venerdì 1 febbraio 2008

Stadi e Circhi

Forse non molti sanno la differenza, nell'antichità, fra lo stadio (stadium) ed il circo (circus). Lo stadio nell'antica Grecia (stadion, foto in alto) era quel rettangolo dove avvenivano i giochi atletici (per esempio quelli olimpici) ed era lungo circa 180/200 metri. Al tempo di Roma antica la lunghezza era standarizzata a 200 metri. Il circo era invece quel luogo dotato di "spina" centrale (in pratica un doppio stadio) dove avvenivano le corse dei cavalli con i carri (le bighe e quadrighe) o senza. Nella Roma dei Cesari il più famoso stadio era quello di Domiziano , eretto nel '85 DC con una capacità di ben 30.000 spettatori ed una misura esterna di 285 metri per 106 ed era usato solamente ed esclusivamente per le gare di atletica, mancava dei Carceres (i cancelli da dove uscivano i cavalli) e veniva allagato d'estate per creare un'oasi di fresco. Con i secoli andò trasformandosi prima nel medioevo in un circo (Circus Agonalis, stampa in alto) per gare ippiche (fu costruita una spina centrale con obelisco proveniente dal Circo di Massenzio) e poi in una piazza anche per gare (sia di cavalli che non) da cui il nome di Piazza in Agone. Nel periodo barocco detta piazza fu trasformata, costruendo sopra le vecchie strutture dello stadio, nella bellissima e famosissima Piazza Navona.I circhi invece, come ho detto, erano riservati per lo più alle gare ippiche.
Il più grande e famoso del mondo antico era a Roma tra il Palatino (e quindi sotto i palazzi imperiali) e l'Aventino ed era il Circo Massimo, di cui oggi rimane la cavea e poco altro (foto sopra). Inizialmente, sotto i Re, aveva una struttura in legno; da Augusto in poi furoni fatti gli spalti in muratura e l'obelisco centrale, sotto Traiano fu poi arricchito di statue e marmi; misurava 621 metri di lunghezza per 118 di larghezza e poteva contenere ben 250/300 mila spettatori. Oltre che le corse dei carri vi si svolgevano le naumachiae (battaglie navali): l'arena del Circo Massimo veniva inondata con le acque del Tevere e venivano simulati combattimenti navali (navalia proelia) durante i quali due opposte squadre (composte da gladiatori o da prigionieri di guerra condannati a morte) si combattevano ferocemente. I dodici "carceres", la struttura di partenza che si trovava sul lato corto rettilineo verso il Tevere, erano disposti obliquamente per permettere l'allineamento alla partenza ed erano dotati di un meccanismo che ne permetteva l'apertura simultanea. Altri circhi furono edificati dagli imperatori nell'Urbe: il Circo di Massenzio (vedi sopra le "carceres"), probabilmente mai utilizzato ma giuntoci in ottime condizioni, situato nei pressi del Appia Antica e della Tomba di Cecilia Metella; il Circo di Nerone, la cui costruzione iniziò però sotto l'imperatore Caligola, era situato nell'area dove oggi sorge la basilica di San Pietro (vedi mappa a lato); il Circo Variano, la cui maggior parte dei resti sono di recente scoperta, fu edificato da Settimio Severo nella sua villa nei pressi di Porta Maggiore; il Circo Flaminio (vedi sotto), costruito nel 221 a.C. circa da Gaio Flaminio Nepote e successivamente distrutto per permettere la costruzione del Teatro di Marcello.

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