C'è chi fa risalire i prodromi di questa festività cristiana (sempre in bilico fra il sacro ed il profano) addirittura agli antichi Egizi, che più di 4000 anni fa, svolgevano festini in onore della dea Iside. Di sicuro gli antichi Greci in onore di Bacco e per festeggiare l'imminente fine dell'inverno e l'avvento della primavera, si davano a riti e sagre in onore del dio del vino con le "Grandi dionisiache" dal tono particolarmente orgiastico, in cui i partecipanti si "mascheravano" o da ninfe o da fauni. Poi vennero i Romani con i loro Saturnali e Lupercali, che inizialmente della durata di tre giorni, andarono poi allungandosi per un lungo periodo corrispondente oggi alle festività natalizie. Durante quei giorni vi era la sospensione delle leggi e delle norme che regolavano allora i rapporti umani e sociali: i servi (per gioco) diventavano padroni ed i padroni servi; da cui l'espressione latina "semel in anno licet insanire", una volta sola all'anno è lecito impazzire. Con l'avvento del Cristianesimo e partendo da queste basi, vi fu da parte della Chiesa una certa tolleranza a queste tradizioni popolari; anche perché furono posticipate a Gennaio e Febbraio come festività prima della Quaresima (o meglio del "mercoledì delle ceneri"), momento in cui e per quaranta giorni, per penitenza, non si doveva mangiare più carne. Di qui il termine Carnevale: dal latino "carnem levare", cioè togliere la carne ovvero il banchetto di abolizione della carne che si teneva subito prima del periodo di astinenza (il mercoledì dopo appunto), poi tramutato nel volgare carne-vale o carnasciale. Sia in Italia che in Brasile si svolgono oggi i più famosi Carnevali: quello di Venezia, di Viareggio (foto in alto), di Putignano (il più antico d'Europa, foto a sx), di Ivrea (a dx) e di Rio De Janeiro (foto sotto) di sicuro il più sexy! Buon Carnevale a tutti!!!!!
lunedì 4 febbraio 2008
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