venerdì 15 febbraio 2008

Sugli Inglesismi

Sinceramente non so se anche nelle altre nazioni di ceppo neolatino (Francia, Spagna, Portogallo , per esempio) succede quello che avviene qui in Italia: un uso smodato e tante volte improprio dell'Inglese da parte della stampa e di certi commentatori, non dimenticando artisti (mi riferisco ai gruppi musicali, per lo più), che amanti di esterofilia, si cimentano in improbabili canzoni usando al lingua di Keats. Questa mia esternazione non è certo contro quel popolo e la sua cultura (che rispetto ed ammiro) bensì contro un certo "modus pensandi" di certi individui che si arrogano anche la figura di opinionisti. Facciamo un esempio: la parola media (riferita ai giornali e tv) è chiaramente di origine latina (in medio stat virtus) ed è il plurale di medium, bene come lo pronunciano...midia...! Per non parlare poi di tutti quegl'altri termini da ticket a welfare buttati li tanto per fare confusione e che facilmente si può trovare il corrispettivo in Italiano. Ma questi signori lo sanno che il 60% delle parole inglesi hanno origine dalla lingua di Cicerone? Qualche esempio: street (strada) deriva dal latino stratum/i in quanto le vie romane erano fatte da più strati di materiale (sabbia, ciottoli, lastre); table (tavola) da tabule/ae, to have (avere) da habeo/es; versus, quello abbreviato vs, da versus (o versum) opposto a; theater (teatro) da theatrum/i; car (automobile) da carrus/i, carro da traspoto a 4 ruote; bath (bagno) da balneum/i; power da possum/potest (potere) e via dicendo. Non sarebbe allora forse meglio parlare come si mangia?

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