Con l’assegnazione dell’esposizione universale si apre per Milano e per l’Italia una cascata di benefici: in base ad una ricerca effettuata dalla Camera di Commercio di Milano ci saranno oltre 20 miliardi di euro di investimenti, più di 29 milioni di visitatori e almeno 44 miliardi di euro di fatturato in più per le imprese milanesi - cioè un incremento medio del giro d'affari di circa il 10%.A beneficiare dell'Expo ci sarebbe poi l'agricoltura (15,5%), seguono il settore immobiliare (15,1%) e quello delle costruzioni (13,5%). In valore assoluto, però, è il commercio che si attende il gettito maggiore, con un aumento del fatturato di 14,5 miliardi, quasi 12 miliardi il manifatturiero, oltre 8 miliardi i servizi alle imprese, quasi 4 miliardi le costruzioni, 3,5 miliardi l'immobiliare. Enorme, il ritorno di immagine per il Made in Italy e tutto ciò che è italiano, a partire dall'enogastronomia e per tutti i settori che vengono associati alla città come moda e design.Risultati positivi per il turismo, grazie ai servizi che i mass media di tutti il mondo realizzerebbero su Milano e sull'Italia."
L'altra campana più o meno così sentenzia:
"L'unico nostro coinvolgimento consisterà nel dover pagare di tasca nostra le cementificazioni, i grattacieli, le indispensabili "arterie", i 530 mila metri quadri di parcheggi. Non solo. Pagheremo tutte le revisioni dei costi, che lieviteranno fino a quadruplicarsi, pagheremo le bustarelle, le corruzioni, il cemento e il calcestruzzo della mafia, gli espropri, le campagne elettorali degli amministratori locali. Pagheremo la manutenzione di edifici fatiscenti già nel 2016, le commissioni di liquidazione, le richieste di risarcimenti, i magistrati che indagheranno ed i poliziotti che intercetteranno. Pagheremo anche in termini di parchi distrutti, di falde inquinate, di rifiuti buttati chissà dove, di verde pubblico che scompare, di terre strappate all'agricoltura. I più fortunati faranno le hostess e i centralinisti precari a 700 auro al mese, per tutto il 2015. Poi, a casa. Questi sono i "posti di lavoro" che offrirà l'ennesimo scempio all'italiana. I posti di lavoro sono 70 mila. 20 miliardi diviso 70 mila fa = 285 mila euro a cranio. Forse sarebbe meglio fare un assegnuccio a questi lavoratori, sistemarli per un bel pezzo, e risparmiarci lo scempio di Milano".
Chissà perché un uccellino mi suggerisce come probabile la seconda tesi, per altro già sperimentata negli anni passati (leggete per esempio i Mondiali di Calcio '90)...
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