Oggi vi parlo di un tipo di pesca usato per lo più dai "garisti" nata in Francia, caratterizzata dall’uso di una canna fissa molto lunga con azione da punta, sulla quale si applica un elastico che ammortizza gli strattoni e le sfuriate delle prede, consentendo di utilizzare monofili molto leggeri: La Roubaisienne. Tecnicamente si usa una canna ad innesti di lunghezza variabile intorno ai 14m (o anche meno); nel momento che si è allamato un pesce si sfilano i 2 o 3/4 della canna e con il restante, aiutati anche dall'elastico, si recupera la preda come con una normale canna fissa (quella senza mulinello). L’essenziale per poter praticare liberamente questo tipo di pesca è lo spazio che ogni pescatore deve avere. La peculiarità è quella di poter fare la nostra azione di pesca esattamente e sempre nello stesso posto dove, preventivamente, avevamo pasturato; calando dall'alto la lenza senza dover lanciare il tutto e senza preoccuparci della lunghezza della lenza, in quanto, in fase di recupero, andremo a togliere i pezzi della canna in più fino ad arrivare a quasi la lunghezza della montatura. Purtroppo questa tecnica richiede una pesca statica e per poter sfruttare a pieno le caratteristiche della nostra canna, bisogna disporre di spazi ampi alle nostre spalle (per far scivolare indietro il fusto della roubaisienne in fase di recupero o di cambio dell’esca) ed al di sopra di noi , visto che stiamo utilizzando canne molto lunghe. Non è possibile praticare ovunque questa tecnica, il luogo va ricercato e molto spesso non si trovano le condizioni adatte, tale tipo di pesca è improponibile sulle sponde basse di fiumi e laghi o in tratti d’acqua a forte corrente. Come già detto con questo particolare tipo di canna, e soprattutto con questo elastico si possono montare monofili diretti molto leggeri. Le misure variano da un 0.14 - 0.16 massimo a un sottilissimo 0.10 per le situazioni più critiche. I galleggianti più usati sono quelli di carico inferiore ad 1 grammo per i laghetti sportivi e ad 1.5 grammi massimo per i corsi d’acqua. Anche questo deve essere scelto con cura, deve infatti risultare visibile (nonostante le ridotte dimensioni) e pronto ad affondare ad ogni mangiata. E’ infine importante, prima di iniziare la sessione di pesca assicurarsi della profondità del fondo per capire a che livello stazionano le prede che vogliamo insidiare. Qui sotto in ordine : elastici (da attaccarsi fra la canna e la lenza), alcuni galleggianti, un panchetto con rulli per far scorrere la canna. Buon divertimento!
martedì 19 febbraio 2008
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